AS Roma

Buona la prima da titolare per Tahirovic, pupillo di Mourinho

Arrivato nel febbraio 2021, lo svedese ha conquistato il tecnico. Che spesso e volentieri lo ha elogiato con le sue parole

Benjamin Tahirovic

Benjamin Tahirovic ((As Roma via Getty Images))

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
06 Gennaio 2023 - 09:00

Lo aveva già detto in un paio di occasioni, José Mourinho, parlando dei giovani in orbita prima squadra: «Presto esordirà anche Tahirovic, magari da titolare», le parole dello Special One tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Detto, fatto. Il debutto per Benjamin, ma a partita in corso, era arrivato già prima della sosta, il 13 novembre nella gara contro il Torino pareggiata allo scadere da Matic. Alla ripresa dopo l’inconsueto stop di un mese e mezzo, Mou ha deciso addirittura di lanciarlo dal primo minuto nel centrocampo  anti-Bologna, sorprendendo più o meno tutti. E il ragazzo svedese di origini bosniache ha risposto presente: una partita di sostanza, la sua, fatta di costruzione e interdizione. Mediano in coppia con Cristante, ha fatto valere la sua prestanza fisica (è alto 191 centimentri) nei contrasti, ma allo stesso tempo ha messo in mostra geometrie interessanti. Al punto che, nonostante i 19 anni, è risultato il più “coraggioso” nei passaggi: il suo indice di rischio dei passaggi, che misura la propensione del giocatore a rischiare la giocata, è stato il più alto tra i romanisti, con il 28,75%. Insomma, Benji non ha paura di assumersi responsabilità: il carattere non gli manca, ma questo si sapeva già fin dal suo arrivo.

Acquistato dalla Roma il 1° febbraio 2021, era inizialmente partito dall’Under 18, per poi essere ben presto promosso in Primavera. Nella passata stagione aveva fatto vedere grandi cose, tanto da attirare l’attenzione di Mourinho, che lo aveva testato all’inizio del ritiro estivo a Trigoria. Ma la mancata convocazione per l’Algarve a luglio non era andata giù al ragazzo, che se n’era andato in Svezia per una ventina di giorni per sbollentare la delusione. Al ritorno in Italia, era stato multato dalla società e aveva iniziato la stagione con la Primavera di Guidi. Ma José nel frattempo non lo ha mai perso di vista, e a novembre gli ha regalato l’emozione del debutto, per poi elogiarlo pubblicamente. Mercoledì è arrivato l’esordio da titolare, in una gara delicata, contro un centrocampo molto fisico come quello del Bologna. Tahirovic, che di carattere ne ha da vendere, ha fatto registrare ottimi numeri nei 64’ in cui è rimasto in campo prima di lasciare il posto a Matic: 28 palle giocate, 16 passaggi riusciti (73% di precisione), 5 palloni giocati in avanti con successo, 5 recuperi e un’occasione da gol creata. Dati, questi, che forse non balzano immediatamente agli occhi, ma che raccontano di una prestazione di sostanza, intelligente; da veterano, insomma. 
Ora, paradossalmente, viene la parte più difficile: confermarsi, ritagliarsi altro spazio nonostante la concorrenza di calciatori più esperti, abituati a questi palcoscenici. E, soprattutto, rimanere con i piedi per terra. Ma personalità e carattere non gli mancano: sotto la sapiente guida di Mourinho, Benji è pronto a spiccare il volo.

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