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L'intervista - Bergonzi: «Errore la chiamata Var sul gol di Fazio»

L'ex arbitro commenta l'episodio che ha deciso Roma-Cagliari: «La tecnologia serve se c’è un evidente sbaglio. E in quel caso non c’era»

18 Dicembre 2017 - 17:55

La Roma vince con la Var contro il Cagliari? Insomma. Bisogna chiarirsi bene sul ruolo della video assistenza arbitrale. L'episodio del gol di Fazio è stato chiarito dalla moviola in campo, anche se per alcuni restano dubbi. Sì, perché «il Var nasce con il compito di eliminare i chiari errori dell'arbitro centrale. Guida chiama Damato perché è convinto che ci sia un suo chiaro errore, ma quello non è un chiaro errore, non doveva nemmeno chiamare Damato, perché le immagini disponibili non chiariscono». È questo il parere di Mauro Bergonzi, ex arbitro e ora commentatore per Mediaset e Tele Radio Stereo a Roma.

«Considerare il gol di Fazio un chiaro errore è andare fuori strada - chiarisce Bergonzi - ma nel momento in cui Damato viene richiamato, rivedendo le immagini doveva annullare il gol, perché rivedendole tante volte, specie quella dalla curva Nord (mostrata da Premium nella serata di sabato, dopo la gara, ndr) il braccio sinistro di Fazio sembra più largo, addomestica il pallone, anche involontariamente magari. Può essere considerato un gesto congruo, sebbene aumenti il volume del corpo, ma comunque non è eticamente consentito segnare con un braccio anche senza volerlo». Eppure le immagini di Premium, secondo quanto sostenuto dall'ex arbitro De Marco non erano a disposizione del Var perché disponibili solo in seguito alla decisione presa («bravi i nostri tecnici», dirà in tv). Stesso precedente, allora, di Dybala alla prima giornata, quando l'argentino segna il raddoppio della Juve, fatalità, sempre con il Cagliari (finirà poi 3-0), ma l'immagine dove viene rilevata l'irregolarità arriva successivamente.

Ma cosa è successo in Roma-Cagliari?
«Il Var ha a disposizione tutte le migliori telecamere dello stadio, quindi magari aveva anche quella. Non sappiamo se Damato ha visto o meno quell'immagine, è probabile che abbia visto solo quelle frontali e laterali che non toglievano nessun dubbio, anzi, lo lasciavano. Non c'era un'immagine chiara. In quei casi deve rimanere la decisione del campo, quindi Damato ha fatto bene». Resta da capire perché Guida ha chiamato Damato. L'unica è che «per Guida quello era un chiaro errore. Resta una decisione difficilissima, con una pressione incredibile, all'ultimo minuto. Talvolta (e la Roma in questo senso è maestra, ndr) non viene chiamata la review perché gli episodi vengono giudicati in silenzio, sono scelte e interpretazioni». C'è più di un dubbio in tal senso sulla trattenuta di Andreolli su Fazio in area di rigore, non sanzionata in Roma-Cagliari: «Quelle trattenute vengono lasciate all'arbitro centrale, che può valutare meglio l'intensità di un contatto. Non ha senso deresponsabilizzarli totalmente, diventa troppo».

Cosa si può fare per migliorare la Var Bergonzi ce l'ha chiaro: «Nessuna chiamata da parte delle squadre, bisogna aumentare le telecamere (tra la linea dei 16 m e la linea del centrocampo), perché sul fuorigioco la tecnologia è ancora carente, poi inizierei a sanzionare le ammonizioni, anche. I tempi sono già migliorati, possono migliorare ancora. Così come manca ancora il feeling tra gli arbitri centrali e i Var». Forse andrebbe migliorato lo stile di certi presidenti e dirigenti nei dopo partita: «In realtà sono cose che sono sempre successe. Se condizionano? Ma no, un arbitro va a fare la partita e se ne infischia». Un pensiero a sabato sera, per Juve-Roma, e per Rizzoli che dovrà designare «un arbitro e un Var eccellenti. Tagliavento ha esperienza, lo vedrei bene centrale, non c'è casistica di Var in forma, ma Irrati ha buona esperienza al Var».

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