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Le tappe

Wijnaldum scalpita e punta il Bologna: la situazione

Lunedì è previsto il suo ritorno a Trigoria, poi mercoledì l’ultima visita di controllo e se tutto sarà ok l’olandese potrà unirsi al gruppo per il ritiro in Algarve

Wijnaldum Trigoria

Wijnaldum Trigoria (GETTY IMAGES)

11 Dicembre 2022 - 08:00

Sorride. Si allena. Corre. Calcia. Chiude le valigie, direzione Algarve, per sentirsi sempre più vicino al ritorno. In campo, con i compagni, nel ritiro portoghese, partenza il prossimo quindici dicembre, che dovrà avvicinare la Roma al ritorno in campo, il quattro gennaio, stadio Olimpico, avversario il Bologna, ennesimo sold out (ci siamo quasi) di una storia che può scrivere soltanto il popolo romanista. 

Georginio detto Gini Wijnaldum, è sempre più vicino a mettersi a disposizione dello Special One che non ha mai nascosto come la frattura della tibia dell’olandese arrivato da Parigi, sia stata l’infortunio più devastante e non compensabile nel progetto della sua seconda Roma. Era il ventuno agosto. Si era giocata la prima di campionato, a Salerno, gol di Cristante, primi tre punti. Mourinho l’orange lo aveva mandato anche in campo a undici minuti dal novantesimo, il tempo per segnare pure un gol poi annullato per un fuorigioco millimetrico di Zaniolo. Dopo lo splendido spot dell’olandese affiorante dalla piscina con tanto di maglia della Roma, quei minuti di Salerno sono stati l’ultima immagine di Georginio, la frattura alla tibia ha stoppato sul nascere i sogni proibiti di un’intera tifoseria. Arrivederci Roma, addio Mondiale, scartata l’ipotesi dell’intevento chirurgico, scelta l’opzione della terapia conservativa che, in tre-quattro mesi, l’avrebbe riportato a materializzarsi in un sogno colorato di giallorosso. Ci siamo. I quattro mesi stanno per scadere. I segnali che nelle ultime settimane lo stesso giocatore attraverso i suoi social ha voluto mandare, sono quelli di un calciatore che si è messo alle spalle il periodo peggiore, quello della rabbia e del down psicologico per un Mondiale svanito e un inizio dell’avventura con la Roma da rimandare al duemilaventitrè. Prima in Olanda, poi a Dubai, l’orange giorno dopo giorno ha aumentato i carichi di lavoro, avendo fin qui le risposte che si aspettava. 

Manca soltanto l’ultimo semaforo verde per poter tornare a lavorare con i compagni. Un semaforo verde che ci si aspetta arrivi la prossima settimana. Lunedì l’olandese si ripresenterà a Trigoria rispondendo alla convocazione di Mourinho. Continuerà a lavorare a parte, ma tra martedì e mercoledì mattina sosterrà l’ultima visita di controllo. Se tutto andrà come si pensa, mercoledì nel pomeriggio partirà insieme ai compagni alla volta dell’Algarve dove il programma prevede che gradualmente torni a lavorare con la squadra. La Roma nei giorni portoghesi sosterrà tre amichevoli (almeno finora tante ne sono state ufficializzate), difficile immaginare che l’olandese possa ripresentarsi in campo anche solo per una manciata di minuti. Ma resta l’obiettivo di tornare dal Portogallo come un calciatore recuperato, in grado di allenarsi totalmente con i compagni, capace nel migliore dei casi di mettersi a disposizione di Mourinho per la sfida contro il Bologna. Certo non per essere inserito nella formazione titolare perché ovviamente il ritmo partita e i novanta minuti l’olandese non potrà averli nelle gambe, ma pensare che il nome di Georginio possa essere insrito nella lista dei convocati per il Bologna non è un esercizio di sfrenato ottimismo. 

Mourinho è il primo a tifare perché possa succedere. Lo Special One nel recente passato in più di un’occasione ha fatto chiaramente capire come il prolungato stop dell’olandese, sia stato l’infortunio più pesante che potesse accadere alla sua Roma. Wijnaldum doveva essere il giocatore in grado di dare una bidimensionaltà al centrocampo giallorosso, il centrocampista capace di dare verticalità, cambio di passo, gol a un reparto di centrocampo per il resto monodimensionale. Dopo il ko dell’olandese, Pinto intervenne portando in prestito Camara a Trigoria, ma con tutto il rispetto tra i due giocatori c’è una certa differenza. Serve il ritorno dell’olandese. Solo con Georginio potremo vedere in campo la Roma che era stata immaginata e costruita nel passato mercato estivo. Questione di qualche settimana, poi la vedremo. 

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