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Leeds, la proprietà cambia lo stemma e poi fa marcia indietro dopo le proteste

La dirigenza presenta il nuovo logo: «Consultati 10mila tifosi». Poi la rivolta dei tifosi e il dietrofront della società: «Scusate, ora vi coinvolgeremo davvero»

26 Gennaio 2018 - 13:00

Il Leeds cambia stemma e i tifosi insorgono. Una situazione che sembra riproporsi ciclicamente nel calcio di oggi, anche se quanto accaduto alla squadra tre volte campione d'Inghilterra ha dell'incredibile. Il nuovo logo dei Whites è stato presentato mercoledì scorso con l'obiettivo di essere adottato nella prossima stagione, quella del centenario del club: non presenta alcun elemento del vecchio simbolo, ma con un design moderno e stilizzato raffigura il "Leeds salute", il tradizionale saluto utilizzato dai tifosi del Leeds come segno di appartenenza. La società aveva annunciato in pompa magna: «Con un rigoroso processo durato sei mesi, abbiamo consultato oltre 10mila persone».

Dai sondaggi, sarebbe emerso che «i tifosi sono pieni di ottimismo per il futuro; non sono attaccati all'attuale stemma; non hanno paura del cambiamento; pensano che il club ha avuto un passato turbolento e avrà uno splendido futuro; sono pronti a entrare in una nuova era e pensano che un nuovo stemma potrebbe essere un potente segnale di cambiamento».

Tuttavia, stando a quanto comunicato ufficialmente, la dirigenza del Leeds non ha minimamente coinvolto i tifosi nella progettazione dello stemma. I sondaggi, infatti, sono serviti solo a capire se l'ambiente era pronto a un cambiamento e - a voler pensar male - a giustificarlo con i numeri, ma non è stato mai chiesto al tifoso "Come vorresti che fosse il nuovo stemma?". Nemmeno a lavoro finito, una volta progettato il logo, è stata chiesta un'opinione ai supporters, o sono state presentate delle alternative.

Poche ore dopo la presentazione su change.org è partita una petizione contro il nuovo stemma che ha raggiunto rapidamente un numero enorme di firme, al momento più di 70mila. La bufera si è abbattuta sulla dirigenza del Leeds, in particolare su Angus Kinnear, direttore generale, e sul proprietario Andrea Radrizzani, che ha acquistato il club da Massimo Cellino qualche mese fa. Visto il clima di rivolta generale, il club ha fatto un passo indietro e Kinnear ha dichiarato ieri a Bbc Radio Leeds: «Se guardiamo al feedback ricevuto è chiaro che il processo di consultazione, che credevamo potesse portare un risultato, non è stato abbastanza approfondito. Chiaramente dobbiamo riaprire le consultazioni». Con buone probabilità, se verranno davvero coinvolti i tifosi nel processo di disegno, il futuro stemma del Leeds presenterà qualche elemento della tradizione, come le proposte che stanno andando per la maggiore sui social Twitter e Reddit, incentrate sull'elemento della white rose.

Nel calcio di domani situazioni del genere saranno sempre più all'ordine del giorno, perché il mondo, soprattutto quello della comunicazione, sta cambiando e il pallone è costretto a seguirlo. Lo stemma vecchio del Leeds, è evidente, aveva bisogno di essere rinnovato. Ma perché stravolgerlo arbitrariamente quando si possono coinvolgere i tifosi nella sua progettazione?

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