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Dzeko: "Manolas non sta mai zitto. Al Chelsea il gol più bello, ma non il mio preferito"

L'attaccante bosniaco ha risposto alle domande degli utenti di Reddit: "Cerco sempre di aiutare i più giovani"

Edin Dzeko, di LaPresse

Edin Dzeko, di LaPresse

La Redazione
22 Novembre 2018 - 17:08

Edin Dzeko è stato il protagonista social della giornata, rispondendo alle domande postate dagli utenti sul social network reddit.com. Ecco le sue risposte.

Chi scherza di più negli spogliatoi?
Il pagliaccio più grande è Manolas, Parla sempre, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Non sta mai zittio.

Sono arrivati molti giovani, come li aiuti a crescere?
Cerco sempre di aiutare i ragazzi più giovani, in allenamento e in campo, con critiche costruttive, ma anche con complimenti. Sono stato giovane anche io e so quanto sia importante la presenza dei più grandi.

Qual è il difensore più forte che hai affrontato?
Preferisco non dirlo... contro alcuni di loro ancora devo giocarci.

EDEN, credi che debba schierarti al fantachampions?
Prima di tutto sono Edin. Poi dovresti saperlo da solo in qualità di fantallenatore. Ma sono il capocannoniere in questo momento, chi altro vorresti scegliere?

Il gol più bello di un altro giocatore che hai mai visto?
Forse quello di Zidane nella finale di Champions contro il Leverkusen. E' stato un gol speciale.

Fifa, Pro Evolution o Football manager?
Ho giocato a Pro per molti anni, fino a dieci anni fa credo, ma ora non gioco più. Forse due o tre volte all'anno gioco a FIFA, ma molti altri compagini giocano di più.

La maglia più preziosa che hai scambiato?
Quella di Shevchenko contro il Milan. Giocavo ancora con il Wolfsburg e lui era il mio idolo sin da bambino.

L'esempio più importante per te nel calcio?
Molto semplice, mio padre. Devo tutto alla mia famiglia, i miei genitori e mia sorella.

I momenti più belli della tua carriera?
Vincere il campionato con il Wolfsburg, segnare all'ultimo minuto contro il QPR e con la Roma... deve ancora arrivare, ma ovviamente contro il Barcellona è stato molto bello. Mi state ricordando il gol di Aguero contro il QPR. Le persone ricordano sempre quel gol, ma senza la mia rete quella di Aguero non ci sarebbe stata e alla fine abbiamo vinto il campionato grazie ad entrambi i gol.

Qual è il tuo gol preferito?
Penso che quello col Chelsea sia stato probabilmente il più bello, ma il mio preferito è quello all'esordio con la Bosnia contro la Turchia. Era un bel gol, tiro al volo all'angolo in alto. Giocare per il mio paese era un sogno diventato realtà, ma anche segnare un gol è stato incredibile.

Sei preoccupato per la tua vita dopo il ritiro?
Beh, prima di tutto non penso mai al ritiro... Ho ancora alcuni anni per giocare. Ma, certo, il calcio può essere incredibilmente affascinante e questo è quello che i tifosi notano di più. Ma dietro a questo ci sono molte cose per i giocatori, alcune sono anche difficili. Il calcio non è facile, non è come tutti pensano. Conosco persone che spesso pensano ai soldi, ma tutti abbiamo iniziato perché amiamo il gioco e perché vogliamo diventare più forti. E ci sono forti pressioni e un duro lavoro per arrivare a raggiungere questi obiettivi.

Vedrai la finale della Libertadores?
Vedrò sicuramente la finale della Copa Libertadores.

Fai mai caso alle notize che riguardano?
Riguardo alla cosa delle notizie, ti ci abitui. A volte mi importa di ciò che viene scritto, a volte no. Dipende molto da chi le scrive. Ma dopo un po' ti ci abitui e ne ignori la maggior parte.

Come è stato giocare con attaccanti fortissimi come Totti o Aguero?
Nella mia carriera sono stato davvero fortunato perché ho giocato con così tanti e forti attaccanti. Al Man City siamo sempre stati quattro attaccanti forti. Certo, c'era Aguero, che semplicemente segnava sempre - ma anche Jovetic, Tevez, Balotelli, Negredo... questi erano tutti attaccanti di qualità. Quindi sono venuto a Roma, dove Totti forse giocava più come numero 10. E come ho sempre detto era un peccato che non avessimo giocato insieme quando lui era più giovane, perché so che avrei segnato molti più gol grazie alla sua visione e alla sua abilità. Ma so anche che ho giocato per due anni con Salah, che è stato un grande partner, grazie alla sua velocità e abilità. Ora abbiamo Cengiz e Schick, che sono sicuro miglioreranno e raggiungeranno i livelli più alti. Al Wolfsburg ho avuto una grande partnership con Grafite e Mandzukic, e abbiamo lavorato bene insieme. Sono stato molto fortunato a poter giocare con così tanti attaccanti, e forti. Avevano tutti i loro punti forti e ho imparato molto con loro.

Che opinione hai sul VAR?
E' una buona cosa, ma deve essere ancora migliorata. Noi giocatori non sappiamo quando l'arbitro può interrompere per rivedere qualcosa, quindi il procedimento può essere migliorato.

Cosa cambia tra prima e dopo i 30 anni?
Mi sento ancora veramente bene quindi spero che questo momento duri il più a lungo possibile. Lavoro sodo sia prima che dopo l'allenamento per rimanere al top della condizione e per evitare possibili infortuni.

Qual è stata la lingua più facile da imparare per te?
L'inglese è stata la più veloce, lo sapevo già abbastanza bene a scuola. Ovunque sia stato ho cercato di imparare la lingua il più rapidamente possibile, sia per rispetto delle persone sia per rendermi la vita più semplice.

Qual è il derby più sentito, quello di Manchester o quello di Roma?
C'è più pressione in Italia per vincere un derby. Se perdi sai che i giorni successivi non saranno facili e che i tifosi saranno devastati. Puoi perdere le partite ma devi vincere il derby!

Quali partite vorresti rigiocare?
Ce ne sono molte, la prima è durante il Mondiale del 2014 contro la Nigeria quando abbiamo perso e l'arbitro ci ha annullato un gol valido. Siamo usciti dopo questa partita. L'altra è la trasferta di Liverpool in Champions League, la gara di ritorno all'Olimpico ce la siamo complicata lì.

Qual è stata l'occasione più memorabile in cui hai sfruttato la tua fama per avere vantaggi?
Beh, lasciami dire che è sempre imbarazzante... ma a volte quando c'è una lunga fila al ristorante o in un club, mi è capitato di usare la mia fama per andare avanti, anche se poi mi vergogno di guardare in faccia le altre persone.

Qual è la cosa più preziosa che hai imparato da Totti?
Interviene Totti: "A parte le cose di campo... lo slang romano!

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