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IL CASO

Taison dopo gli insulti razzisti: "Voglio andarmene, in estate rifiutati 30 milioni"

L'attaccante brasiliano è stato espulso per aver reagito con veemenza ai cori discriminatori ricevuti durante Shakhtar-Dinamo Kiev

Taison durante la sfida contro l'Atalanta, di LaPresse

Taison durante la sfida contro l'Atalanta, di LaPresse

La Redazione
12 Novembre 2019 - 09:22

Seguito anche dalla Roma in estate, Taison durante Shakhtar Donetsk-Dinamo Kiev è stato vittima di cori e insulti razzisti. Come Balotelli, l'attaccante brasiliano ha reagito scagliando il pallone verso gli spalti, ma ha rivolto anche il dito medio verso il settore ospite, inducendo così il direttore di gara all'espulsione. Un episodio grave che l'ex Internacional ha commentato al programma radiofonico "Bola nas Costas" su Radio Atlantida. "Dopo quell'episodio la prima cosa che ho pensato è che fosse arrivato il momento di raccogliere le mie cose e andarmene, ma è difficile perché lo Shakhtar in estate ha rifiutato un'offerta del Milan da 30 milioni di euro. Immaginate chiedere di tornare ora in Brasile? Non c'è modo. Il 15 dicembre sarò lì, ma solo per vacanza".

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