ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Il mister

Mourinho: "Senza Smalling non avremmo vinto. Abbiamo nascosto i nostri limiti"

Il tecnico dopo il pareggio contro il Bayer: "Lo sforzo di Bove è stato importante. Questi ragazzi si meritano qualcosa di speciale lunedì pomeriggio"

José Mourinho al termine della sfida tra Bayer Leverkusen e Roma

José Mourinho al termine della sfida tra Bayer Leverkusen e Roma (GETTY IMAGES)

La Redazione
18 Maggio 2023 - 23:49

Al termine della sfida tra Bayer Leverkusen e Roma José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. I giallorossi hanno conquistato la finale di Europa League dopo il pareggio per 0-0 ottenuto alla BayArena. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico.

Una notte fantastica, di una squadra che ha un'anima.
"È un messaggio che vogliamo dare tutti all'Emilia Romagna. La forza nelle difficoltà c'è quando trovi il meglio di te stesso. È un momento di grande festa a Roma ma non possiamo dimenticare le difficoltà della gente dell'Emilia Romagna, neanche noicome gruppo possiamo farlo. Tornando a questa partita, la squadra è stata attenta ai piccoli dettagli. Dico che se non avessimo avuto Smalling in panchina non avremmo vinto, perché con gli infortuni di Spinazzola e Celik sarebbe stato difficile. I dettagli sono stati importanti, così come il modo in cui ha lavorato Chris per esserci. Anche lo sforzo di Bove, che ha giocato come quinto di destra, è stato importante. Questa partita è l'accumulazione del nostro lavoro, dell'esperienza, della saggezza tattica. Abbiamo preso la partita nella direzione delle nostre forze, cercando di nascondere i nostri limiti. Questi ragazzi meritano qualcosa di speciale lunedì quando andremo all'Olimpico per giocare".

Due finali europee in due anni: si rende conto di stare nella storia della Roma?
"La mia preoccupazione è aiutare i ragazzi della Roma a crescere e fare cose importanti. Aiutare i romanisti, che mi hanno supportato dal primo giorno, per fare sempre il massimo. Questa è una gioia grande che ci porta a un'altra finale europea"

Nel 2004 hai fatto tutta la fascia di corsa dopo il gol del Porto. Stasera ti è mancata l'agilità?
"No, non è un problema l'agilità (ride, ndr.). La gioia si sente ugualmente ma per me è molto dififcile giocare contro i miei amici. Nella partita si dimentica di esserlo, poi è dura. Xabi sta comunque facendo un lavoro eccezionale al Bayer".

Sul Siviglia, che si è qualificato alla finale di Europa League.
"Tre finali europee, tre squadre italiane, è fantastico per il calcio italiano. Juve e Siviglia sono fortissime. Sarà dura contro il Siviglia, ma abbiamo altre partite da giocare e ci penseremo dopo".

Mourinho alla Rai

Quanto si è accorto che i ragazzi le hanno dato la disponibilità totale per arrivare a questi risultati?
"Non ho mai parlato di obiettivi perché era veramente difficile, anche quando eravamo terzi in classifica. Ho sempre detto che dipende dal momento. La realtà è che il lavoro sul lato umano e tattico ha fatto crescere la squadra in una dimensione dove è veramente dura giocare contro la Roma. Siamo un gruppo fortissimo e se vedete abbiamo giocato contro squadre fortissime. Siamo andati con tutto nelle partite dell’Olimpico per ribaltare, quando dovevamo difendere i risultati l’abbiamo fatto. Posso solo ringraziare ognuno di loro, anche quelli che vanno in panchina o in infermeria che vogliono starci sempre. Meritano tutto. Spero che lunedì Roma possa dare qualcosa di speciale a questi ragazzi, mi aspetto un tragitto molto molto bello da Trigoria allo stadio".

Sul futuro.
"Non è importante, l’importante è quello che abbiamo fatto e vogliamo fare. Andiamo a Budapest con quello che abbiamo, usciremo con la coppa o stanchi morti di aver dato assolutamente tutto. Noi siamo così, l’individuale non è importante, l’importante è la Roma".

Sullo sforzo dei suoi ragazzi.
"I ragazzi meritano tutto e loro danno tutto, è veramente una cosa fantastica. Il mio lavoro è questo, aiutare i ragazzi a migliorare e vincere il più possibile. Se ho contribuito a una serata felice a Roma sono molto felice, ma noi in questo momento fantastico non dimentichiamo l’Emilia Romagna perchè li è dura e magari loro da noi possono trovare qualcosa da noi per avere forza".

Mourinho a Dazn

Un’altra finale europea con l’esperienza dei vincenti.
"Con esperienza, con tutto quello che noi abbiamo accumulato in questi due anni. Hanno imparato tanto i giocatori e siamo arrivati qui in difficoltà estrema. Penso che Dybala si fa male, Smalling si male, Wijnaldum si fa male e abbiamo fatto un mese senza di loro, un mese con partite con Inter, Milan dove era quasi impossibile far girare la squadra. Ora infortunio Spinazzola e Celik, non abbiamo più terzini. Ma la squadra trova sempre soluzioni e per me è un onore lavorare con questi ragazzi".

Anche Bove alla fine ha fatto il terzino: siete arrivati in fino in fondo con un gruppo giovane e unito.
"Sì, è incredibile. Anche Smalling ha giocato oggi ed era infortunato. Loro sono incredibili".

C’è un altro modo per raggiungere la Champions: battere il Siviglia.
"Penso solo che sia una finale per dare tutto come facciamo sempre e non penso alla Champions. Penso che sia una finale e vogliamo portarla a casa".

Mourinho in conferenza stampa

Che sapore ha questa finale?
"Per noi non è facile, è sempre difficile. Ci sono sempre difficoltà. I ragazzi sono straordinari. Sono due anni insieme, sono sicurissimo che arrivo al pullman e c'è Sergio Oliveira qui. Chi arriva si abbeverà di questo spirito, di questa mentalità. Il gruppo è straordinario. Anche io ho un gruppo straordinario di assistenti, di analisti, di preparatori, che lavorano tantissimo. Poi andiamo ai dettagli, perché un mese fa, quando si fanno male Paulo, Gini, Smalling, Ricky, solo noi abbiamo pensato che fosse ancora possibile. Anche il romanista più romanista ha pensato che la storia fosse finita. E non era finita, i ragazzi trovano forza nella loro organizzazione tattica, nella mentalità, nell'empatia. È stata una partita epica, con un grande stadio, un grande pubblico, un grande arbitro. Senza un grande arbitro sarebbe stato un caos, c'era pressione incredibile ovunque. I ragazzi hanno avuto una capacità tremenda, ma anche un controllo emozionale importante. Sono super orgoglioso dei ragazzi, in questi momenti gli allenatori dicono che è un piacere lavorare con loro, per me non è un piacere, è un onore".

Tu sei lo special one...
"Che special..."

Hai raggiunto due finali di fila con la Roma.
"Questa finale è più di quella dello scorso anno. Se fai il paragone, trovi differenze significative. Il Campione d'Austria, la quarta della Liga, il campione d'Olanda, questa squadra che è terza-quarta da quando c'è Xabi Alonso. Poi, una squadra che ha avuto tutti questi problemi... solo queste squadre fantastiche che hanno giocatori da 50-60-70 milioni come il City, ieri sono entrati Alvarez, Foden e Mahrez. Anche queste squadre, se perdono 4-5 giocatori fondamentali, soffrono. Bove non era titolare, non è che Mourinho è un mago che ha reso Bove titolare. Bryan era difensore centrale, Wijnaldum era infortunato, doveva per forza giocare Bove. Ed è merito di Bove saper giocare a questo livello, è una cosa straordinaria. Il FFP è durissimo, un investimento di 7 milioni di euro nelle due finestre di mercato, Solbakken poteva essere utile a uscire dalla panchina e non abbiamo potuto metterlo in lista. Questa Europa League è tanta Europa League, il Siviglia ha eliminato Juventus e Manchester United, che a sua volta aveva eliminato il Barcellona. Una competizione di altissimo livello, onestamente dico che il mio Porto è stata una grandissima sorpresa, il Porto continua a essere l'ultima squadra non delle top leghe europee a vincere la Champions, da lì solo spagnole, tedesche, inglesi e italiane. Ma questa è un'impresa molto molto importante. Mi sento un bravo allenatore, però devo avere l'umiltà di dire che questi ragazzi mi hanno portato in finale, non io loro".

Su Dybala.
"Le partite più difficili per me sono quelle con i possibili supplementari. Puoi fare un cambio all'80', pensando che un giocatore possa aiutare la squadra per 10 minuti, poi vai ai supplementari e quel cambio ti pregiudica. Devi frenare gli istinti, devi leggere tutto con grande concentrazione, devi prevedere gli scenari. La partita è andata in una direzione per cui ho aspettato fino alla fine. Avrei messo Paulo nei 90' minuti solo in caso di sconfitta, e avrebbe giocato 30 minuti negli eventuali supplementari. Anche con l'1-0 lo avrei messo. Nel supplementare hai la possibilità del sesto cambio e se lui non va bene hai una sostituzione da fare. Abbiamo gestito questo bene. Ora abbiamo due partite di campionato, dobbiamo gestire Paulo e vedere quello che può fare, l'ideale è giocare minuti. È importante che Gini stia bene, che Chris sia entrato senza problemi. Abbiamo Spinazzola e Celik fuori, ma El Shaarawy sta arrivando, penso che potrà giocare se non lunedì la prossima, Llorente sta arrivando, Karsdorp no. Purtroppo Karsdorp non sta arrivando. Penso che nessuno dei due tra Spinazzola e Celik abbia un infortunio importante, ma qualcosa c'è lì, un primo grado, qualcosa c'è. Né questa, né la finale sono partite per Missori, ma le ultime di campionato sì. La nostra squadra ha sempre problemi, non ricordo partite senza problemi".

Mourinho ai canali ufficiali del club

Sensazioni?
"Spero che lunedì vedrò i tifosi da Trigoria allo stadio. Questo meritano i ragazzi e questo chiedo ai romanisti: da Trigoria allo stadio".

La corsa sotto il settore ospiti?
"Conosco qualcuno che è lì, conosco anche uno che conosci anche tu, Antonio. Antonio per arrivare qui ha fatto una cosa incredibile: treno, Bologna, aereo ecc... Pensando che ci sono tanti Anotnio che hanno fatto questo sacrificio io penso a loro, fa parte del mio lavoro pensare a questa gente. Ho sentito emozione per loro".

© RIPRODUZIONE RISERVATA