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In rampa di lancio

Ivkovic: doppia investitura da Matic e Mourinho

Mate è tornato in Primavera, ma in Algarve ha convinto Nemanja, oltre che il mister. Il 34enne si è detto colpito dal croato, che sarà il più giovane anche tra i ragazzi

Ivkovic in azione contro la Portimonense

Ivkovic in azione contro la Portimonense (GETTY IMAGES)

30 Luglio 2022 - 13:19

Per i talenti, come per gli impasti che devono lievitare, c’è il momento dell’attesa, per evitare di rovinare tutto. E così oggi il 16enne Mate Ivkovic non sarà ad Haifa, in Israele, agli ordini di Mourinho per l’amichevole di lusso con il Tottenham, ma a Canepina, nella Tuscia, per quella con la Viterbese della squadra di Guidi (ore 17).

Terzo test di questo precampionato della Primavera, dopo la sconfitta 3-2 (a segno Satriano e rigore di Pagano) con il Benevento - che gioca in B, ha una squadra da promozione - e il pareggio 2-2, in doppia rimonta, con il Gubbio (ancora Satriano e Ciuferri). Il centrocampista croato le prime due amichevoli con quelli con cui giocherà quest’anno non le ha fatte, per impegni superiori: la Roma aveva deciso di aggregarlo alla prima settimana di ritiro coi grandi, quella a ranghi ridotti, perché i nazionali erano ancora in ferie, per farlo vedere a Mourinho, con l’idea di rimandarlo in Primavera al momento della partenza per il Portogallo. Ma il portoghese ha deciso di tenerselo, e portarlo pure in Algarve: decisione a sorpresa, non tanto per il potenziale del ragazzo, che è notevole, ma per la sua età.

Ha fatto 16 anni lo scorso 4 gennaio, pochi giorni prima di passare alla Roma: i suoi coetanei a giugno hanno vinto lo scudetto Under 16, lui è stato aggregato sotto età all’Under 17, e ha fatto un paio di presenze in Under 18. Niente Primavera, nei suoi primi sei mesi in giallorosso, perché era presto, avrebbe dovuto saltare tre categorie, e non è facile neppure per uno spilungone di 191 centimetri come lui. Centrocampista centrale, abile a interrompere e far ripartire l’azione, per fisico, personalità e caratteristiche ha qualcosa di Matic, che lo ha preso subito in simpatia. E il 34enne serbo, intervistato da Il Messaggero, ha fatto due nomi, quando gli è stato chiesto quali giovani lo avessero impressionato, durante la preparazione. "Volpato si vede che ha qualcosa di diverso nelle gambe. E poi un altro, sono combattuto se fare il nome perché ha 16 anni e meno se ne parla meglio è... Vabbè, si è capito: parlo di Ivkovic. Ma lasciatelo stare, deve crescere".

Sempre il più giovane

Per lasciarlo crescere la Roma lo manderà in Primavera, e sarà il più giovane anche lì, in un gruppo di 2004, con qualche fuoriquota del 2003, e 2-3 2005 che stanno facendo la preparazione sotto età (ma potrebbero scendere con gli impegni ufficiali). Erano 4 i ragazzi in età da Primavera che hanno fatto l’Algarve: Felix con i coetanei ha chiuso già dalla scorsa stagione, Volpato, Faticanti e Ivkovic hanno cominciato ad allenarsi con Guidi due giorni fa, con la speranza di risalire presto.

Se ci sarà bisogno di un centrocampista centrale, per la panchina (che quest’anno passerà da 12 a 15 posti: uno sarebbe stato di Darboe, che però due giorni fa è stato operato al legamento crociato), toccherà a Faticanti, che ha giocato due spezzoni di amichevoli, e si è rivisto all’opera anche nel test di mercoledì contro l’Ascoli. Ivkovic ha giocato 2’ nella seconda amichevole, contro la Portimonense, subentrando insieme al terzo portiere Boer: sono i due che hanno  giocato meno nel ritiro, ma l’importante era esserci.

Quando la Roma lo ha preso dall’Hajduk Spalato, investendo mezzo milione di euro, più bonus e percentuale sulla rivendita per un giocatore che si sarebbe liberato a giugno (la squadra croata ha ringraziato per la correttezza, garantendo una di prelazione sui prossimi talenti), sapeva che stava prendendo un giocatore destinato ad approdare in prima squadra, ma probabilmente non pensavano che sarebbero bastati sei mesi per il primo contatto. E visto che sono rimasti soddisfatti dei tempi di inserimento, hanno provato a bissare la pesca nell’area che un tempo era unita come Jugoslavia: sono appena stati ufficializzati un centravanti e un difensore centrale sloveno, Mlakar e Golic, entrambi dal Domzale. Entrambi classe 2006, come Ivkovic, ma partiranno da U18 e U17: non basta essere bravi per allenarsi con la prima squadra a 16 anni, bisogna essere dei predestinati.

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