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Stadio Benito villamarin, ore 18,45

A Siviglia a caccia dell'impresa: ora tocca a noi

Con una sconfitta verrebbe messo in discussione anche il 2° posto. Serve una reazione dopo i 6 punti lasciati per strada. La storia dei confronti con le spagnole è ricca e non brillantissima

Lorenzo Pellegrini al Benito Villamarin

Lorenzo Pellegrini al Benito Villamarin (GETTY IMAGES)

13 Ottobre 2022 - 10:09

Se nel calcio alla fine tutto torna, questa sera, o per meglio dire nel tardo pomeriggio di Siviglia (calcio d’inizio ore 18.45, telecronaca a scelta tra Sky e Dazn), la Roma dovrebbe avere in risarcimento almeno tre dei sei punti lasciati tra l’esordio in Bulgaria e la sfida di una settimana fa proprio con gli spagnoli del Real Betis Balompié (letteralmente gioco del calcio). Tecnicamente è la partita più difficile del gruppo, anche se l’entusiasmo dei tifosi che saranno presenti sugli spalti dello stadio andaluso sarà lo stesso di tutte le recenti uscite della Roma di Mourinho. Saranno circa 2000 i sostenitori giallorossi in un impianto che si preannuncia per contro stracolmo di passione per una squadra, quella di Manuel Pellegrini, che sta facendo bene nella Liga e benissimo in Europa, e che va a nozze quando si alza il tasso agonistico. Inevitabile attendersi qualche provocazione sul campo ed è per questo che Mourinho tra le varie ipotesi sta valutando anche quella di mettere insieme una squadra tosta sotto il profilo fisico e atletico ancorché penalizzata sotto il profilo tecnico dalle assenze di Dybala e Zaniolo. Della formazione parliamo a parte, di quello che aspetta la Roma (e magari anche i tifosi della Roma, vista l’aggressività palesata già all’andata dalle tribù andaluse in trasferta) ognuno si può fare la propria opinione. L’esperienza di chi guida la squadra e della maggior parte di quelli che scenderanno in campo consente di arrivare all’ora della partita in fiduciosa attesa.

Non ci si gioca più il primo posto, le sei lunghezze di distacco maturate in queste prime tre giornate sono difficilmente colmabili anche se la Roma dovesse riprendersi stasera i tre punti lasciati sette giorni fa. Troppo agevoli sulla carta i confronti con le altre due avversarie per pensare di poter rimangiare la differenza. Ma questo vale anche per la Roma e una vittoria stasera rimetterebbe le cose a posto almeno nella prospettiva del secondo posto, quello utile per restare in Europa League magari attraverso i play-off con una delle deluse della champions. Arrivare terzi in questo non irresistibile girone sarebbe invece una profonda delusione, attenuata forse, ma solo a posteriori, dalla prospettiva di ritrovarsi poi a febbraio nella competizione che la Roma ha appena vinto, la Conference League. 

La storia dei confronti con le squadre spagnole è ricca e non brillantissima. A Siviglia, contro la squadra di Monchi e Lopetegui (esonerato appena sette giorni fa), la Roma avrebbe dovuto giocare nel mese di marzo 2020 quando poi scoppiò l’epidemia mondiale che fermò ogni competizione, e alla ripresa sul campo neutro di Duisburg arrivò la vittoria degli andalusi, prologo di un cammino perfetto fino alla vittoria della competizione contro l’Inter di Conte. L’unico precedente con il Betis è quello di sei giorni fa. I tecnici invece si conoscono bene: stasera tra loro sarà il 17º confronto, Mourinho resta in vantaggio in quanto a vittorie (8 a 5), ma che tra i due non corra buon sangue è cosa risaputa. Curiosità: l’allenatore che in carriera il portoghese ha affrontato di più è quello degli indimenticati duelli della Liga: Guardiola. 25 i confronti diretti tra due degli allenatori che hanno scritto intere pagine di storia del calcio moderno. 

Delle difficoltà tecnica della Roma in seguito agli infortuni che hanno di fatto spazzato via il mercato estivo è stato già detto. La qualità che ti dà Dybala non la puoi surrogare in alcun modo, la curiosità è semmai capire se l’allenatore vuole sperimentare un centrocampo più denso magari abbassando il raggio d’azione di Pellegrini e disponendo due punte a dividersi lo spazio più offensivo. Dopo di questa saranno otto le partite restanti prima dello stop per il mondiale, le due europee con Ludogorets e Helsinki e sei di campionato. Arriva l’inverno, c’è da fare legna. Il primo carico può essere stasera.

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