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L'esterno

Florenzi: "Non ho pensato a Mourinho. Mi piacerebbe essere allenato da De Rossi"

Il classe 1991 di proprietà della Roma ha parlato in conferenza stampa dal ritiro dell'Italia a Coverciano. Venerdì l'esordio a Euro 2020 contro la Turchia

, di LaPresse

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La Redazione
08 Giugno 2021 - 13:53

Prosegue il ritiro dell'Italia a Coverciano, con la gara d'esordio a Euro 2020 - in programma venerdì sera all'Olimpico contro la Turchia - che si avvicina sempre di più. Oggi ha parlato in conferenza stampa l'esterno della Nazionale e della Roma Alessandro Florenzi. Di seguito, alcune delle sue dichiarazioni.

Sul ritorno all'Olimpico con i tifosi.
"Sono sempre pochi per quanto siano 15-16mila in uno stadio da 80mila. Sarà però un'emozione tornare in un campo che mi ha dato tanto, che mi ha visto crescere. Sarà una grande emozione, speriamo di fare una bella prestazione per iniziare bene".

L'Europeo arriva un anno più tardi.
"Ci dà un anno di esperienza internazionale in più. È un bel periodo, non solo per me ma per tanti in Nazionale. L'abbiamo usato per fare gare internazionali importanti, penso alla Roma in semifinale, all'Inter che ha fatto grandi sfide nel suo girone. Siamo più arricchiti, di allenamenti, di conoscenza tra di noi. Da venerdì dobbiamo pensare a fare una grande gara, a dare tutto quel che abbiamo".

Dove vai dopo l'Europeo?
"In vacanza (ride, ndr)".

Il tuo nome è al centro di alcune voci di mercato.
"Non mi condiziona. Non leggo nulla, sono cresciuto sotto questo aspetto, prima leggevo anche quello che scriveva il vicino sotto casa. Poi qui penso solo a quello, le valutazioni le faremo solo quando sarà finito l'Europeo".

Essere allenato da Mourinho?
"Non ci ho ancora pensato, ci penserò più avanti".

Su Daniele De Rossi, che ritrova come membro dello staff di Mancini.
"Non posso dire quello che penso del suo futuro, è molto scaramantico. Ha tutto per diventare un grandissimo allenatore. E quando dico tutto, non vuol dire solo le basi calcistiche, parlo anche di empatia. Ci sono tanti allenatori in Serie A, anche di quelli che ho incontrato io, che quando entrano in sintonia coi giocatori possono anche non fare tattica. C'è qualcosa che ti arriva, che ti entra. È qualcosa in più che fa più della tattica. Da calciatore ti entrava diretto nella testa: spero diventi presto allenatore, essere allenato da lui sarebbe davvero fico. Però vediamo".

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