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Dalla Roma alle t-shirt brasiliane: ecco che fine ha fatto Mauro Esposito

L'ex giocatore della Roma, sparito dai radar dopo l'esplosione al Cagliari, si è dedicato al mondo della moda e ora è tornato ad allenare insieme al suo amico Zauri

23 Marzo 2019 - 20:32

La storia è piena di calciatori di provincia che hanno fatto la gavetta o che hanno dato tutto per il loro club, per poi sbarcare nel calcio che conta. Ci sono altri giocatori  però che una volta approdati in un club di massima serie si sono ritrovati a fare il passo più lungo della gamba, non riuscendo poi a confermarsi all'altezza delle aspettative.

È il caso di Mauro Esposito, attaccante classe 1979 nato a Torre del Greco, grande protagonista del Cagliari dei primi anni 2000 (199 presenze e 58 gol tra il 2001 e il 2007). In Sardegna, Mauro ha conquistato una promozione in serie A nel 2004, 6 chiamate in Nazionale prima con Lippi e poi con Donadoni

Prodotto del settore giovanile del Pescara, esordisce in Serie B in Reggiana-Pescara sotto la guida di Pierpaolo Marino, subentrando a Sossio Aruta, ex Cervia di "Campioni" e ora noto personaggio della televisione.

La Serie A

Dopo una parentesi all'Udinese, con la quale esordisce in Serie A,  passa al Cagliari dove esplode diventando il beniamino dei tifosi. La Roma lo nota e decide di acquistarlo offrendogli un contratto triennale.

Arriva alla Roma di Spalletti nella stagione 2007-2008. Ha un problema al ginocchio che non gli consente di allenarsi bene durante il ritiro estivo. Il tecnico toscano lo aspetta ma nella sua unica stagione in giallorosso colleziona solo 16 presenze, di cui 8 in campionato e 6 in Champions League, senza lasciare il segno. I tifosi giallorossi ricorderanno a malincuore il suo ingresso a 10 minuti falla fine all'Old Trafford dove l'ex Cagliari non riuscì a sfruttare una buona occasione per siglare il gol del 1-1 contro lo United di Sir Alex Ferguson.

Alla fine della stagione viene girato in prestito prima al Chievo, poi al Grosseto.

I campi di Provincia

Nel 2010 prova a rilanciarsi con l'Atletico Roma, squadra che all'epoca militava in prima divisione, conclude la stagione col magro bottino di 19 presenze e 5 gol. L'Atletico Roma, dopo aver sfiorato la promozione in Serie B, fallisce l'anno dopo e il giocatore si trova così senza contratto.

 Si allena per un periodo con il Teramo che tuttavia non gli fa firmare nessun contratto.

Conclude la sua esperienza da calciatore giocando nella "Società Sportiva Quelli della notte" squadra che militava nella serie A della UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) di Pescara. (2013-2014).

Il mondo della moda

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo entra nel mondo della moda lanciando il suo marchio d'abbigliamento Barraca. Con la sua linea di moda ha prodotto diverse t-shirt prendendo ispirazione da un viaggio in Brasile. Ha riscosso anche un discreto successo tra i suoi amici calciatori, uno su tutti Francesco Totti, suo vecchio compagno di squadra ai tempi della Roma. 

Dal 2018 è ritornato da dove aveva iniziato, al Pescara, squadra che lo aveva cresciuto calcisticamente. Ora fa il vice-allenatore di Luciano Zauri nella Primavera del Pescara Calcio.

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