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Roma-Empoli, Ranieri: "Vittoria fondamentale. Ringrazio tutti i tifosi"

L'allenatore giallorosso al termine della sfida all'Olimpico: "Era una partita difficile. Anche in 10 la squadra è rimasta compatta. Florenzi? Ha carattere"

Claudio Ranieri, di LaPresse

Claudio Ranieri, di LaPresse

La Redazione
11 Marzo 2019 - 22:07

Al termine della sfida tra Roma e Empoli, che si è conclusa con il risultato di 2-1, Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni. Di seguito le sue parole.

Sky

Nel primo tempo la Roma è stata brillante ma poi nella ripresa ha sofferto. 
"Era una partita difficile, eravamo senza molti uomini e soprattutto senza i leader. Faccio i complimenti alla squadra che in 10 è rimasta compatta senza dare opportunità agli avversari di rientrare. Il primo gol non l'ho capito, sapevamo che loro facevano il blocco ma non l'ho visto, il secondo andava annullato era mano Grazie ai tifosi che ci sono stati vicini nei momenti difficili".

Si aspettava più qualità nelle uscite e nel palleggio?
"No perché vincevamo ma eravamo nervosi, ho detto alla squadra che avevamo preso troppi gol in fase di palleggio, quindi ho chiesto loro di farlo solo quando erano sicuri".

Cosa c'è da cambiare: atteggiamento o tattica? Che idea ti sei fatto?
"L'idea ce l'ho, ma non la posso dire. Sicuramente ci aiuteremo l'uno con l'altro per essere concentrati a non subire gol. Non è possibile prendere tutte queste reti".

Come sta Zaniolo?
"Avevo scelto lui per non rischiare troppo Perotti che veniva da un infortunio. Nicolò mi ha detto che stava bene, non dovrebbe essere nulla di grave".

Schick ha fatto bene. Kluivert?
"Volete sapere troppe cose. Sono arrivato tre giorni fa, ho fatto un solo allenamento con loro e molti primavera, perché tutti i pezzi da 90 non c'erano. Fatemi testare loro, poi vedrò cosa fare".

Florenzi?
"È un ragazzo che ha carattere, ha giocato anche con un problema al ginocchio. Nell'episodio dell'espulsione ha fatto di tutto per fermarsi, il secondo giallo mi è sembrato troppo severo".

C'è un giocatore che ti ha sorpreso?
Per quello che ho sentito dire, quello che ho detto su Schick è vero, è un giocatore che ha tutto: dribbling, gol. Sul carattere gli ho chiesto di essere quello di Oporto, se lo avesse fatto sarebbe stato un mio uomo, può farlo di più, ma crescerà".

Roma Tv

Bentornato a casa, speriamo di non farle tutte così
"Intanto facciamone 3-4 così, poi cominceranno a farle meglio".

Una notte da romanisti...
"Si è quello che avevo chiesto. Avevo dato indicazioni di massima nel gioco d'attacco: lasciare libere le ali di attaccare i loro quinti di riferimento e quando se la sentivano di puntare e fare l'uno contro uno. Ho stressato molto Justin nel primo tempo, gli dicevo sempre "puntalo, puntalo", gli dicevo "Fammi vedere l'Ajax, mica ci hanno dato uno scarso". Ha fatto bene, ha fatto la sua parte, poi all'ultimo ha avuto i crampi. Ma c'è da lavorare, le mie squadre devono sapere fare meglio".

L'espulsione di Florenzi è troppo severa?
"Si, è severissima. Alessandro voleva andare in contrasto, quando si è accorto che arrivava in ritardo si è fermato, si è proprio girato come a dire "non entro". Sono curioso di capire cosa ha visto l'arbitro, anche sull'ammonizione di El Shaarawy, credevo avesse fischiato punizione per noi. Mi è sembrato severo l'arbitro".

E' anche andato a parlare con il quarto uomo dopo l'1-1
"Sì perché avevo visto come preparavano loro le palle inattive, ogni volta che andavano sul secondo palo facevano un blocco. Ero tranquillo perché in Inghilterra è normale farli, ma qui in Italia lo fischiano, quindi come c'è stata la palla sul secondo palo c'è stato blocco su Santon e ho chiesto agli arbitri di controllare ma non l'hanno fatto".

Centrocampo poco coinvolto nel gioco...
"Sì, perché l'Empoli giocando con 3 centrocampisti ci chiudeva, abbiamo fatto alcuni concetti semplici: i terzini non dovevano stare più alti dei centrali sennò uscivano subito in pressione i loro mediani; avevo detto di non giocare in mezzo perché era rischioso, solo quando abbiamo fatto girare la palla velocemente siamo passati in mezzo. La Roma ha subito tanti gol col possesso di palla nella loro metà campo, gli ho detto di mettere la palla lunga e andare sulla seconda palla. Queste sono le partite da giocare con intelligenza, senza inventarsi niente".

Ha toccato le corde dello spogliatoio?
"Sì, ho parlato alla squadra. Qui era un discorso di motivazioni, di ricaricare le batterie per farli diventare positivi. Ho preso anche qualche giocatore e gli ho parlato individualmente".

Ranieri in conferenza Stampa

Qual è la cosa migliore che ha visto stasera e quale invece è assolutamente da cambiare? 
"La cosa migliore è il risultato. Riguardo quello che c'è da migliorare ne parlo con la squadra. Era una partita difficile, lo sapevamo per mille motivi. Uno dei motivi principali, oltre alla situazione che si è creata per la doppia sconfitta nelle ultime due partite, è il fatto di dover giocare senza pezzi da novanta e senza punti di riferimento. Devo dire che chi ha giocato ha provato a fare del suo meglio. La vittoria aiuta l'autostima, aiuta a migliorarsi. Dobbiamo migliorare molto".

El Shaarawy ha detto "Abbiamo giocato in una maniera nuova per noi", ma il 4-2-3-1 che lei ha schierato era simile a quello utilizzato da Di Francesco. Cosa ha chiesto di così diverso? 
"Dopo vado da lui e gli chiedo cosa c'è di diverso (ride, ndr). Non so, forse erano abituati a stare più larghi e più alti, giocavano col 4-3-3. Io voglio che quando si prende palla si stia più compatti. Ho chiesto l'Abc."

Il Var? 
"Sono super favorevole, a prescindere. Anche in Inghilterra ho dato la mia adesione massima quando me l'hanno chiesto. Col gioco moderno, blocchi, contro-blocchi, situazioni di gioco veloce, gli arbitri non ce la fanno, poverini, a vedere tutto. Il Var è uno strumento idoneo, che mostra diverse angolazioni e che può richiamare l'arbitro. Credo sia una cosa giusta. Abbiamo preso un gol, ne avevamo discusso, avevo fatto vedere certe punizioni del genere dell'Empoli, loro fanno sempre blocco sull'ultimo uomo nostro: l'ultimo uomo loro blocca il mio e non lo manda a saltare, uno di loro gira dietro e va a colpire di testa. Ho chiesto "si può fare?", perché in Inghilterra non lo fischiano, qui mi hanno detto che appena tu blocchi ti fischiano la punizione. E c'è la Var, e io la stavo aspettando. Sono andato dal quarto uomo e ho detto "Ha fatto blocco". Ma anche se non l'avessi visto, e l'ho visto, c'era proprio. Su 100 punizioni dell'Empoli, 101 fanno il blocco. Mi sono sorpreso. La voglio rivedere, può darsi che il mio giocatore sia inciampato, non lo so, ma sono favorevole al Var, perché dà una grossa mano agli arbitri".

Errori individuali?
"I giocatori, coprendo la zona, non sanno che nella zona devono marcare l'uomo. E' importante l'uomo, il libero è sempre uno, solo che varia. E' il secondo centrale da entrambi i lati. Tutti gli altri sono a uomo. Puoi fare una diagonale perfetta e lasciare tre uomini soli. Io l'ho detto ai ragazzi. Bisogna marcare tutti a uomo. E' il concetto base, ma non è semplice. Allenatori vedono delle cose, per lavorarci ci vuole tempo".

Qual è il pezzo da novanta che attende di più? 
"La Roma. Il pezzo da novanta deve essere la Roma, con i suoi tifosi. Li ringrazio, ci hanno dato una mano incredibile. Grazie a loro abbiamo preso i primi tre punti. Mi aspetto ancora che vengano a Ferrara, in questo momento abbiamo bisogno di loro, stiamo con la bombola di ossigeno, ci servono più dottori possibili".

L'allenatore giallorosso ha poi aggiunto in conferenza stampa: "Ringrazio tutti i tifosi che ci sono stati vicino nei momenti più difficili. Li invito a sostenerci anche a Ferrara, abbiamo bisogno di loro, stiamo con la bombola d'ossigeno".

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