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In ritiro

Mate Ivkovic: un sedicenne a disposizione di Mourinho

Il centrocampista croato, classe 2006, inizierà con la prima squadra, preso a gennaio dall’Hajduk Spalato, non ha ancora giocato un minuto in Primavera

Ivkovic, arrivato a gennaio dall'Hajduk Spalato (As Roma via Getty Images)

Ivkovic, arrivato a gennaio dall'Hajduk Spalato (As Roma via Getty Images)

04 Luglio 2022 - 09:38

Non è la prima volta in assoluto, ma capita decisamente di rado: Mate Ivkovic verrà convocato per il ritiro con la prima squadra ancor prima di aver esordito in Primavera. La Roma lo ha preso all'ultimo giorno del mercato di gennaio, dall'Hajduk Spalato, operazione da 600.000 euro: sarebbe costato 4-5 volte tanto, se non avesse avuto la possibilità di svincolarsi a fine stagione. Ma il club giallorosso non ha voluto calcare la mano, anzi ha trovato un accordo con il club croato, che peraltro le garantirà - in cambio di una percentuale sulla futura rivendita - di monitorare anche i prossimi talenti che verranno fuori in uno dei vivai più interessanti d'Europa. Intanto, però, si cercherà di far crescere Ivkovic, che piaceva alle big - solo in Italia erano sulle sue tracce Juventus e Atalanta - e che sembra avere le stimmate del predestinato. Classe 2006, ha compiuto 16 anni il 4 gennaio, cosa che gli ha permesso di firmare il primo contratto professionistico con la Roma. E che gli avrebbe permesso di giocare con l'Under 16, se a Trigoria non avessero pensato che con i coetanei uno così bravo (e così grosso: è alto 191 centimetri) fosse sprecato: è stato subito aggregato ai 2005, ed è sempre stato titolare. Ciaralli ha alternato vari moduli, il 4-2-3-1, il 4-3-3 e il 4-3-1-2, e lui non ha avuto problemi, né da riferimento centrale in una mediana a tre, né in una linea a due, spostato sul centro sinistra.

La seconda promozione

Se avesse giocato anche solo una volta con i coetanei in Under 16 sarebbe diventato campione d'Italia, invece a maggio ha saltato una seconda categoria, facendo anche due presenze in Under 18, poi è tornato con l'Under 17, con cui ha fatto la fase finale. È stato protagonista nella grande rimonta nel quarto di ritorno contro la Fiorentina, probabilmente la miglior partita stagionale, sua e della squadra, ma non ha brillato nella semifinale con l'Inter, che ha eliminato i giallorossi (buttando via poi lo scudetto in finale col Bologna). È sembrato in ritardo al momento di chiudere sulle azioni dei due gol dei nerazzurri: con la sua mole deve essere sempre al massimo della forma fisica, per non risultare lento nei movimenti. Ma quando è in forma è veramente difficile da superare: leve lunghe, senso tattico, che gli permette di capire e intercettare le linee di passaggio avversarie, ha grande personalità, e quando recupera palla va via facilmente in dribbling, creando superiorità numerica nel ribaltare l'azione. Tecnica più che buona, bravo in imbucate e verticalizzazioni, dicono abbia anche un gran tiro dalla distanza, ma partendo quasi sempre lontano dalla porta non ha ancora avuto occasione di farlo vedere, nella sua parentesi romana.

In Primavera non è ancora stato convocato: il limite d'età era il primo gennaio 2003, svariati fuoriquota del 2002 ci giocavano ancora, sono sotto età anche i 2004, appena tre 2005 sono stati convocati, Mengucci, Misitano e il brasiliano Joao Costa, che ha fatto una presenza di 10', all'ultima della regular season. Lui e Ivkovic sono gli unici del settore giovanile che hanno saltato due categorie, per il croato fare uno spezzone in Primavera avrebbe significato saltarne tre: forse troppo, nonostante talento e fisico. Anche perché a Trigoria di ragazzi bravi ce ne sono, e qualcuno, inevitabilmente, ci rimane male, quando uno venuto da fuori comincia a bruciare le tappe. Facile che capiti anche con la convocazione del croato per la prima parte del ritiro, anche se l'altro centrocampista che ha le carte in regola per andare coi grandi, Giacomo Faticanti, reduce dall'Europeo Under 19, ha già da tempo la convocazione in tasca. E, se tutto va bene, dovrebbe andare anche in ritiro in Portogallo, dal 12: il croato invece, dopo la prima settimana di allenamenti con Mourinho, risponderà alla chiamata di Guidi, per il ritiro della Primavera. E dovrebbe essere il più giovane anche lì

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