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Dal campo

Mkhitaryan: l'unico grande dubbio in vista del Feyenoord

L’armeno spera in un posto in panchina in finale di Conference. In difesa ci sarà Smalling. Oggi la rifinitura, poi la partenza per l’Albania

Mkhitaryan (As Roma via Getty Images)

Mkhitaryan (As Roma via Getty Images)

24 Maggio 2022 - 06:00

Un solo grande dubbio, alle porte della partita più importante della storia recente della Roma. Alla vigilia della finale di Conference League Mourinho spera ancora di recuperare Mkhitaryan per la gara contro il Feyenoord e, nel giorno in cui la squadra svolgerà l'allenamento di rifinitura a Trigoria prima di volare verso Tirana, l'opzione più concreta è quella che vede il talento ex Manchester United sedersi in panchina alla National Arena, pronto a dare un contributo a gara in corso. Poco prima della gara col Torino, gli altri osservati speciali erano Smalling, Zaniolo e Karsdorp: sarebbe tutt'altro che sorprendente vederli tutti e tre in campo dall'inizio in Conference. Il centrale inglese si è unito alla trasferta granata, senza subentrare per gestire le forze, a Tirana guiderà la linea a tre con Mancini e Ibañez.

L'olandese ed ex della gara a Torino ha dato il cambio a Zalewski (spostato a destra per l'occasione) dopo 58', con Spinazzola titolare sulla sinistra: si dovrebbe tornare all'assetto classico con il polacco a sinistra e Rick sulla destra. Il centrocampo è chiaramente il reparto dove inciderebbe di più un recupero completo di Mkhitaryan. La soluzione con l'armeno in panchina è la coppia Cristante-Oliveira in campo dal 1', con Zaniolo e Pellegrini alle spalle dell'inamovibile Tammy Abraham. Se lo Special One volesse invece considerare l'idea di un centrocampo più "rinforzato", o avesse comunque l'idea di distribuire le sue carte nell'arco di quelli che potrebbero essere anche 120', a farne le spese sarebbe Zaniolo, con Veretout nella linea mediana e l'inglese unica punta davanti a Pellegrini.

«Speriamo di averlo»

Ha parlato della finale di Tirana anche il Ceo giallorosso Pietro Berardi, che ieri ha riti il Premio "Arancio" assegnato dall'Ussi. «Sono orgoglioso di rappresentare e di ritirare il premio a nome dei Friedkin - ha dichiarato ai cronisti presenti - un orgoglio per tutti gli investimenti che hanno fatto per questo club, per l'amore che hanno per questa città e le cose che stiamo cercando di ottenere. Siamo molto orgogliosi del rapporto che abbiamo stabilito con i nostri tifosi. Per la finale ci saranno cinquantamila persone all'Olimpico: questo testimonia il grande affetto, calore e supporto del pubblico e dei romanisti verso la squadra».
Berardi ha detto la sua anche su Mourinho e su Mkhitaryan, tra recupero e rinnovo: «Il tecnico è straordinario, speciale. Vuole sempre vincere, è sempre determinato, è un grande maestro e ho imparato tanto da lui. Micki speriamo di riuscire ad averlo in campo, in questo momento siamo concentrati al 100% sul campo, poi il resto lo vedremo».

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