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Mercato

Caso Diawara, se continua a dire no farà come Santon

Se non accetterà di partire si allenerà a parte. A gennaio era stato accostato al Valencia. Amadou: «Nessun problema con Mou, ma è ora di andare»

Diawara, arrivato alla Roma nell'estate del 2019 (As Roma via Getty Images)

Diawara, arrivato alla Roma nell'estate del 2019 (As Roma via Getty Images)

La Redazione
20 Giugno 2022 - 07:57

Se vedete Diawara, pensate a Santon. Nel senso che il futuro del centrocampista non sarà con la maglia della Roma. A prescindere da quello che gli riserverà la sessione di mercato in corso. Non dovesse andare via neppure quest'estate, al giocatore la Roma ha già comunicato che gli sarà riservato lo stesso destino di Santon nella passata stagione. Allenamenti in solitario, con tutte le garanzie previste dal contratto, ma nessuna possibilità di tornare a lavorare con la rosa della prima squadra e chissenefrega dei due anni di contratto che il giocatore può ancora vantare con il club giallorosso.
Il guineano ha preso atto della situazione che, peraltro, non deve averlo sorpreso visto che la sua ultima apparizione con la maglia della Roma è datata tredici dicembre dello scorso anno (i ventisei minuti finali nella partita all'Olimpico contro lo Spezia). Da quel momento soltanto panchine e tribune. Una bocciatura di cui ha preso atto, pare, pure il giocatore. Che, in un'intervista rilasciata a un quotidiano spagnolo, si è detto pronto per una nuova esperienza: «Con Mourinho nessun problema, con me è stato sempre sincero, ho accettato le sue scelte. Ora mi piacerebbe fare un'altra esperienza in una squadra che possa darmi spazio. La Liga è un campionato che mi piace, se si presentasse un'opportunità la prenderei in considerazione. Un anno fa potevo andare al Valencia, poi feci passare qualche giorno e non si concluse niente».

Stavolta, invece, qualcosa si dovrà concludere. Non sarà facile perché il guineano pesa a bilancio ancora per circa nove milioni e trovare una squadra disposta a garantirli, ora sembra un esercizio di ottimismo, considerando pure un ingaggio per due anni da due milioni e mezzo netti (quattro e mezzo lordi) a stagione. C'è da dire, però, che Diawara nei mesi scorsi ha cambiato procuratore, affidandosi alla Roof, potentissima società tedesca (tra gli altri cura gli interessi di Manè appena trasferitosi al Bayern Monaco, Havertz, Gnabry, l'italiano Grifo e molti altri) che sta sondando il mercato teutonico per trovare la migliore sistemazione possibile ad Amadou. La Roma si augura che si materializzi un club diposto ad acquistare il cartellino del giocatore per nove milioni. Ma nella consapevolezza che è un'impresa compessa, a Trigoria sono disposti a prendere in considerazione un'operazione in prestito con un diritto di riscatto, tra dodici mesi, fissato a cinque-sei milioni, cifra che tra dodici mesi eviterebbe di concretizzare una minusvalenza che sarebbe veleno per i conti giallorossi. Friburgo (dove gioca Grifo) e Mainz, al momento, sembrano i due club che potrebbero prendere in considerazione la seconda opzione. In alternativa c'è il mercato spagnolo dove, un anno fa, lo voleva il Valencia che però è un club che deve vendere per poter comprare

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