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Primavera, c'è Roma-Juve: la grande sfida

Al Tre Fontane alle 13 la capolista riceve la seconda, e grande favorita. Super organico per Montero: i migliori passeranno in U23, come Miretti, Soule e Illing-jr

Il primo gol del terzino francese Louakima nell’ultimo Roma-Juventus di regular season, finito 3-0: ne farà due. Oggi andrà in panchina: al suo posto gioca Missori

Il primo gol del terzino francese Louakima nell’ultimo Roma-Juventus di regular season, finito 3-0: ne farà due. Oggi andrà in panchina: al suo posto gioca Missori ((As Roma via Getty Images))

12 Novembre 2022 - 10:40

Per motivi incomprensibili ai più, il campionato Primavera si fermerà durante il Mondiale, riprendendo sabato 7 gennaio: prima di andare in letargo però ci regalerà la sfida più bella della stagione, Roma-Juventus. Per ora è prima contro seconda, per valori in campo dovrebbe essere la finale scudetto, anche se nelle gare a eliminazione diretta non si sa mai cosa può accadere. Erano appaiate fino alla scorsa settimana le due contendenti, lunedì sera i bianconeri hanno pareggiato nel posticipo contro l’Inter, quello che sarebbe dovuto essere un big match, se i nerazzurri (che hanno perso il loro uomo migliore, il 2005 Valentin Carboni, ormai da settimane in prima squadra) non avessero bucato completamente la stagione, trovandosi a dividere il terzultimo posto con la Sampdoria.

A salvare, almeno per ora, il bilancio della squadra di Chivu la qualificazione al playoff di Youth League, ma ci è riuscita - e senza perdere terreno in campionato - anche la Juventus, chiudendo con 11 punti il girone, contro i 13 del Paris Saint-Germain, e i 7 del Benfica, che pure nella manifestazione ha una tradizione eccellente, con tre secondi posti e la vittoria nell’ultima edizione, 6-0 al Red Bull Salisburgo. Ma la Juve Primavera, è squadra che può battere chiunque: in panchina da questa estate c’è una bandiera del club come Paolo Montero, che aveva qualche esperienza nel campionato argentino, su panchine prestigiose come Rosario Central e San Lorenzo, e un buon biennio in C con la Sambenedettese, portata due volte ai playoff.

Ai suoi ordini una squadra ricchissima di alternative e talenti, come il brevilineo Hasa, un fantasista italo-albanese pescato a Sora, il centrocampista Ripani, arrivato un anno fa dal Pescara, e soprattutto Kenan Yildiz, cresciuto in Germania ma che ha scelto di giocare per la Turchia. La Juventus lo ha strappato al Bayern Monaco, lui è un 2005 che ha già debuttato con l’Under 21, e segnato 6 gol in 11 partite (neppure una giocata per intero), alla faccia dei problemi di ambientamento. Ancora più del turco ha segnato Turco (Nicolò, il 9: in rosa c’è n’è anche un altro, Stefano, terzino destro), 8 centri in 11 gare.

Eppure la società, a fine agosto, ha voluto prendere un altro centravanti, il più precoce (e costoso) d’Italia, Tommaso Mancini, un 2004 che aveva già 13 presenze in B con il Vicenza, ha fatto tutte le nazionali giovanili, e piaceva a tutti i grandi club (Roma inclusa). Ma la Juve ha fatto l’investimento perché sa bene che, avendo deciso - unica in Italia - di allestire la seconda squadra, è più facile far esplodere i suoi ragazzi: Miretti è ormai una certezza, l’argentino Soule gioca sempre più spesso, l’ex Chelsea Iling-Jr ha fatto un quarto d’ora memorabile contro il Benfica, all’esordio in Champions League. Tutti ragazzi del 2003, coetanei di Cassano e Satriano, migliori marcatori della Roma con 8 e 7 gol, e anche di Foubert-Jacquemin, Louakima e Silva, che abitualmente partono dalla panchina. Se la Juve ha uno squadrone, la Roma è 2 punti avanti, gioca meravigliosamente, e continua a mandare giocatori in prima squadra: Faticanti ha esordito in Europa League, Cherubini è andato in panchina tre volte nelle ultime 4 gare, Tahirovic non gioca in Primavera da un mese perché va in panchina con Mourinho, che ne ha annunciato l’esordio a breve, il prossimo sarà Pisilli, mezzala che chiuderà la stagione in doppia cifra (finora 4 gol in 11 partite, molte neppure intere).

E la rottura con Karsdorp potrebbe riportare tra i grandi il terzino destro Missori, dopo l’esordio in Conference: la sua riserva, Louakima, aveva deciso l’ultimo Roma-Juve con una doppietta (tris di Cherubini, finale 3-0). Calcio d’inizio alle 13, diretta su SportItalia, chi volesse andare al Tre Fontane a vederla può prenotare uno degli ultimi biglietti (gratuiti, inviati via mail) su segnaposto.asroma.com: alle 20 di ieri ne erano stati emessi più di 1000, e ne erano rimasti a disposizione sui trecento.

Parla il mister

«Sicuramente veniamo da un trend positivo - ha dichiarato ai canali del club il tecnico giallorosso, Federico Guidi, riferendosi alle ultime 5 gare, tutte vinte, e alla serie positiva aperta di 9 partite, 7 vittorie e 2 pareggi -  abbiamo manifestato in queste prime 11 giornate un percorso di miglioramento che i ragazzi hanno fatto lavorando quotidianamente con abnegazione e concludiamo questo mini ciclo prima della sosta per il Mondiale con una partita bellissima da giocare, con grandi motivazioni, contro quella che insieme a noi in questo momento sta facendo meglio. Una partita estremamente stimolante contro un avversario che gioca molto bene, che sta facendo anche un percorso in Youth League estremamente positivo, che è ricco di talento. Sarà una bella partita, stimolante e motivante da giocare: servirà sicuramente la miglior Roma perché al cospetto abbiamo tanti ragazzi di grandissimo talento. È chiaro che fa piacere essere in cima alla classifica perché significa che le prestazioni hanno portato anche i risultati, che poi è quello che cerchiamo attraverso il gioco. Detto questo, è una partita che va presa come tutte le altre. Sappiamo che l’avversario è estremamente ostico e competitivo e sappiamo che il nostro focus lo dobbiamo orientare sulla nostra prestazione, perché solamente giocando al massimo dal punto di vista tecnico e dal punto di vista caratteriale potremmo riuscire ad avere la meglio su una squadra importante come la Juventus. Non penso alla posta in palio, penso che ogni singolo calciatore debba esprimersi in queste partite, dove c’è tanta qualità in campo. Riuscire a vincere i duelli, a giocare bene e da protagonisti queste partite è fondamentale per il percorso di crescita. Quindi noi siamo orientati sulla nostra prestazione e sicuramente non mi aspetto una partita chiusa, ma squadre che vogliono primeggiare, essere protagoniste e giocare un buonissimo calcio».

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