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Per la Roma

Stadio sempre pieno: non mi stanco mai di te

L’atmosfera che si respira, sempre, all’Olimpico è magica. Un’atmosfera che prescinde dal blasone dell’avversario e dal risultato della partita

Curva Sud (As Roma via Getty Images)

Curva Sud (As Roma via Getty Images)

06 Aprile 2022 - 11:28

Della corsa al biglietto per i prossimi incontri della ROMA si stupisce solamente chi, in questa stagione, non è mai stato allo stadio. Credetemi: meriterebbe inchiostro d'oro colato la possibilità di poter scrivere che l'atmosfera che si respira, sempre, all'Olimpico è magica. Un'atmosfera, bada bene, che prescinde dal blasone del nome dell'avversario e anche dal risultato della partita. Oro colato, sì… perché in quest'epoca in cui le passioni durano un istante, prima di essere archiviate, cos'altro è se non una rivoluzione l'avere migliaia di persone che ti amano incondizionatamente? Un patrimonio umano clamoroso.

I Romanisti!

Che hanno vissuto gli stadi chiusi come una menomazione, la privazione di una esigenza: riti, rituali e quelle scalette idealizzate come fossero il sipario del ritorno alla vita. I Romanisti che sono tornati a vedere una squadra che – a prescindere da qualsiasi limite – non stacca mai la spina e non scende più a patti con il lassismo. I Romanisti che si riconoscono, finalmente, in un allenatore che alla diplomazia preferisce il maglio, alla filosofia la storia, ai voli pindarici il pragmatismo di chi non deve dimostrare niente a nessuno se non a sé stesso.

Il resto, le va riconosciuto, l'ha fatto la ROMA. Andando in controtendenza rispetto alla globale politica degli aumenti che sta mandando sul lastrico le famiglie. Lei, invece, le famiglie le ha riportate allo stadio con una politica dei prezzi senza precedenti. Il resto, lo scrivo di nuovo, l'ha fatto la ROMA lustrando le sue radici: quello stemma sul cuore, il giorno del derby, è uno schiaffo in faccia all'indifferenza, la volontà di preservare al centro della storia chi quella storia la tiene in vita quotidianamente.

I Romanisti, sempre loro.

Che non si perdono, che non si fanno domande, che non scendono a compromessi e che – soprattutto – hanno voglia di stare insieme. Eccola, allora, un'altra rivoluzione: mentre troppe persone restano inghiottite nei loro telefoni a scannarsi nel virtuale… intorno e dentro lo stadio migliaia di Romanisti non vedono l'ora di sentirsi parte integrante di una cosa sola.

Se chiamerai la ROMA… ci gireremo tutti quanti.

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