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Greco: "Porto la Roma nel cuore. Ecco cosa ruberei a Alisson e Szczesny"

Il giovane portiere giallorosso: "Sceglierei sempre i colori giallorossi e per ora non voglio pensare al futuro. Con Savorani allenamento duro ma piacevole"

Stefano Greco durante un allenamento con la prima squadra, di LaPresse

Stefano Greco durante un allenamento con la prima squadra, di LaPresse

La Redazione
05 Febbraio 2019 - 20:05

Stefano Greco, portiere della Roma, è stato protagonista di Next Generation su Roma Tv. Ecco le sue dichiarazioni:

Quando ti hanno detto dell'interesse della Roma?
Sicuramente è stata un'emozione forte, sai che ci sono tante persone che ti guardano e aspettano la tua scelta. Io ho scelto subito la Roma, una scelta che rifarei. 

Anche se andrai via rimarranno le tue vittorie con la Roma...
Si è una bella soddisfazione perché abbiamo lasciato qualcosa per questa Roma, questa squadra ha bisogno di vincere trofei. È bello vedere le foto attaccate al muro.

Il ricordo più bello?
Lo scudetto ai giovanissimi una delle emozioni più forti perché l'ho vissuta da protagonista, l'anno prima avevamo perso la finale e per questo è stato ancora più bello.

Gli allenamenti in prima squadra?
Non mi sento ancora un giocatore della prima squadra, è ancora un'emozione vivere lo spogliatoio ma c'è tanta strada da fare.

Gli allenamenti con Savorani?
È un vantaggio, col mister si curano molto i dettagli e nel calcio fanno la differenza. È duro l'allenamento ma è molto piacevole. I primi tempi avevo difficoltà però col tempo è sempre meglio.

Scegli tre portieri con cui ti sei allenato, che caratteristiche ruberesti?
Da Alisson prenderei la tranquillità, da Szczesny la pazzia e il menefreghismo e da Lobont prendo l'esperienza

Il rapporto con Fuzato, Mirante e Olsen?
Sono passati pochi mesi ma abbiamo un bel rapporto, sono grandi professionisti. Si impegnano ogni giorno e ci diamo una mano.

In Primavera sei tra i più grandi, hai consigli per i più giovani?
Io mi metto sempre a disposizione della squadra e se c'è qualche consiglio da dare ci sono. 

Il salto dalla Puglia a Roma?
Momenti difficili ci sono stati, quando hai 14-15 anni sei giovane e ti manca la famiglia. Qui però non sei mai da solo anche se c'è stato un momento in cui sono stato in difficoltà. 

Ormai la Roma è parte di te.
Roma è un ambiente difficile però la Roma e la città di Roma me li porterò dentro per sempre.

Futuro?
Fosse per me rimarrei sempre qua ma più avanti si vedrà

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