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La conferenza

Mourinho: "9 giocatori sono out, su Zaniolo decideremo domani"

Le parole dell'allenatore giallorosso: "Dobbiamo giocare per la passione incredibile dei nostri tifosi. Mkhitaryan quello che sta avendo più continuità a livello alto"

Mourinho in conferenza stampa(AS Roma via Getty Images)

Mourinho in conferenza stampa(AS Roma via Getty Images)

La Redazione
18 Febbraio 2022 - 15:03

Alla viglia della partita che vedrà la Roma scendere in campo contro il Verona, valida per la ventiseiesima giornata di campionato, José Mourinho ha risposto alle domande dei giornalisti in sede nella classica conferenza stampa prepartita. Ecco di seguito le parole dell'allenatore.

 Domani Roma-Verona con diversi giocatori out di cui 4 per Covid. 9 in tutto. C'è Zaniolo tra questi?
"No, senza Zaniolo".

Farà un test nella rifinitura? Come sta?
"Voi sapete più di me (ride ndr.). L'allenamento è alle 17, la partita domani alle 18, ci sono le condizioni per aspettare e vedremo domani mattina".

In questa settimana ha provato un po' di nostalgia per la Champions vedendo le partite giocate?
"Prima di tutto, ho giocato più di 150 partite in Champions, sono un privilegiato, non posso piangere perché ora gioco la Conference League. Non ho nostalgia. Non ho visto tante delle grandi partite di Champions, non mi è piaciuta quella tra Psg e Real Madrid, bella partita Inter-Liverpool".

Oltre che un grande tecnico è anche un grande comunicatore. Come si rapporta alla proprietà che è sempre silente? Non pensa che per placare le polemiche un intervento diretto dei Friedkin potrebbe essere utile?
"Io non so se sono un grande comunicatore. So che sono sufficientemente intelligente e sempre molto rispettoso delle proprietà. Nei miei principi di vita e nel calcio, chi sono io per dire qualcosa sulla mia proprietà, sono i miei superiori. Ma cosa devo commentare io di questo? Io per la famiglia Friedkin ho solo rispetto, personale e professionale. Quello personale mi porta a un rapporto con loro in cui nel privato possiamo scambiarci idee, esperienze e ovviamente a livello di imprenditoria non sono nessuno paragonato a loro. Dal punto di vista del calcio ho abbastanza esperienza e loro l'umiltà sufficiente per parlare con me in maniera molto aperta. Dal punto di vista istituzionale, chi sono io per dare qualche opinione pubblica su qualcosa? La domanda puoi farmela, ma qual è l'allenatore che ti risponde? Io no. Per quanto riguarda il privato, non ne parlo con te".

All'andata col Verona è arrivato il primo ko stagionale e da allora la squadra ha avuto anche qualche black-out che è stato d'impatto sul risultato come con la Juve in casa. Pensa sia cambiato qualcosa rispetto alla gara di Verona? Ci sono stati dei progressi dal punto di vista mentale nella squadra?
"Sì è cambiato il tempo, perché lì faceva un freddo e una pioggia incredibili. Non penso che domani a Roma sarà così durante tutta la partita. Scherzi a parte, non ho pensato molto da questo punto di vista, penso che loro siano una squadra di grande qualità e come è stata dura la prima partita, e lo è stata anche per loro che non hanno vinto facilmente, domani sarà dura per tutte e due le squadre. Hanno un bravo allenatore giovane che si identifica molto nel loro stile di gioco, una squadra che sta bene con l'idea dell'allenatore e penso che la scelta del tecnico sia stata molto intelligente anche perché era una squadra allenata da altri tecnici con le idee simili. Hanno giocatori di qualità e d'esperienza, stanno bene in classifica e sarà certamente una sfida dura, ma spero anche per loro. Noi sì abbiamo 9 assenti, ma è incredibile che in una stagione senza risultati straordinari, i tifosi una volta in più sono lì e lo è perché i giocatori che sono in campo devono per forza sentire la loro passione, devono giocare con la gente nella testa e nel cuore. 9 assenti sono tanti, qualsiasi squadra sarebbe in difficoltà e non sarà diverso per noi. In panchina non avrò neanche tutti i giocatori, mi dispiace ma devo distruggere metà della Primavera che domani gioca contro il Milan perché devono stare con noi, ma saremo lì. Spero che con l'appoggio della nostra gente potremo fare una grande partita e prendere i punti".

Ci parla da sempre di un progetto triennale e ci ha detto della stagione in corso che potrebbe finire senza trofei lodando l'atteggiamento del pubblico. Può sfruttare lei con la società le ultime gare della stagione per iniziare a valutare anche in vista dell'anno prossimo e decidere chi è all'altezza della Roma e chi no? Poi su Veretout, a inizio stagione era al centro della sua Roma ma da due mesi a questa parte sembra un po' svanito.
"La valutazione si fa ogni giorno, anche negli allenamenti. Sulla seconda domanda, non sono tanti i giocatori che hanno una stagione uniforme a livello molto alto. Sono pochi. Io a essere onesto, se devo scegliere uno dei nostri con una stagione continuamente a livello alto direi Mkhitaryan, perché è quello che aiuta a risolvere dei problemi, può giocare in diverse posizioni in base alle necessità ed è quello che mantiene il livello più alto di performance. Jordan ha iniziato molto bene, poi è andato bene, poi meno bene, ora mi sembra sta tornando a un livello che per me è abbastanza accettabile. Però per me Micki è quello anche senza infortuni, diffide o squalifiche, fisicamente anche è molto forte e resistente anche per fare tre partite in una settimana. Veretout per me è stato un esempio di quello che di solito è la stagione di un giocatore per cui è difficile stare sempre al livello più alto".

Ha parlato del feeling col pubblico sempre presente. Chi lo ha avuto sin dall'inizio anche con i tifosi è Tammy Abraham. Sui primi 6 mesi di Abraham in Italia può fare un bilancio personale? Cosa può fare di più per la Roma di Mourinho? Cosa può fare la Roma di più per farlo rendere ancora meglio?
"Sta facendo bene ma può fare meglio. La squadra ha bisogno che lui faccia meglio e lui ha bisogno che lo faccia la squadra, è questa l'interazione di sempre. Però per un giocatore straniero nato e formato in un calcio del tutto diverso e in una società del tutto diversa, e uscire dall'Inghilterra è molto molto difficile, per me sta facendo bene. Però mi aspetto di più da lui e ha le potenzialità per fare meglio. Però va bene. Bene".

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