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L'alfabeto di Roma-Udinese: di fasce e di sogni

Con i bianconeri la prima da capitano di Totti, che ai friulani ha segnato ben 16 gol Il timbro di Bradley per la 9ª Sinfonia con Garcia, la rete di Astori.

L'alfabeto di Roma-Udinese

L'alfabeto di Roma-Udinese (GETTY IMAGES)

16 Aprile 2023 - 11:18

Questa sera la Roma sfiderà l'Udinese allo Stadio Olimpico in una partita che potrebbe valere tantissimo in ottica volata Champions. La partita con i friulani tuttavia è ricca di corsi e ricorsi storici, dalla prima fascia di capitano di Francesco Totti nel 1998 all'unico gol di Davide Astori in maglia giallorossa nel 2015.

A - ASTORI 
Doveroso. Il difensore alla Roma nella sola stagione 2014/15 ha segnato soltanto un gol, proprio all’Udinese, il 6 gennaio 2015, proprio a Udine dove un giorno troppo presto morirà. Un bacio e un pensiero.

B - BALBO

Quasi per forza. Il bomber dei non felicissimi Anni 90 preso dall’Udinese con i capelli lunghi e che per 87 volte (78 in campionato) ha segnato con la Roma. La tripletta all’Inter, il gol dall’Argentina contro il Parma, il gol al primo minuto dell’infinito derby del 3-0… Ricordi sparsi, come i suoi capelli tagliati.

C - CARNEVALE

Non tanto perché fa parte della nutritissima colonia dei doppi ex, ma perché contro l’Udinese il 6 giugno 1993 non riuscì a segnare un gol particolarmente facile con la porta spalancata che permise ai friulani di rimanere in partita, pareggiare e salvarsi dalla B ai danni della Fiorentina. C’è chi ci ha visto dell’intenzionalità... A Firenze non l’hanno ancora perdonato.

D - DE SISTI

Picchio. Senza equivoci da Allenatore del Pallone. Ma è lui che guidava l’Udinese il 29 marzo 1987 quando era ultima in classifica a poche giornate dalla fine e la Roma invece era a 3 punti dal Napoli capolista. Dopo 10’ andiamo in vantaggio con Nela, il Napoli sta pareggiando con la Juve, siamo a meno 2, una nuova rimonta non andata a buon fine l’anno precedente per colpa del Lecce sembra possibile, invece perderemo 2-1. Quell’Udinese Roma dell’87 è stata una piccola Lecce ma pochi se la ricordano, e pochi si ricordano che per “loro” segnerà Graziani che aveva segnato per la Roma col Lecce e che per “loro” in panchina c’era Picchio De Sisti.

E - EL SHAARAWY

Il suo primo Roma-Udinese risale al 13 marzo 2016, il 23 settembre del 2017 ai friulani segnò una doppietta: è l’unico calciatore della Roma di quei giorni ancora presente oggi. Un modo per ricordare la longevità di un Faraone utilissimo anche in tempi moderni.

F - FASCIA DI CAPITANO

Quella che per la prima volta Francesco Totti ha messo al braccio il 31 ottobre 1998. Glielo comunicò Aldair nel pomeriggio. La sera si giocava Roma-Udinese.

G - GEROLIN

D’obbligo. Per chi c’era, per chi sa, per chi ha vissuto quella Roma là, Manuel Gerolin, il biondo, quello dei gol al Bordeaux, di un gol spettacolare sul primo palo a Garella sotto la Sud, il calciatore che poteva ricoprire qualsiasi ruolo, è stato un simbolo. “Gerolin, Gerolin, Gerolin…” cantava la Sud contrapponendolo per gioco e per scelta a chi invece quella maglia non avrebbe dovuto indossarla

H - HAESSLER

Tommasino Haessler facci un gol. Sempre sulle note di Tetris. Però magari quel giorno lì, sempre il 6 giugno 1993, magari no: 48’ rete su rigore e Roma in vantaggio sull’Udinese. Però quando segnò Desideri nessuno si strappò i capelli, anzi. D’altronde “Cicciobello” era ed è romanista.

I - INVENZIONI

Quella di Spalletti (eh sì, doppio ex per forza di questo incontro) che nell’anno delle 11 vittorie di fila, quello in cui costruì la sua Roma, a Udine nel suo 4-2-3-1 si ritrovò a far giocare Rodrigo Taddei unica punta. Come finì? 4-1 per la Roma, con Mancini – Amantino, per capirsi – che esulta con la capoeira. Invenzioni.

L - LITE

 La lite fra Panucci e Doni dopo un gol subito, la lite fra Totti e Rizzoli con tanto di «vaffa...» in diretta tv, tutto a Udine, tutto contro l’Udinese, il 13 aprile 2008 (praticamente oggi), finì 3-1 per la Roma. Andate in pace.

M - MICHAEL BRADLEY

Bradley più che un calciatore una sineddoche: perché quella Roma delle 10 vittorie iniziali consecutive di Rudi Garcia quando vinse la nona a Udine, in 10 contro 11, alla fine, dopo una partita soffertissima, e con la possibilità che le dava il calendario di giocare con Chievo, Sassuolo, Cagliari e Torino, non ci ha mai fatto sognare come in quel momento. A Udine con la gente giallorossa in festa, di invasione in invasione cantando “sei tu l’unica mia sposa, sei tu l’unico mio amore…”. Era ed è rimasto il mio sogno sin da bambino…

N - NORDAHL

Anche solo per ricordare che oltre a Totti e ai suoi 250 infiniti gol in Serie A fatti tutti con la stessa maglia, alla Roma ha giocato anche il colosso svedese che in A – sul podio e miglior straniero di sempre – ha segnato 225 reti, 210 col Milan, ma 15 con la Roma. E con la Roma ha segnato tre gol all’Udinese, una doppietta in un 6-1 del 17 febbraio 1957 e l’altro in un 3-3 del 10 novembre 1957.

O - OTTO

 Per Oddi, Odoacre Chierico o Orazi tutti doppi ex con la O (pure Okaka) quasi una rarità, ma meglio O per otto come i gol che all’Udinese ha segnato Roberto Pruzzo in 6 anni scarsi, dal 24 febbraio 1980 al 12 gennaio 1986, in 6 partite, una con tre gol. Sempre lode a te Roberto Pruzzo.

P - PAULO ROBERTO FALCAO

Perché il Divino all’Udinese ha fatto tre gol: il 5 aprile 1981 in un 2-0 al Friuli, il 18 febbraio 1984 in un brasilianissimo 4-1 per noi all’Olimpico e quello staccando sopra gli angeli il 7 novembre 1982, prima del pari di Surjak, nell’anno dello Scudetto. Ma oltre a questo per un salvataggio sulla linea il 20 marzo 1983 che permise a quella Roma di non perdere in casa contro l’Udinese di Causio, Mauro e Virdis dopo la vittoria a Pisa. Qualcuno ebbe la spudoratezza di chiamarlo gol fantasma, nemmeno due anni dal gol di Turone. Paulo Roberto Falcao salvò sulla linea. E poi andò a prendersi lo Scudetto.

Q - QUATTRO A ZERO

Per ricordarci l’andata, che per la prima volta nella storia abbiamo perso con più di tre gol di scarto contro i primi bianconeri d’Italia e per ricordarci pure quella volta quando veramente contro tutto e contro tutti la Roma in dieci, in trasferta, all’Udinese gliene fece quattro. Era il 30 ottobre 2019, erano ancora i tempi di Zaniolo forte. È ora di ribatterli.

R - ROMA

Quattro lettere, un amore, un lungo brivido in fondo al cuore.

S - SEDICI

Come i gol di Francesco Totti all’Udinese, e se non proprio uno meglio dell’altro, 4-5 meglio di un par di cento che ne ha fatti. Quello all’Olimpico sotto la Nord sotto al sette nell’anno dello Scudetto, quello del 4-0 con Zeman praticamente lo stesso sotto la Sud, uno al Friuli con uno stop al millimetro sulla punta dello scarpino, un altro palleggiando di testa due volte e girandosi, secco, forte, in diagonale dal basso alle stelle. O quelli all’ultimo minuto e uno al 94’ dopo che Di Natale ci aveva pareggiato cinque minuti prima. Chissà perché Roma-Udinese e Totti è sempre stata una storia particolare.

T - TRE A TRE

Un risultato pirotecnico o rocambolesco, una volta si diceva. Non è quello che conta il 10 aprile 2005 quando la Roma di Bruno Conti incontra l’Udinese di Luciano Spalletti. Quel giorno (fra l’altro vincevamo 2-0 e poi 3-2 ed eravamo pieni di ragazzini che potrebbero quasi giocare ancora oggi) la Roma, con Marazico allenatore scelse il suo sostituto: proprio Spalletti.

U - ULTRAS

 O, meglio, ultrà. Parlare di gemellaggio è sicuramente azzardato ma da tempo fra la curva romanista e quella udinese, meglio, fra diversi e rispettivi gruppi del tifo organizzato, c’è una bella amicizia, certamente favorita da forti rivalità comuni.

V - VIGILIA

Perché il primo Roma-Udinese della storia in campionato si è giocato un 24 dicembre, quello del 1950. Dal cielo arrivarono 4 gol (4-1) per noi che pure non ci impedirono a fine stagione di finire all’inferno, nell’unico – orgogliosissimo – anno di B della nostra storia. Al freddo e al gelo.

Z - ZICO

Per forza e d’obbligo e pure un po’ per amore, anche se una volta Arthur Antunes Coimbra ci ha fatto male (l’andata del campionato 1983/84, il 6 novembre). Ma Roma-Udinese di quegli anni era Falcao, Cerezo, Edinho e Zico appunto e una foto scattata quel giorno in cui c’erano 4 tra i titolari della formazione indubbiamente più forte di tutti i tempi, il Brasile 1982. E poi Zico all’Udinese è un’epoca, la nostra, un’epoca di sogno, di arrivi impossibili, di sogni più arditi, di coppe e dei campioni e di una Roma gigante. Il 18 marzo 1984 – il ritorno di quel gol – iniziò con un gol all’Olimpico di Edinho, ma chi stava allo stadio era calmo, sapeva che c’era la Roma brasileira in campo che c’era la Roma di Falcao, Cerezo e Bruno Conti (i brasiliani) che segnarono l’1-1, il 2-1, il 3-1, il 4-1, il punto lo mise Agostino Di Bartolomei. Per sempre.

 

 

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