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La rinascita

Spinazzola dà la scossa: Leo è tornato a volare sulla fascia

Nelle gare con Verona e Salisburgo ha ispirato tutte e tre le reti giallorosse. Ora l’esterno sinistro, rapidissimo e bravo nel saltare l’uomo, è l’arma in più per Mou

Leonardo Spinazzola in azione contro il Salisburgo

Leonardo Spinazzola in azione contro il Salisburgo (GETTY IMAGES)

27 Febbraio 2023 - 08:27

Quell’accelerazione con la quale è fuggito sulla sinistra, prima di pennellare il cross per il 2-0 di Dybala contro il Salisburgo, ha ricordato a tutti il Leonardo Spinazzola del 2021, quello pre-infortunio per capirci. Quello che si è rivelato il miglior giocatore dell’Europeo fino a quando, nel quarto di finale contro il Belgio, ha riportato la rottura del tendine d’Achille (nello stesso giorno in cui José Mourinho è sbarcato a Roma, peraltro). Quello Spinazzola che aveva convinto la Roma a puntare forte su di lui nell’estate del 2019, scambiandolo con la Juventus per Luca Pellegrini. Ecco, quell’azione iniziata da lontano, dalla nostra metà campo, con l’appoggio a Pellegrini e poi la sgasata, ha restituito ai tifosi sprazzi di quel Leonardo lì.

Ma già nella gara di campionato contro il Verona il numero 37 aveva dimostrato di essere in palla: anche lì un assist, addirittura di tacco in quella circostanza, per il primo centro in maglia giallorossa di Solbakken. In quella circostanza, era tornato a giocare tutti 90’ per la prima volta dal 1° ottobre (vittoria per 2-1 a San Siro contro l’Inter). E, dati i guai fisici che lo hanno limitato nella prima parte di stagione, si poteva pensare che contro il Salisburgo avrebbe lasciato il posto sulla corsia mancina a Zalewski, subentrando a partita in corso. Invece Mourinho, che se ne intende eccome, ha deciso di battere il ferro finché era caldo, e lo ha confermato, riproponendo Nicola a destra.

Spinazzola ha risposto nel migliore dei modi: ha messo in crisi Dedic e Seiwald da quella parte, grazie alle sue sgroppate e al suo scatto sul breve, che ha pochi eguali; e soprattutto ha pennellato palloni perfetti per Belotti prima e Dybala poi, palloni che sono valsi alla Roma il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. In attesa di ritrovare magari un gol che gli manca da due anni (3 marzo 2021, vittoria per 2-1 contro la Fiorentina al Franchi), Leonardo si sente pronto a galoppare e a far galoppare la Roma con la sua velocità. «Queste due partite - ha detto l’esterno dopo la vittoria con il Red Bull Salisburgo - mi danno una bella scossa mentale: ci voleva». 

Risorsa
Avere un esterno come lui fa tutta la differenza del mondo: se Zalewski ed El Shaarawy, spesso e volentieri utilizzati a sinistra, sono adattati come “quinti”, per Spina quello è il ruolo naturale, ma sa interpretarlo come un’ala; sempre pronto ad attaccare lo spazio il numero 37 è l’unico abile a saltare l’uomo, a dribblarlo e ad andarsene in velocità, ma all’occorrenza anche pronto a inseguirlo in fase difensiva. Ha gli strappi e soprattutto le doti atletiche che servono alla Roma per sfondare sulle fasce, sfruttate di rado nell’ultimo anno e mezzo. 

Premesso con uno Spinazzola così è davvero difficile scegliere di mandare in campo qualcun altro, ora Mourinho ha l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le corsie laterali: reintegrato Karsdorp, con Zalewski e Leo capaci all’occorrenza di giocare su entrambe le fasce, Celik e l’opzione El Shaarawy, ci sono cinque possibili nomi per due maglie. Inizia oggi una settimana cruciale in ottica campionato: domani c’è la Cremonese, domenica la Juve, ex squadra dell’esterno sinistro; dato il suo stato di forma, è difficile immaginare che il numero 37 ne salti una. L’altra ipotesi è che lo “Special One” decida di risparmiarlo a Cremona, per poi averlo carico e riposati con i bianconeri. Quale che sarà la scelta, l’importante è che Spina sia tornato a tutta birra.

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