Tris Ferrari alla 24 Ore di Le Mans con Kubica-Ye-Hanson
Terza vittoria di fila per la Casa di Maranello nella prestigiosa gara di durata con la 499P del team privato AF Corse guidata da Kubica-Ye-Hanson

(GETTY IMAGES)

Nemmeno la stessa Ferrari probabilmente si aspettava nel 2023 che non solo sarebbe tornata a vincere alla 24 Ore di Le Mans al primo tentativo, ma addirittura l’avrebbe fatto tre volte di fila. E stavolta ha trionfato con l’equipaggio privato di AF Corse, sempre supportato largamente da Maranello però, composto dall’ex pilota di Formula 1 Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson. Il trio ha compiuto una corsa magistrale con la 499P gialla numero 83, gestendo la situazione e arrivando al traguardo davanti alla Porsche numero 6 del team Penske di Kévin Estre, Matt Campbell e Laurens Vanthoor.
Una 24 Ore – a cui hanno assistito 332mila spettatori dal vivo – che è anche quella dei record, dato che Kubica e Ye sono rispettivamente il primo polacco e il primo cinese a tagliare il traguardo da vincitori assoluti sul Circuit de la Sarthe. E come ciliegina sulla torta c’è la terza posizione della Ferrari ufficiale numero 51 guidata da Antonio Giovinazzi, James Calado e Alessandro Pier Guidi, per la gioia di Antonello Coletta e Amato Ferrari. Una conferma del loro strepitoso progetto, con tre Le Mans su tre centrate e soprattutto un campionato Endurance quest’anno dominato, con tutte le tappe finora disputate vinte da una vettura schierata dalla Casa di Maranello.Un grandissimo riscatto per Kubica, la cui carriera sembrava essere stata distrutta dal suo quasi fatale incidente di rally del 2011, l’anno prima del suo passaggio in Ferrari in F1. Invece non s’è perso d’animo e ha superato atroci dolori fisici pur di tornare in una condizione accettabile per correre, nonostante una mano destra fortemente menomata. Una storia che meriterebbe di essere raccontata in un film, una vera ispirazione per tantissima gente che lotta ogni giorno contro le sfide della vita. Se a Robert è purtroppo mancata la consacrazione col Cavallino Rampante cucito sulla tuta nelle ruote scoperte, può decisamente consolarsi a 40 anni nella più prestigiosa corsa di durata al mondo.
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