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Cagliari-Roma, Di Francesco: "Vittoria sporca, da grande squadra"

Il tecnico giallorosso nel post-partita: "Spesso parlo di mentalità: oggi la gara ce l'ha fatta vincere Dzeko, ha giocato da vero fuoriclasse"

La Redazione
06 Maggio 2018 - 21:07

Al termine della gara vinta dalla Roma a Cagliari, Eusebio Di Francesco ha parlato alle tv:

A Sky Sport

Vi manca un punto per rigiocare la Champions il prossimo anno, c'erano le fatiche di coppa, qualche defezione.
"Abbiamo saputo soffrire, avevo un po' di paura prima della partita perché noi  eravamo un po' in sofferenza, un po' stanchi e loro erano carichi perché devono salvarsi. Andavano al doppio di noi in certi momenti. Noi siamo stati bravi con alcuni giocatori come ad esempio Dzeko che oggi è stato trascinatore, ha fatto salire la squadra, ha tenuto palla, si è dimostrato il giocatore che al di là dei gol capisce la difficoltà della squadra e si mette a disposizione. Questo è ciò che piace a me".

Il colpo di Ünder e le parate di Alisson.
"Ünder sa preparare il tiro senza caricarlo come Montella. Lo ha rifatto anche oggi, è stato un colpo da biliardo. Il portiere oltre alla qualità ha personalità perché gioca da portiere per gli altri. é un giocatore pratico, non fa parate per sé ma gioca con gli altri e riesce anche a motivare gli altri".

Capradossi, che prospettive ha?
"Lui è stato bravo a sfruttare l'occasione, oggi ha fatto molto bene. Una settimana fa gli dissi nel mio ufficio che la sua occasione sarebbe arrivata".

In Champions potevate ribaltare la partita.
"Sì, potevamo rientrare in partita, perché l'episodio ci poteva essere. Noi abbiamo perso troppo tempo a protestare. Noi dobbiamo pensare a giocare e crederci di più, il percorso è stato anche il risultato delle critiche".

Come intendi recuperare Schick?
"Lui ha qualità tecniche e fisiche impressionanti. Deve capire come isolarsi dalle critiche e concentrarsi. Credo che possa fare l'esterno, anche se gioca bene come prima punta. Deve essere una risorsa e credo che lo sia, non è un problema"

Il prossimo anno ricominci da? Da cosa riparti?
"Il prossimo anno dobbiamo fare meglio in campionato. Gli obiettivi li fa la società col mercato che fa, io alleno i calciatori, ma sicuramente impareremo dagli errori".

Alisson rimane?
"Credo di sì da quello che mi dicono. Prima però raggiungiamo gli obiettivi, poi penseremo ai contratti. Anche al mio di cui si è parlato in questi giorni sui giornali, ma prima di tutti viene la qualificazione in Champions".

A Premium Sport

Dopo la fatica della semifinale, oggi è stata dura...
"Complimenti al Cagliari per la prestazione, ma sapevo che i miei giocatori erano un po' al limite. Purtroppo anche Manolas si è fatto male, ma Capradossi è stato bravissimo a sfruttare l'occasione su un campo difficile. Lui ha sempre lavorato con grande abnegazione"

Manolas come sta?
"Zoppica, si è fatto male. Anche Bruno Peres è dovuto uscire. Ma tutti i carichi di lavoro e i viaggi sicuramente a fine stagione non aiutano. Questa però è stata una vittoria sporca, da grande squadra, contro un avversario cattivo che ha dato tutto".

Con la Juve non vi accontenterete del pari?
"Per il mio modo di pensare non si gioca mai per pareggiare, ma sempre per vincere. Non cominciano a fare discorsi italiani, che non mi piacciono per niente. Cerchiamo di vincere per andare in Champions".

Dov'è che ancora deve crescere la Roma?
"Io parlo sempre di mentalità: siamo cresciuti sotto tanti punti di vista, sappiamo soffrire. Oggi la partita me l'ha fatta vincere Dzeko per la mentalità: ha fatto una gara da fuoriclasse. Dobbiamo avere più continuità e a volte diventiamo superficiali: abbiamo regalato troppo, forse per la stanchezza. Stiamo crescendo comunque sotto tanti punti di vista".

Spesso andate in difficoltà con le palle lunghe...
"Sì, ma ci sta anche la bravura degli altri. Conta l'attenzione, c'è un errore di Florenzi sull'azione di Farias. Su tante letture dobbiamo migliorare, ma serve rimanere corti. Se passa la palla, bisogna avere un po' la facilità di scappare indietro".

Immagina un futuro senza Alisson?
"Non lo immagino, ma io faccio l'allenatore, non mi occupo di mercato. Lui è cresciuto tantissimo e lavora con la linea difensiva, quasi da libero aggiunto. Ha grandissima personalità e fa tutto per la squadra: questo è fondamentale. Voglio tanti giocatori che facciano parte di un'orchestra e lui ci riesce molto bene".

Oggi sembra essersi decisa definitivamente la corsa Scudetto...
"Non parlo di queste cose, dico solo che se la Juve è lì davanti ha fatto sempre cose importanti. Il Napoli forse ha avuto più qualità, ma la Juve si è dimostrata ancora una volta vincente, e spesso alla fine i vincenti hanno ragione".

Di Francesco a Roma Tv

Aveva detto che sarebbe stata una battaglia.
"Sì, e sapevamo che qualcosa lo avremmo lasciato sul campo. Abbiamo lasciato pure qualche giocatore, fare la Champions è impegnativo. Una partita sporca, da squadra matura. Dzeko ha preso in mano la squadra dal punto di vista del portare la palla, questo fa la differenza. In panchina avevamo giocatori non al meglio come El Shaarawy e Pellegrini. Ho scelto di sfruttare la fisicità di Gonalons anche come mezzala e sapevo che mi sarebbe stata utile". 

Quando sei stato costretto a mettere Capradossi hai trasmesso la tua convinzione alla squadra: hai avuto questo atteggiamento in tutto il campionato.
"Condivido, e a certi giocatori come Elio ho detto "Continuate ad allenarvi che prima o poi vi tocca". Quando una squadra si allena con determinati concetti, anche mettere un giocatore diverso va bene. Non ho voluto mettere Kolarov per non snaturare il nostro gioco, poi sono stato costretto".

La Roma dovrà giocare così sporca per il resto del campionato?
"Sì, infatti ho apprezzato molto la partita di Dzeko". 

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