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De Rossi torna in Nazionale: sarà assistente tecnico delle giovanili

L'ex Roma di nuovo in azzurro dopo un Mondiale da calciatore e un Europeo da vice Mancini. Ha preso il patentino Uefa A, fra un anno potrà iscriversi allo Uefa Pro

Daniele De Rossi (Getty Images)

Daniele De Rossi (Getty Images)

24 Novembre 2021 - 10:45

La notizia era nell'aria da tempo, adesso è ufficiale: Daniele De Rossi torna a far parte dello staff della Nazionale italiana. L'ex capitano giallorosso collaborerà con le selezioni giovanili azzurre in qualità di assistente tecnico, dall'Under 20 all'Under 15, e lavorando al fianco degli allenatori "in prima". Ad annunciarlo, ieri pomeriggio, è stata la Figc, con un comunicato sul sito.
Per De Rossi è la seconda esperienza nello staff azzurro: era entrato nello staff di Roberto Mancini a marzo, lasciando ad agosto, dopo il trionfo all'Europeo. Dopo la vittoria di Wembley il numero 16 se ne era andato dichiarando di aver «vissuto un'esperienza indimenticabile» e di «essersi trovato bene con tutto il gruppo» ma ammettendo di aver messo nel mirino un altro obiettivo: un'esperienza diretta da allenatore. Le voci di squadre interessate a far sedere il Campione del Mondo sulla propria panchina non si sono fatte attendere, con due club italiani su tutti che sembravano voler puntare con convinzione sull'ex Roma: Fiorentina e Bologna. Alla prima De Rossi era stato accostato a maggio, in seguito ai deludenti risultati ottenuti da Iachini, al quale Commisso non aveva intenzione di affidare le sorti della formazione anche per la stagione seguente. La voce era stata rafforzata anche grazie alla presenza di Pradè nella dirigenza toscana. Si parlava di una Fiorentina al lavoro per fargli ottenere una deroga speciale per allenare in A, in quanto allora era sprovvisto del patentino Uefa A: alla fine è saltato tutto, il club ha preferito puntare sull'esperienza di Gattuso (che dopo poche settimane, per divergenze con la presidenza, se n'è andato, lasciando la panchina a Vincenzo Italiano). Al Bologna De Rossi avrebbe invece dovuto rimpiazzare Sinisa Mihajlovic, non in estate ma a stagione in corso. Anche qui l'ipotesi veniva avvalorata dall'influenza nella società rossoblù di Walter Sabatini, al tempo coordinatore dell'area tecnica (si è poi dimesso il 27 settembre). Qualche mese prima si era parlato di un altro interessamento di Sabatini per De Rossi, ma all'epoca per la panchina della Primavera.

Corso superato

Alla fine "Capitan Futuro" ha fatto da sé, ottenendo poco più di un mese fa, il Patentino Uefa A, che lo abilita ad allenare tutte le formazioni giovanili (Primavera compresa), tutte le squadre Femminili (comprese quelle di A), e tutte le prime squadre maschili fino alla Lega Pro. La naturale prosecuzione degli eventi prevederebbe l'iscrizione al corso per il Patentino Uefa Pro, con cui potrebbe allenare anche in serie A (categoria in cui, col patentino appena preso, potrebbe fare l'allenatore in seconda). Potrebbe essere legato a questo il suo ritorno in azzurro, poiché, per iscriversi al master Uefa, è obbligatorio un anno di tesseramento da tecnico: esperienza che l'ex calciatore farà presso la Federazione italiana.
Per l'ex capitano giallorosso sarà il terzo periodo in azzurro, dopo l'esperienza al fianco di Mancini e la lunga carriera da calciatore. Con la maglia della nazionale maggiore ha collezionato, dal 2004 al 2017, un totale di 117 presenze, posizionandosi al quarto posto della classifica dei calciatori più volte scesi in campo con l'Italia, dietro agli ex compagni Buffon, Cannavaro e Maldini. Nella breve esperienza da dirigente De Rossi ha già ottenuto un primo trofeo (Euro 2020), ma i trionfi non sono mancati nemmeno quando la panchina la teneva d'occhio dall'interno del campo: nel palmares azzurro di Ddr ci sono un Europeo U21, un bronzo Olimpico e, ovviamente, il Mondiale. Il primo da assistente tecnico delle nazionali giovanili sarà la fase finale del Campionato Europeo Under 17, dal 16 maggio al primo giugno 2022 in Israele: l'Italia ha chiuso al primo posto il primo girone, in primavera ne dovrà superare un altro.

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