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Passo falso

Primavera, Roma battuta dalle tante assenze: 0-3 a Verona

Giallorossi stravolti tra convocazioni in prima squadra, infortuni e turni di riposo per il quarto di Coppa Italia. A segno Flakus Bosilj, Bragantini e Florio

Alberto De Rossi, allenatore della Roma Primavera

Alberto De Rossi, allenatore della Roma Primavera

28 Febbraio 2022 - 11:24

Una Roma stravolta, tra le convocazioni in prima squadra (Volpato e Keramtisis), infortuni (Morichelli e Padula, oltre ai lungodegenti) e turni di riposi, resi inevitabili dalla fatica di un quarto di Coppa infrasettimanale con la Juventus con supplementari e rigori (Missori e Voelkerling Persson partono dalla panchina), perde male a Verona, un 3-0 meritato, visto il poco o nulla prodotto in fase offensiva. Rocchetti si adatta a fare il terzo centrale a sinistra, in mediana debutta dal 1' Falasca, in attacco Satriano e Cassano, alle loro spalle Pagano: in 3 fanno 3 gol in questo campionato.

In avvio subito pericoloso il Verona: prima Yeboah prova a girare di testa un cross di Terracciano, senza creare problemi a Mastrantonio, poi cross da sinistra di Flakus Bosilj per lo stesso Yeboah, Rocchetti prima non controlla bene, poi allontana, anticipando il centravanti. Poco prima del quarto d'ora ci riprova Flakus Bosilj, senza creare problemi al portiere giallorosso, il primo tiro della Roma è un sinistro da fuori di Pagano, altissimo. Una punizione di Falasca viene alzata in angolo da Kivila, sulla battuta dello stesso esterno mancino c'è fallo in attacco. Al 25', non inatteso, arriva il vantaggio dei gialloblù con lo sloveno Flakus Bosilj, che riceve la verticalizzazione di Pierobon, si libera con troppa facilità di Ndiayè e calcia basso, in diagonale, alle spalle di Mastrantonio.

La reazione della Roma si limita a una punizione-cross di Falasca che impegna Kivilia, a un minuto dall'intervallo il Verona prova a replicare l'azione dell'1-0, con Flakus Bosilj che chiede e ottiene l'uno-due a Joselito, Tripi lo porta verso l'esterno, e quando il numero 11 va al tiro c'è Mastrantonio pronto a chiuderlo. Sulla battuta dell'angolo Ndiayè, che prova un assurdo dribbling in area, Yeboah gli toglie palla e va al tiro, Mastrantonio si fa trovare pronto e gli nega il 2-0. Dopo l'intervallo De Rossi si gioca subito due cambi: fuori il mediano De Bartolo, dentro l'attaccante Cherubini, esce il 2004 Falasca, al suo posto Pisilli, pure lui appena promosso dall'Under 18. Il primo pallone arriva proprio per Cherubini, messo in mezzo da destra da Louakima, ma il colpo di testa del numero 29, da ottima posizione, finisce a lato. Sarà, insieme a un diagonale da fuori di Pisilli a una decina di minuti dalla fine, la cosa più simile a un'occasione da gol costruita dai giallorossi nei 90', nonostante i cambi per rimettere in campo i titolari.

Al quarto d'ora tocca a Voelkerling Persson e Missori, escono Pagano e Louakima, un minuto prima il Verona aveva sfiorato il raddoppio: Mastrantonio esce su Yeboah ma si scontra con Ndiayè, così l'attaccante può prendere la mira a calciare, la palla prende la parte interna del palo, colpisce anche l'altro ed esce. Questione di poco: Mastrantonio nega il 2-0 a Bragantini al 21', ma deve arrendersi 3' dopo, quando il numero 30 viene servito da un bel dribbling di Sulemena su Faticanti, palla filtrante, stop e destro vincente in diagonale. Poi Faticanti, ammonito poco prima per un fallo tattico (era diffidato), lascia il posto al difensore Zajsek, con Tripi che mediano: 5 cambi a 20' dalla fine, evento piuttosto raro per le abitudini di De Rossi. Ma non è sufficiente, perché quelli del Verona sono più efficaci: Mediero, un ex Barcellona e Atalanta che non aveva combinato molto in Italia, si libera sul fondo di uno Ndiayè mai così spaesato e mette in mezzo un cross basso, la difesa respinge senza allontanare, lo stesso Mediero riprende e tocca indietro per l'altro neo entrato, Florio, che calcia col il destro, centrando l'angolino basso.

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