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le parole

Tempestilli: "Ho dato più alla Roma che alla mia famiglia. Mandato via in malo modo"

Presentato come nuovo responsabile del settore giovanile della Reggina: "Non ho nessuno scheletro nell'armadio. Qui voglio dare il mio contributo"

La Redazione
26 Maggio 2020 - 11:59

Antonio Tempestilli è stato presentato in conferenza stampa nelle sue nuove vesti di direttore del settore giovanile, responsabile del centro sportivo e del settore femminile della Reggina. Tra le altre cose ha risposto anche sul suo addio alla Roma dopo tanti anni in cui ha ricoperto diversi ruoli. Ecco le sue parole. 

Come si è lasciato con la Roma?
"Metà della mia vita l'ho trascorso lì dando tutto me stesso, forse ho dato di più alla Roma che alla mia famiglia. Nella vita tutto ha inizio e una fine. Ci sono modi e maniere per terminare un rapporto. Mi hanno mandato via in malo modo. Quando due persone non hanno la stessa visione, ci si saluta e ci si ringrazia e dopo 33 anni non ho ricevuto questo dal club e questa è la cosa che mi ha dato più fastidio e che mi ha amareggiato. La gente esterna può pensare di tutto, che io sia stato mandato via, che io abbia rubato, che abbia fatto chissà che cosa. Tutto ciò non è avvenuto. Non ho nessuno scheletro dentro l'armadio e posso guardare in faccia tutti senza abbassare lo sguardo. Questo mi rende forte. Al presidente Gallo ho detto che vengo e se mi dice qualcosa che non va bene me ne vado via. Non devo fare carriera, ho 60 anni, non voglio arricchirmi, voglio dare il mio contributo, sperando ci siano le condizioni per farlo. Massimo rispetto, ma dev'essere reciproco".

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