Conferenze Stampa

Gasperini: "Wesley non è al top. Ho uno spogliatoio straordinario"

Il tecnico della Roma, alla vigilia della partita contro il Cagliari, risponde alle domande dei cronisti presenti al Centro Sportivo Fulvio Bernardini

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
06 Dicembre 2025 - 13:43

Alla vigilia della sfida tra Cagliari e Roma, in programma domani 7 dicembre (ore 15) all'Unipol Domus, Gian Piero Gasperini risponde alle domande dei cronisti al Centro Sportivo Fulvio Bernardini. Segui la conferenza stampa del tecnico.

Come sta Angeliño ? Dybala e Ferguson?

"Angeliño ha avuto questo problema, sono passati due mesi e sono veramente tanti. Non posso fare previsioni, non sono stati problemi muscolari o articolari. Ha fatto gli esami, evidentemente sta bene. Nelle ultime settimane si è allenato e sta bene. Credo sia più una situazione dettata dai medici, quando ci daranno il placet lo utilizzeremo. Non è stata una settimana semplice per il resto, tra influenze e acciacchi. Tipo Koné ed El Aynaoui, Wesley che credo non rischieremo. Poi Dybala e Baldanzi, è stata una settimana non come speravo. Gli altri non mollano mai, sono sempre presenti, sono degli highlander. Cercherò di portare tutti comunque, ma dobbiamo fare delle valutazioni in vista di Celtic e Como".

Sente di avere una rosa al completo?

"La rosa al momento è al completo. L'unico fuori seriamente è Dovbyk, ma anche lui è sulla via della guarigione. Numericamente è sicuramente una rosa completa. I giocatori che hanno giocato meno stanno dando delle belle risposte. Da Ghilardi a Ziolkowski, ma anche Baldanzi e Pisilli, giovani italiani e under 21. Sono molto contento di loro e avranno più spazio. La rosa c'è, bisogna mantenere questo rendimento. Bisogna alzare presenza, rendimento in attacco. Da Dovbyk a Ferguson, Bailey e Dybala. Dobbiamo riuscire ad avere più continuità, ci sono stati veramente poco. Magari così abbiamo margini per fare anche meglio".

Come spiega la scelta di Ferguson col Napoli. Dybala lo vedremo ancora in quel ruolo?

"Il problema di Dybala è solo una questione di infortuni. Altrimenti può giocare ovunque. Ha fatto quella serie di partite fino al Milan, anche molto positive, poi lo stop. La questione su Paulo è solo sulla sua disponibilità o meno. In questa settimana ha avuto un'influenza, è tornato da poco e ha fatto differenziato. Ora si riaggregherà alla squadra. In questo periodo lo abbiamo avuto a sprazzi, fino al Milan. Lì in attacco si può rotare in base alle caratteristiche, Baldanzi ha giocato bene e ha dato belle risposte anche se non è propriamente il suo ruolo. Tra tutti lo ha fatto anche meglio quel tipo di ruolo. Sappiamo che per giocare con lui centravanti devi giocare in un certo modo, con Ferguson o Dovbyk in un altro".

El Aynaoui e Ndicka ci saranno per Roma-Como?

"Non ho certezze ancora".

Cosa vuole da Baldanzi e Dybala rispetto a Dovbyk e Ferguson quando giocano lì? 

"Nel momento in cui mancano insieme le due punte, vai a cercare le migliori caratteristiche che hanno gli altri: la rapidità; la tecnica, la palla a terra. Se pensiamo anche al gol annullato a Pellegrini a Cremona, Baldanzi aveva fatto una gran giocata. Si deve mettere in condizione di far esprimere ai calciatori le loro migliori caratteristiche".

Bailey finora è sembrato un corpo estraneo. È solo un problema di lavoro con la squadra oppure c'è altro? Che tipo di giocatore è, può essere di livello?

"Speriamo. Me lo auguro. Tre mesi fuori sono tantissimi, il primo infortunio due mesi e poi l'altro un mese. Gli altri intanto vanno forte, viaggiano. Un gruppo sempre compatto e reattivo negli allenamenti e nelle partite. Non è facile dover inseguire e dover recuperare. Soprattutto in un periodo in cui tutte le squadre vanno, non ci sono più i caldi asfissianti. Tu hai perso della strada e ti devi rimettere velocemente in carreggiata, è quello che cerchiamo di fare. Ora non ha il passo, cerchiamo di dare continuità agli allenamenti. Ha potuto iniziare a farlo da poche settimane. Noi ci puntiamo, lui come quelli che ho nominato prima dell'attacco, sono giocatori che ci auguriamo possano dare più continuità. Ne vale la nostra competitività".

All'interno del suo gruppo ha dei giocatori di riferimento. Ne vuole citare qualcuno? 

"Mi fido di tutti. È uno spogliatoio straordinario, a partire da Svilar e gli altri portieri. Tutta la difesa, Ndicka, Hermoso e Mancini sono leader. Ghilardi e Ziolkowski non hanno saltato un minuto di allenamento. All'inizio per loro è stato difficile, sono contento per Ghilardi che ha fatto un'ottima prova in Europa, ma vale anche per Ziolkowski. Rensch c'è sempre. Tsimikas con le sue difficoltà, ma c'è sempre. Pelle, straordinario. Soulé, straordinario. Abbiamo avuto qualche defezione, nello stesso reparto, ma nonostante questo la Roma in virtù di questi ragazzi ha fatto finora un ottimo percorso e abbiamo tutta l'intenzione di continuare a farlo. Ho dimenticato Pisilli che è un ragazzo straordinario e sta facendo molto bene. Un giocatore forte, lui meriterebbe di giocare di più, io non voglio fermarlo. Se c'è la possibilità di giocare di più nella Roma sarebbe meglio. La forza della Roma in questo momento è questo gruppo, di giocatori straordinari e con mentalità".

Pisilli può essere il sotituto di El Aynaoui?

"Sì, direi di sì. Per quello che mostra anche in allenamento se lo merita. All'inizio ho forzato un po' di più su El Aynaoui perché era da inseguire. Poi Pisilli ha trovato tre  highlander ma sono contento di lui. Piuttosto che creargli un problema è giusto che lui giochi. Poi però sarei contento giocasse qui".

L'assenza di Mina cambierà qualcosa? Palestra?

"L'assenza di Mina non cambia niente. Palestra sta facendo cose forti, è un 2005. All'Atalanta da anni, è nel giro da quando ha 17 anni. Lo scorso anno sembrava potesse saltare dei passaggi, aveva fatto un campionato buono in Serie C con l'Under 23. Era già inserito, quest'anno sta trovando grande spazio a Cagliari, a Bergamo era spesso chiuso da tanti calciatori in quel ruolo come Bellanova e Zappacosta. Ma è la dimostrazione che i giovani devono giocare, quando giocano migliorano. Ma non è facile per squadre che giocano per obiettivi importanti. O fai una scelta dichiarata con la società, puntando sulla valorizzazione e avere dei riscontri futuri. Altrimenti si trovano davanti giocatori già solidi e devono cercare spazio in squadre con meno ambizioni. Noi dobbiamo cercare di fare un po' tutto".

Come ha ritrovato Arena dopo il Mondiale? Sarà convocato?

"Sì, sarà convocato. È un altro di quei ragazzi di cui parlavo prima, che possono fare determinati passaggi. Ho sempre pensato a una rosa di 17/18 ragazzi e poi i giovani a disposizione. Mi accorgo che man mano che sali di ambizione, almeno in Italia, questo discorso viene un po' meno. Sì, l'ho trovato bene. Ma calma, è un ragazzo della Primavera.

Ferguson può tornare al Brighton anticipatamente?

"Mai parlato di questo, lascio che se ne parli fuori. Io ne parlerò a gennaio eventualmente con la società. Le cose nel calcio possono cambiare velocemente, bastano 2-3 gol e cambiano i giudizi. Ora è troppo presto, ci sono davvero tantissime partite che possono cambiare le strategie".

Potremmo osare e dire che Pellegrini sta diventando un uomo di Gasperini?

"Pellegrini è un uomo della Roma ed è un giocatore forte. Un giocatore molto solido, sia come calciatore, ma si sapeva il valore. Si allena benissimo, è un ottimo ragazzo, fa parte di quel gruppo di capitani attaccati alla squadra e alla prestazione della squadra.

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