ASCOLTA LA RADIO RADIO  
In conferenza

VIDEO - Mourinho: "Il Napoli è lo stesso dello scorso anno. Mancini giocherà"

Le parole del tecnico alla vigilia della gara con gli azzurri: "Kumbulla potrebbe tornare contro la Juventus. Lukaku e Osimhen sono giocatori top"

Mourinho durante una conferenza stampa della Roma

Mourinho durante una conferenza stampa della Roma (GETTY IMAGES)

La Redazione
22 Dicembre 2023 - 12:38

Domani alle 20.45 la Roma scenderà in campo allo Stadio Olimpico per affrontare il Napoli: sarà una sfida importante per entrambe le squadre, che puntano a ottenere la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro gli azzurri: di seguito le parole dell'allenatore giallorosso in vista della partita.

Dopo la sentenza di ieri il mondo del calcio si è diviso. Che cosa pensa della Superlega? Dove sta andando il calcio?
"Sono l'allenatore della Roma e la posizione della Roma è la mia. Non ho nessun commento da fare; ho tanta esperienza nel calcio, però non farò analisi. La posizione della Roma è chiara".

Arriva il Napoli all'Olimpico. Gli azzurri rimangono sempre tra le squadre col valore tecnico più alto del campionato?
"Sono i campioni con merito. Hanno perso un giocatore e ne hanno presi tanti. Hanno perso un bravissimo allenatore ma ora ne hanno uno con tanta esperienza. I risultati sono diversi ma ci sono gli stessi giocatori e il potenziale è lo stesso. Hanno una panchina con tante soluzioni".

Torniamo sulle parole post-Bologna. Perché ha scelto di comunicare di voler restare ora? Che cosa la spinge a voler restare alla Roma, tra qualche incertezza legata al futuro?
"Il motivo è esattamente legato a queste incertezze. C'erano dubbi sulla mia posizione e si poteva pensare che nella mia testa ci fosse un dubbio, che la mia permanenza potesse dipendere da qualche situazione. Io ho lasciato intendere la mia posizione; per me non ci sono dubbi, è tutto molto chiaro. Molti magari hanno pensato 'vuole rimanere, non vuole rimanere', ma per me non dipende da nulla. Sono sempre stato onesto dall'inizio. Quando ho firmato con la Roma una settimana dopo ho avuto una fantastica offerta e non ho accettato. A dicembre, nella stagione della Conference, ho avuto la richiesta del Portogallo e sono rimasto dopo aver parlato con la società. Dopo la finale di Budapest ho informato la società dell'Arabia e ho deciso di restare. Mi piacerebbe restare, nonostante le difficoltà: questa è la mia posizione. Non voglio più parlare di questa situazione".

Il calcio è fatto anche di protagonisti: nell'immaginario la sfida di domani è una partita anche tra Lukaku e Osimhen. Dove possono migliorare?
"Sono fortissimi, diversi. Uno si abbassa, gioca con i compagni; l'altro è più diretto, cerca la profondità. Sono due bravissimi giocatori e la Serie A deve essere felice di avere entrambi. Drogba era un giocatore diverso, non mi è mai piaciuto paragonare i giocatori. Osimhen è il miglior giocatore africano, Drogba lo è stato per anni. Lukaku è uno dei migliori al mondo".

Come procede il recupero degli infortunati e di Mancini? Su Kumbulla?
"Kumbulla non sarà neanche in panchina. Sta bene, non è successo nulla di negativo, ma è stanco e ha bisogno di riposo per ricominciare. Potrebbe tornare in panchina con la Juve. Dybala sta bene, domani non ci sarà. Mancini si è allenato oggi per la prima volta ma domani gioca: è uno di quelli che se non hanno una frattura a tibia o perone gioca. Aouar è ancora lontano. Smalling? Non l'ho ancora visto in campo... Continua a lavorare col dipartimento medico, manca tanto".

Ha parlato dei problemi della sua squadra. Quanto sarà difficile affrontare il Napoli nonostante i suoi problemi?
"Per il Napoli non c'è un problema legato alla qualità della squadra. Non c'è Kim ma ci sono gli stessi dello scorso anno, hanno tante soluzioni in tutte le posizioni e sono una squadra top. Ogni volta che abbiamo affrontato il Napoli abbiamo perso per poco. Abbiamo fatto molto molto bene contro di loro; domani speriamo di meritare meno e di fare un risultato migliore. Kvaratskhelia, Politano, Raspadori e Simeone sono bravi".

© RIPRODUZIONE RISERVATA