Rios-El Aynaoui, gemelli diversi per la Roma: somiglianze e differenze
I nomi più caldi del calciomercato giallorosso sono loro due: dinamici e aggressivi, hanno però caratteristiche tecnico-tattiche sostanzialmente distinte
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Sono i nomi caldi del mercato giallorosso in questi giorni: nomi che si inseguono, sembrano tramontare e poi tornano in auge, mentre i tifosi aspettano, sperano e (in alcuni casi) sognano. Richard Rios e Neil El Aynaoui condividono il ruolo, quello di centrocampista centrale, ma lo interpretano con caratteristiche leggermente diverse l'uno dall'altro. Partiamo dal colombiano del Palmeiras, classe 2000: reduce dal Mondiale del club, nel quale peraltro ha ben figurato, Rios ha messo in mostra il suo grande dinamismo e la propensione al sacrificio, abbinati a una buona tecnica di base. Richard nasce come mediano davanti alla difesa, ruolo che sa ricoprire grazie alle sue capacità di interdizione, ma nel tempo si è tramutato in una sorta di mezzala box-to-box capace di spaziare per tutto il campo, grazie a polmoni pressoché inesauribili e a un ritmo assai raro in Serie A. Di fatto, col tempo è diventato un tuttocampista aggressivo, sì, ma allo stesso tempo capace di gestire il pallone anche sotto pressione, e di smistarlo con rapidità.
Caratteristiche, queste ultime due, che per certi versi lo accomunano a Neil El Aynaoui, marocchino nato in Francia nel 2001, un anno dopo Rios. Alla sua seconda stagione al Lens ha segnato ben 8 gol in 25 presenze tra Ligue 1 e Coppa di Francia. Anche lui, come il collega colombiano, si esalta nelle situazioni di difficoltà e sa prendere le giuste decisioni nei momenti di pressione, ma ha maggiore tecnica e visione di gioco rispetto a Rios. Non manca di dinamismo e grinta, anzi, ma il suo lavoro da box-to-box è più improntato alla verticalità: seppur bravo a recuperare palloni, predilige giocarli e smistarli, per poi andare a inserirsi in zona-gol (come testimoniano i numeri).
Entrambi diversi rispetto a Paredes, sono centrocampisti moderni, completi, capaci di abbinare il lavoro di copertura a quello di costruzione del gioco, ma con ritmi e doti tecnico-tattiche differenti: El Aynaoui, nel complesso, non ha il passo e il ritmo di Rios, forse, ma offrirebbe maggiore verticalità e un pizzico di tecnica in più. Ben piazzati fisicamente (187 cm il colombiano, 185 il marocchino), muscolari e mai domi, entrambi hanno carisma e personalità da vendere, nonostante la loro giovane età: almeno da questo punto di vista, la Roma avrà un leader in mezzo al campo, indipendentemente da chi acquisterà.
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