ASCOLTA LA RADIO RADIO  
Le parole

Tonetto: "Mourinho da avversario mi stava antipatico, oggi l'avrei voluto come allenatore"

L'ex giallorosso ai microfoni di Radio Romanista: "La Roma deve aiutare di più Abraham e Belotti con una manovra più veloce, altrimenti le difese si chiudono"

L'esultanza di Tonetto dopo un gol in un Roma-Empoli del 2008

L'esultanza di Tonetto dopo un gol in un Roma-Empoli del 2008 (GETTY IMAGES)

La Redazione
30 Marzo 2023 - 11:45

Max Tonetto, ex giallorosso che ha vestito la maglia della Roma per 4 stagioni dall 2006 al 2010 è intervenuto ai microfoni di Radio Romanista, parlando della stagione della Roma e della prossima partita contro la Sampdoria.

 

Per te Roma-Sampdoria è una partita non indifferente. Che partita ti aspetti? 
"La Roma ha una grande occasione per rimanere agganciata al treno Champions e viene da un brutto passo falso, quindi bisogna ripartire. Tra l'altro c'è un discorso europeo ancora in piedi. Dall'altra parte c'è una squadra che è vero che la classifica la da per spacciata, ma è anche vero che ha avuto qualche reazione d'orgoglio importante. C'è un allenatore carismatico che ha grinta, immagino che metteranno in campo tutto quello che hanno per portare a casa un risultato"

Ti sarebbe piaciuto essere allenato da uno come Mourinho?
"Sicuramente è uno di quegli allenatore che ti porta curiosità nel guardarlo da fuori. In quegli anni lo abbiamo affrontto tante volte e ora lo abbiamo conosciuto da vicino. Le sue conferenze e interviste non sono mai state banali, vedendo anche come poi i calciatori che ha rimangano così colpiti da un'esperienza con lui sicuramente sì, mi sarebbe piaciuto. Ma devo dire che gli allenatori che ho avuto sono stati all'altezza della situazione, come quello che sta per vincere lo scudetto".

Da avversario Mourinho però vi stava antipatico.
"Molto, come tanti ex giocatori che ho affrontato e che poi ho rivisto a fine carriera. Ce ne siamo date tante, adesso ce le siamo raccontate e ci abbiamo riso su. Uno su tutti Giorgietti, esterno destro del Bari, oggi siamo molto amici ma ce ne siamo date tante quando giocavamo contro. Lo stesso Perrotta quando giocava a Bari. Quelli che più mi davano fastidio erano quelli che andavano a perdere tempo alla bandierina del calcio d'angolo. Noi in casa ne abbiamo avuto uno che per 25 anni ha perso tempo alla bandierina (Totti), immaginatevi quando ci giocavo contro. Appena sono arrivato a Trigoria me lo ha fatto notare, 'ammazza i calci che m'hai dato', è stata la prima cosa che mi ha detto".

Nel tuo ruolo, oggi chi ti piace particolarmente? 
"A me piacciono tanto Spinazzola e Zalewski. Non gli assomiglio per nulla ma mi piace come interpretano quel ruolo. Per me il quinto deve essere quello che lì davanti deve fare la differenza, ti può saltare l'uomo e creare superiorità. Spinazzola è da un po' di partite che finalmente lo rivediamo quello degli Europei, l'esterno più forte in assoluto in Italia quando è a quei livelli".

La Roma quest'anno segna poco. Come vedi la situazione offensiva della Roma e chi pensi possa partire titolare contro la Sampdoria?
"Non so chi partirà titolare nelle prossime partite, Mourinho ha tante soluzioni e può giocare anche con moduli diversi. Non bisogna puntare il dito sugli attaccanti perchè la manovra deve essere più efficace per permettergli di poter fare un 1vs1, per non permettere alle difese avversarie di chiudersi come spesso capita contro la Roma. Dal vivo ho visto partite della Roma dove la manovra era molto lenta, ultimamente invece mi è piaciuta molto di più. L'apporto degli attaccanti è importante ma la squadra deve metterli nelle condizioni giuste".

Chi è più adatto al calcio di Mourinho, Belotti o Abraham?
"Hanno caratteristiche diverse, un allenatore intelligente si adatta ad entrambi. Pensando alle squadre di Mourinho lui ha giocato con attaccanti con quelle caratteristiche anche contemporaneamente, però lasciando il punto di riferimento lui preferiva quello che faceva la sponda per l'inserimento dei centrocampisti e degli esterni, in quegli anni c'era Maicon che non era niente male. Tra i due però più Abraham, per me".

Maicon l'hai affrontato spesso.
"Mamma mia, mi ricordo che quando partiva in progressione sentivo tremare la terra, impressionante".

Tu hai letteralmente girato il mondo, ma sei rimasto a Roma, e come te tanti altri hanno fatto lo stesso. Cos'è che trattiene le persone qui? 
"Domanda difficile. Sicuramente ho girato tutta Italia e mi sono reso conto delle diverse realtà. A Roma mi ci sono trovato in età matura, con 3 figli che si sono trovati molto bene qui, viviamo leggermente fuori Roma, nel verde vicino al mare quindi magari non è nello specifico quello che rappresenta  Roma centro, però nel momento in cui avevo anche qualche possibilità nel 2010 di andare a giocare altrove, i miei figli mi hanno detto vai dove vuoi ma noi restiamo qua, e me lo dicevano già in romano, quindi ho capito che questo era il posto dove avrei dovuto continuare a vivere. Adesso faccio fatica a pensare ad un altro posto così"

Come nasce la tua passione per il 'Footvolley'? 
"Condivido questa passione con Aldair, ogni anno che torna dal Brasile sembra Benjamin Button , più alto, più magro, più bello. La passione nasce dalla passione per un gioco con un gruppo di amici con i quali negli anni abbiamo condiviso esperienze cercando di farlo crescere, prima organizzando campionati a livello nazionale e poi a livello internazionale. L'anno scorso abbiamo fatto gli europei dove l'Italia si è qualificata seconda nel maschile e nel femminile siamo diventati campioni d'europa. Da lì la voglia di farlo crescere, di promuoverlo il più possibile, Aldair in questo ci sta dando una grossa mano con tutto quello che ti può dare a livello di immagine perchè lo sport nasce in Brasile, è un pò come l'NBA. Lì sono i maestri di questo sport, hanno tante spiagge, il clima che glielo permette e quindi è un punto di riferimento. Quest'anno faremo il primo Mondiale in Italia. 9-10-11 giugno saremo a Ostia a fare il primo Mondiale di Footvolley dove porteremo questi Brasiliani fenomenali. C'è un evento la prossima settimana dove chiuderemo il campionato invernale e faremo l'ultima tappa del campionato romano, un campionato storico che ormai è arrivato a 10 anni e sarà l'ultima tappa, sabato 8 aprile".

Chi sono gli ex calciatori più bravi? 
"Lo scorso ottobre abbiamo fatto un pre derby dove eravamo io e Aldair da una parte e Oddo e Cesar dall'altra. Uno dei più grandi rappresentanti sicuramente è Ronaldinho. Per rimanere nell'ambito romanista Taddei e Mancini sono molto forti.

Se uno volesse giocare a Footvolley, come dovrebbe fare?
"Stiamo creando dei corsi al Dabliu per chi vuole approcciare a questo sport, siamo itineranti e ci possiamo anche spostare laddove dovessero esserci delle richieste specifiche"

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA