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La vicenda

Calciomercato: il Tottenham in pressing per Zaniolo, Mourinho dice no

L’offerta degli Spurs c’è, ma cash arriva a 40 milioni. Molto pochi. Al di là della valutazione c’è lo Special One che ha bloccato subito la trattativa

Nicolò Zaniolo al momento del palo colpito dalla distanza in Roma-Shakhtar

Nicolò Zaniolo al momento del palo colpito dalla distanza in Roma-Shakhtar ((As Roma via Getty Images))

09 Agosto 2022 - 08:27

Dalla Juventus al Tottenham è un attimo. Giusto un paio di settimane, oltretutto piene di Dybala e Wijnaldum. Quelle necessarie per far dimenticare i consigli ai bianconeri su come fargli sostenere le visite mediche; l’accordo trovato con il procuratore per un contratto quinquennale da quattro milioni di euro; come Allegri intendeva farlo giocare; la rabbia di Zaniolo per la mancanza di una proposta per il rinnovo contrattuale da parte della Roma; le offerte con contropartite tecniche da Arthur a Vrioni (roba da pazzi); il suo tifo da bambino colorato di bianconero e compagnia cantante. Tutta roba scritta e sottoscritta, in quel calderone troppo spesso disonesto che è il mercato. Poi, quando anche i maggiordomi sabaudi si sono resi conto che non c’era trippa per gatti, è calato il silenzio (dei colpevoli). 

Ora la gran cassa è ripartita. Stavolta, peraltro, su basi più concrete. Perché Conte, Paratici e il Tottenham, Nicolò Zaniolo lo accoglierebbero volentieri a Londra, considerandolo il giocatore ideale per allungare ulteriormente un reparto offensivo che già recita Kean, Son, Perisic, Kulusewky, Luca Moura, Richarlison appena acquistato dall’Everton per la modica cifra di oltre sessanta milioni.

È  vero, gli Spurs vogliono il ventidue giallorosso che, oltretutto, in questo precampionato, ha dato segnali inconfutabili di essere sulla strada giusta per tornare a far vedere quegli effetti speciali con cui si era presentato, giovanissimo, nel calcio dei grandi. È vero pure che il club londinese, secondo più fonti, avrebbe già formulato un’offerta complessiva da circa cinquantacinque milioni che non sarebbe poi così lontana dai sessanta che Tiago Pinto ha sempre fissato per poter prendere in considerazione la cessione del talento giallorosso.

In realtà la distanza c’è e non è poca. Perché ai cinquantacinque ci si arriverebbe inserendo un giocatore come parziale contropartita tecnica. Di fatto il cash garantito sarebbe di quaranta a cui aggiungere un giocatore. Il Tottenham ha proposto tre nomi: due centrocampisti, Lo Celso o Ndombele, un difensore centrale, Tanganga. Non basta. Perché la Roma, come ha sempre detto, può prendere in considerazione soltanto un’offerta interamente cash. E, per quello che sappiamo, i sessanta milioni che erano stati fissati all’inizio del mercato, sono saliti almeno di una decina, soprattutto se al citofono di Trigoria suona un club di una Premier in cui, nei giorni scorsi, il Chelsea ha acquistato per settantadue (72, non c’è errore) milioni l’esterno difensivo Cucurella. 

Ma al di là di qualsiasi valutazione sul cartellino di Zaniolo, oggi ci sono due fattori che allontanano ulteriormente l’ipotesi di uno Zaniolo destinato a salutare la Roma. Una si chiama Mourinho. Il secondo è Nicolò stesso. Lo Special One, dopo lo Zaniolo visto in questo precampionato e il mercato condotto dalla società, ha capito di avere potenzialmente tra le mani una Roma con cui alimentare la sua bulimia di successi.

La naturale intesa che ha verificato in campo tra Dybala e Zaniolo, supportata da Abraham, Pellegrini, Matic (giocherà con questi cinque anche nella prima a Salerno) e, quando sarà in condizione, Wijnaldum, è un’opportunità che il portoghese non vuole farsi sfuggire. E allora, dopo qualche dubbio avuto nella sua prima stagione in giallorosso, considera Zaniolo un punto fermo per alimentare sogni di grandezza. E per questa ragione a Pinto ha detto che lui Zaniolo lo vuole tenere, che vuole mandarlo sempre in campo, che con questi giocatori anche i sogni più ambiziosi possono essere trasformati in solide realtà (questa l’ha già detta qualcuno ci pare). Mou vuole che Nico rimanga alla Roma e che a settembre, quando il mercato sarà chiuso, sarà necessario mettersi intorno a un tavolo con il procuratore del giocatore, Claudio Vigorelli, per rinnovare il contratto al ventidue. A meno di offerte indecenti, sarà così.

Anche perché, rispetto a qualche mese fa, è cambiato anche l’umore di Zaniolo. L’amarezza per il silenzio sull’offerta per il rinnovo del suo contratto, si è volatilizzata o quasi di fronte all’affetto che il ragazzo ha riscontrato da parte di una tifoseria che domenica sera, durante la presentazione della squadra ai sessantacinquemila dell’Olimpico, lo ha accolto con un’ovazione per certi versi superiore a quella riservata ai nuovi big arrivati a vestirsi di giallorosso. Una dimostrazione d’affetto che ha toccato ancora una volta il cuore di Nico. In più ha capito che sta nascendo una grande Roma. E lui non ha nessuna intenzione di farsi sfuggire la possibilità di rivincere qui. Ha già visto quello che vuole dire

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