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Extra Smalling: Roma-Bologna, come Chris comanda in campo

Ancora una volta il centrale inglese si è rivelato insuperabile. Dopo un 2022 straordinario, anche l'anno nuovo è iniziato nel migliore dei modi

Chris Smalling ancora una volta tra i migliori in campo

Chris Smalling ancora una volta tra i migliori in campo

05 Gennaio 2023 - 15:41

Come Chris comanda: la quarta vittoria per 1-0 del campionato giallorosso porta la firma di Lorenzo Pellegrini nel tabellino e di Tammy Abraham, che ha salvato sulla linea il gol del pari bolognese, ma anche del solito, immenso Chris Smalling. Ancora una volta, il difensore inglese si è rivelato un baluardo difensivo pressoché insuperabile per gli avversari: Arnautovic e compagni ci hanno provato in tutti i modi, ma il numero 6 ha respinto gli assalti rossoblù come un’autentica muraglia. Non una novità, dato il rendimento avuto dall’ex Manchester United nel corso del 2022; la buona notizia è che anche l’anno nuovo è iniziato sulla falsariga del precedente. 

 

 
 
 
 
 
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Superarlo nell’uno contro uno è un’impresa: ne sanno qualcosa i migliori bomber del nostro campionato, spesso e volentieri annullati da Smalling. Gran parte del merito va alla sua intelligenza tattica: la capacità di posizionarsi sempre nel migliore dei modi - sia all’interno del campo, sia nella postura del corpo - e il senso dell’anticipo fanno di Chris uno tra i migliori marcatori della Serie A. Ieri l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante per i giallorossi, soprattutto quando è in questo stato di forma: ha spazzato un’infinità di palloni buttati in area dal Bologna nel secondo tempo, quando il forcing della squadra di Motta si è fatto costante, tanto che mancava che indossasse i guanti per dare manforte a Rui Patricio tra i pali. Ha recuperato sei palloni ed effettuato diciassette passaggi riusciti, con una precisione del 71%, ma soprattutto è riuscito a tenere a bada l’attuale vice-capocannoniere della Serie A (Arnautovic) e tutti gli altri giocatori offensivi che si trovavano dalle sue parti. 

Seconda giovinezza

Nonostante i 33 anni da poco compiuti, in questo momento Smalling sembra avere l’energia di un ragazzino: forse, in qualche modo, il destino gli sta restituendo ciò che gli aveva tolto nel corso di un 2021 in cui era stato letteralmente perseguitato dagli infortuni. Ma l’ultimo anno ha dimostrato che, quando la condizione fisica è buona, Chris è una pedina insostituibile nello scacchiere di Mourinho; con buona pace di tutti coloro secondo cui la convivenza tra i due non sarebbe stata facile (o che sarebbe stato proprio impossibile) in virtù di vecchi dissapori. Niente di tutto ciò, anzi: lo “Special One” ha lodato spesso il ragazzo londinese, a cui qualcuno ha affidato il nomignolo di “Smalldini”. Un paragone forse esagerato, ma che rende bene l’idea di quanto Chris contribuisca alla solidità difensiva della squadra giallorossa. Non è un caso, del resto, che sia sempre stato titolare in questo campionato: 16 presenze su 16 per lui, con soli 28’ saltati (è stato sostituito nella vittoria casalinga con il Monza a fine agosto). In Europa League invece sono 45 i minuti non disputati, il primo tempo della gara con l’Helsinki a Roma. Questi numeri fanno di lui il romanista più utilizzato: persino Rui Patricio ha giocato meno di lui. Senza dimenticare che ha dato anche il suo contributo in zona gol, con tre reti decisive per altrettante vittorie contro Cremonese, Inter e Lecce: un bomber anti-bomber, se così vogliamo chiamarlo, capace di guidare l’intero reparto e di farlo crescere con il suo aiuto costante.

Nell’intervista di due giorni fa, Tiago Pinto ha svelato di attendere una risposta da parte dell’inglese, a cui è stato offerto il rinnovo contrattuale. «La Roma ha investito tanto su di lui - le parole del General manager - aspettandolo con pazienza durante gli infortuni. Sa che teniamo a lui». Un messaggio chiaro: la volontà del club è quella di proseguire insieme per un altro anno, adesso la palla passa al giocatore. Ma, al di là di quella che sarà il futuro del calciatore, ora la priorità è il presente, con la speranza che Chris continui a fornire prestazioni del genere da qui al termine della stagione; in tal caso, segnare alla Roma si rivelerà piuttosto complicato. 

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