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Presentato a La Nuvola all'Eur il libro "Ago, Storia di un capitano"

L'autrice, Giulia Franchi, con Massimo Di Lauro, Tonino Cagnucci, Giulio Scarpati e Marisa Di Bartolomei: "Raccontare Dibba con la semplicità e il linguaggio propri dei più piccoli"

06 Dicembre 2018 - 10:11

Come lo spieghi a un bambino nato negli anni 2000 chi era Agostino Di Bartolomei? Ci ha provato Giulia Franchi, autrice del libro "Ago. Storia di un capitano". Ieri nell'avveniristico complesso de La Nuvola all'Eur durante la fiera della piccola e media editoria "Più libri Più liberi" c'è stata la presentazione del testo. «La sua storia rappresenta un calcio che purtroppo oggi non c'è più. Un calcio fatto di serietà, di sacrificio e di generosità - dice l'autrice - Sono partita raccontando l'Ago bambino, un bambino che potrebbe essere in ognuno di noi. La cosa che mi ha colpito è che questo libro è arrivato ai più piccoli ed è stata una gioira sentire che alcuni di loro hanno ripreso a cantare il coro Oh Agostino». Le fa eco Massimo di Lauro che del libro ha curato le illustrazioni: «Quando si parla di queste cose mi viene una grande malinconia, anche se sto parlando di una persona che non ho mai vissuto. Per me è stata una grande responsabilità raccontare un mito come Ago».

Al dibattito ha preso parte anche il nostro Tonino Cagnucci: «Questo libro è una perla perché parlare di Agostino non è facile. Il miracolo di questo testo è che riesce a ricostruire la sua figura con rispetto senza scadere nella retorica, e con leggerezza senza scadere nella superficialità - dice il direttore de Il Romanista - Quello che ne viene fuori è il tratto di Di Bartolomei perché c'è la timidezza, c'è la Roma e c'è l'amore per il pallone». Giulio Scarpati, attore e moderattore del dibattito, aggiunge: «Giocatori come lui, con quella personalità e con quella calma assoluta sono difficili da trovare oggi. Era una persona corretta e perfetta, quasi un personaggio estraneo catapultato in questo mondo. Poi per noi romanisti di vecchia data rappresenta la gioia immensa del secondo scudetto».

La discussione è stata chiusa dalle parole dolci di Marisa Di Bartolomei che nonostante un malanno di stagione non ha voluto far mancare il suo apporto: «Tutto l'amore che date a Agostino è come se tornasse anche a noi in famiglia, per questo mi commuovo sempre. I rapporti di amicizia così belli e così veri danno ancora più spessore e ci danno la forza di portare avanti queste manifestazioni. Grazie per questo affetto e grazie per questa assenza che è così presente».

Quello di Giulia Franchi è un libro unico perché racconta ai bambini la storia di Agostino Di Bartolomei con la semplicità e il linguaggio propri dei più piccoli. Permettendo così a nuove generazioni di romanisti di conoscere e di tifare un capitano della Roma che non hanno mai visto giocare, ma del quale i loro padri si sono perdutamente innamorati. Perché essere della Roma significa anche questo.

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