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Di Francesco: "Per me stasera ottima prestazione, ma troppi errori tecnici"

Il tecnico giallorosso dopo il pareggio al San Paolo: "De Rossi e Manolas sono troppo importanti. Il Napoli alla fine ha meritato di ottenere il pareggio"

, di LaPresse

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La Redazione
28 Ottobre 2018 - 22:15

Dopo il pareggio del San Paolo tra Napoli e Roma il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco le sue parole.

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Come valuta questo punto? Rammarico per il gioco proposto?
"Dispiace aver preso gol al 90', anche se devo dire che il Napoli ha meritato. Quando giochi con tanti giocatori in condizione approssimativa soffri, le maggiori difficoltà abbiamo avute nel tenere il ritmo. Nel primo tempo con De Rossi siamo stati più bravi con il palleggio e li abbiamo fatti correre, nel secondo ci hanno fatto correre loro. Abbiamo avuto le nostre chance per fare gol, ma alla lunga il Napoli ha meritato il pareggio".

Che risposta ha avuto dalla squadra? Soddisfatto?
"Dobbiamo crescere tanto con tanti giocatori che devono assimilare dei concetti e assorbire questa realtà romana che può creare delle difficoltà. Quando vengono meno i risultati queste partite si affrontano prima per il risultato poi per giocare bene,  cosa che abbiamo fatto a tratti, molto meno nel secondo tempo. Davanti ad una squadra in ottima forma, noi venivamo da tanti problemini come De Rossi e Manolas, che ci hanno lasciato per strada e sono giocatori per noi importanti". 

L'uscita di palla con una manovra lenta, è un rischio calcolato o si può evitare?
"Lo urlavo ai miei ragazzi di alzare una palla su Edin, cosa che ci può stare quando non riesci più a uscire. L' errore sta nel fare giocate sempre orizzontali permettendo di farti aggredire, a volte devi essere bravo a scavalcare prima linea di pressione. Quando l'abbiamo fatto li abbiamo fatti correre a vuoto, era questo il nostro desiderio, nel secondo tempo lo hanno fatto loro".

Roma da alti e bassi. Perché non si stabilizza emotivamente?
"Per me quella di stasera è un'ottima prestazione. Abbiamo sbagliato troppo tecnicamente, ma dal punto di vista di squadra di essere compatti e combattivi ci siamo stati, magari non in tutte le occasioni. Siamo alla dodicesima partita, non è tantissimo, abbiamo cambiato un pochino e dobbiamo trovare serenità. Ci lavoriamo, è mia abitudine dare continuità di squadra. Ben venga questo risultato positivo".

Forse dovevate concedere qualche cross in più?
"La capacità deve essere quella di dare poche linee interne di passaggio e quello che volevamo fare sapendo che di testa eravamo favoriti. Questa squadra quando si schiaccia dietro perde di identità, ma può succedere. Vorrei sempre una squadra più propositiva che difensiva, un po' anche per forma fisica e per De Rossi, che per me è importante".

Cosa manca a alcuni per il salto di qualità dal punto di vista mentale?
"Vi ricordate Pellegrini lo scorso anno? I giovani vanno aspettati, fatti crescere. Se oggi avessimo vinto sarebbe stata un'iniezione di fiducia in tutto il gruppo, ma rimane il rammarico. Partite come queste fanno crescere più in fretta, ma serve pazienza".

Ti aspettavi cambi di passo da qualcuno più grande?
"Sì, ma arriverà. La squadra ha mostrato potenzialità importanti. Io devo metterli nelle condizioni di esprimere con più continuità determinate prestazioni, siamo in tempo e dobbiamo farlo".

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Mister, un punto guadagnato o due persi?
"Per come era andata speravamo di prendere i tre punti alla fine. Nonostante il Napoli nel secondo tempo abbia avuto un maggiore dominio della partita. Non avremmo voluto, ma per tanti motivi. Motivi fisici e non solo, che abbiamo avuto nel corso della preparazione della gara. Sapevo che saremmo andati incontro a qualche piccolo infortunio. Come una grande squadra siamo stati bravi a soffrire. Peccato per l'occasione del gol. Se avessimo seguito un pochino più l'uomo senza schiacciarci troppo, penso avremmo potuto evitarlo. Non tanto sul gol, quanto sul primo calcio di Callejon".

Qualche amnesia perché questa era una partita difficile?
"Parliamo di amnesie, anche il Napoli le ha avute. L'importante è averne meno possibile. La squadra cresciuta per la voglia che ha avuto. Sacrificarci con il Napoli, che qui ha battuto tutti. Bravi, 3 punti ci avrebbero rilanciato. Ma ci deve essere ottimismo. L'applicazione e la voglia di vincere c'è stata da parte di tutti. Secondo tempo meno qualità nel pallegigo e questo non ci ha permesso di arrivare a prendere i 3 punti".

Fisicamente è stato più forte il Napoli?
"Magari è più forte e sta meglio, hanno dimostrato di essere una squadra importante. Quando avevamo qualità di palleggio andavano a vuoto anche loro. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo, bisognava essere più lucidi. Che poi questo toglie sicurezza agli avversari. Alla fine avremmo potuto portare a casa i 3 punti, abbiamo anche avuto alcune palle per raddoppiare. Una palla su cui El Shaarawy è incespicato sul calcio d'angolo per noi, paradossalmente, ci ha portato fino al pareggio. Eppure Stephan aveva fatto un'ottima gara".

Questa partita dà morale?
"Deve dare morale, dà fastidio non aver vinto. Io posso sapere più di tutti come abbiamo preparato questa gara. Quali difficoltà abbiamo avuto nel mettere in campo alcuni giocatori. Kolarov gira in ciabatte e mette le scarpe solo per giocare. Ci sono situazioni al limite. Contro una squadra così in salute, la prestazione è stata di ottimo livello".

L'episodio del rigore di Dzeko. Perché il VAR non è intervenuto?
"L'ha toccato con la gamba credo. L'altra volta a noi c'hanno dato rigore contro, su Lazzari e Pellegrini. Non so perché il VAR non sia stato chiamato".

L'avevi visto?
"Non ho potuto vederlo, troppi giocatori in mezzo".

Ne avete parlato nel post-partita negli spogliatoi?
"Dopo la partita abbiamo parlato di altro, c'era più rammarico per il gol preso e per i cambi obbligati. Le troppe situazioni al limite ci hanno e mi hanno obbligato a fare dei cambi che in altre situazioni avrei fatto in altri momenti".

La partita cominciata dopo perché?
"Perché non funzionava il VAR, ma poi funzionava. Almeno così ci hanno detto".

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