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Roma-Monza: stop al doppio mediano, si scaldano El Shaarawy e Zalewski

In soffitta la cerniera Cristante-Matic. Contro il Monza spazio al dinamismo. Pelle torna in mezzo al campo, il Faraone sulla trequarti. Possibile anche Nicola dall’inizio

Stephan El Shaarawy e Nicola Zalewski in allenamento a Trigoria

Stephan El Shaarawy e Nicola Zalewski in allenamento a Trigoria ((As Roma via Getty Images))

29 Agosto 2022 - 07:00

Non le ha certo mandate a dire José Mourinho nell’immediato post-partita di Juventus-Roma. "Dopo il primo tempo provavo vergogna per i miei ragazzi, negli spogliatoi gli ho detto che mi vergognavo ad essere il loro allenatore, pregavo nei primi trenta minuti che finisse con solo un gol di svantaggio", parte della sua disamina, dura, schietta, senza alcuna concessione alle perifrasi, sul match disputato allo Stadium. Uno sfogo che a memoria ne ha ricordato un altro tranchant, successivo proprio all’ultima sfida contro i bianconeri, in quell’occasione giocato all’Olimpico, e capovolto in pochi minuti dagli avversari sul punteggio di 3-1 per i giallorossi.
 

Questa volta il risultato è stato diverso, frutto anche di un andamento opposto. Sconcertante il primo tempo, decisamente in crescendo la ripresa, quando forse osando qualcosina in più si sarebbe perfino potuto tentare il colpaccio. E quel secondo tempo dell’Allianz è stato condizionato in positivo anche dall’ingresso di Stephan El Shaarawy e Nicola Zalewski. Quando i due esterni sinistri sono entrati uno davanti all’altro - ridisegnando anche l’assetto tattico della squadra col momentaneo ricorso alla linea difensiva a quattro - hanno contribuito a imprimere un altro ritmo al passo collettivo, nella prima frazione fin troppo timido e monocorde.

Il giovane italo-polacco è stato schierato da terzino, mostrando ben pochi timori reverenziali nei confronti di Cuadrado, che è riuscito a superarlo una sola volta e senza fare male a Rui Patricio. Il Faraone dal canto suo ha confermato la vivacità già messa in mostra con la Cremonese, quando ha rilevato l’infortunato Zaniolo. Elsha peraltro non è nuovo a inserimenti decisivi nelle parti conclusive delle partite: nella scorsa stagione quattro delle sue sette reti personali sono arrivate quando è subentrato nei finali. Merito di un fisico agile e di una brillantezza tecnica che soprattutto nello stretto può mandare in difficoltà avversari già stanchi.

Domani contro il Monza (che in questa sessione di mercato lo ha anche corteggiato) è molto probabile la sua presenza in campo fin dall’inizio. La coppia Cristante-Matic non è apparsa la migliore assortita a Torino. Un po’ perché la punizione di Vlahovic dopo pochi istanti ha subito scombinato i piani di Mou. Un po’ perché i due si somigliano molto e di fronte a mediane più dinamiche possono andare in difficoltà. E in casa contro una squadra che già naviga in cattive acque e che verosimilmente non lascerà grandi spazi ai giallorossi, c’è necessità di un giocatore come Pellegrini in mezzo al campo, che possa garantire accelerazioni improvvise e movimenti continui negli spazi.

Ma se il Capitano dovesse tornare come sembra a occupare il ruolo delle prime due giornate, libererebbe nuovamente un posto sulla trequarti, che a quel punto vedrebbe proprio il numero 92 come il favorito. Anzi, non è escluso che il ritorno da titolare possa toccare anche a Zalewski. Lo stesso Spinazzola non è apparso brillantissimo di fronte alla sua ex squadra e gli impegni ravvicinati suggeriscono almeno un cambio sugli esterni: o Leo o Karsdorp possono quindi riposare. A tre giorni dalla Juve qualcosa cambierà.

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