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Di Francesco: "Nelle difficoltà bisogna continuare a lottare"

Il tecnico giallorosso dopo la sconfitta con la Spal: "La forza di reagire deve essere la caratteristica di questa squadra. Con l'uomo in più dovevamo allargare il gioco"

Eusebio Di Francesco, di LaPresse

Eusebio Di Francesco, di LaPresse

La Redazione
20 Ottobre 2018 - 15:35

Eusebio Di Francesco ha parlato a margine della sconfitta della sua Roma contro la Spal. Ecco le sue dichiarazioni

Di francesco a Sky Sport

Gestione dei momenti importanti. Un buon inizio poi avete perso le distanze. Atteggiamento sbagliato?
Più che il momento credo sia stato il rigore. Penso che la squadra abbia fatto bene nel primo tempo, avevamo il pallino del gioco. Se vedete la partita, prima del rigore non avevano mai tirato e noi abbiamo difeso bene e  siamo rimasti alati, mancando solo nell'ultimo passaggio. Il gol ha cambiato la partita, noi siamo stati spesso troppo frettolosi nel non capire che erano in 10 e non siamo stati bravi a creare superiorità sull'esterno, abbiamo insistito centralmente rendendo la vita facile a loro. Quando si preparano le partite non si può sbagliare nulla, voglio maggiore applicazione da parte di tutti. Devono stare sempre tutti sul pezzo perché questo ambiente ti fa sentire appagato, ma non ce lo possiamo permettere. Per fortuna ci possiamo riscattare martedì, per far capire che non siamo quelli di oggi.

Hai fatto una smorfia particolare dopo il rigore concesso?
Luca è stato ingenuo. Non so quanto l'abbia toccato realmente, ma credo che l'avversario sia andato giù con troppa facilità.

La Roma all'inizio stava bene in campo. Mancata la reazione dopo il gol subito, la forza per ribaltarla
Sono pienamente d'accordo. Si può andare sotto anche meritando e non meritavamo. Però non ci si deve abbattere, questa squadra deve avere la capacità di reagire. Magari ora alle prime di difficoltà non tiriamo fuori il meglio, magari ci sono dei giovani peri quali è più difficile ma comunque non deve accadere, non siamo stati bravi nella gestione e neanche nel creare occasioni. Il 2-0 dopo la palla gol per Dzeko ti può tagliare le gambe ma la forza di uscirne deve essere la caratteristica di questa squadra.

La reazione di Dzeko?
Chiedetelo a lui. Non ha sfruttato le occasioni importanti, dimostra di esserci sempre ma oggi non è riuscito a segnare. Non possiamo però basarci solo su Edin, doveva funzionare meglio anche quello che c'è intorno.

Il lavoro settimanale si perde se non metti le qualità umane... 
Nelle difficoltà dobbiamo batterci e spesso capitava che ci riallungassimo dopo le giocate sbagliate e non deve accadere, nelle difficoltà non bisogna fermarsi. Ci sono dei momenti in cui la squadra non reagisce. Tanti ragazzi non li ho avuti nella pausa e mi è mancato un po' di lavoro per le nazionali. I concetti c'erano poi se in campo non c'è la cattiveria giusta allora viene tutto meno.

Dopo 9 partite 5 punti in meno rispetto all'anno scorso, per il doppio dei gol subiti. Manolas è indispensabile?
Si anche se le situazioni sono differenti perché abbiamo perso a Bologna e Milano con Manolas. A saltare in mezzo c'erano due giocatori molto forti come Fazio e Dzeko, si poteva fare molto meglio. La partit al'abbiamo persa sugli atteggiamenti e sul fatto di non riuscire a riprendere in mano la partita. Se poi stringiamo il gioco con una squadra in 10 uomini non abbiamo capito niente.

Di Francesco a Roma TV

Possiamo riprendere la sua analisi...
"Abbiamo fatto un ottimo primo tempo fino al gol loro, siamo stati poco lucidi in diverse situazioni offensive. Come anche nell'andare a chiudere diverse situazioni pericolose per noi. E alla lunga questo lo paghi. Non ti puoi permettere di avere un predominio come lo abbiamo avuto nel primo tempo e non concretizzare mai. Poi con gli atteggiamenti e le scelte sbagliate alla lunga si paga. Dopo le difficoltà questa squadra deve avere la forza di venire fuori".

Bisogna mantenere alta la concentrazione.
"Condivido anche se l'attenzione c'era, eravamo andati in marcatura preventiva, pressavamo alti... Nel primo tempo abbiamo concesso poco e niente. Ovvio che qualche palla si può anche sbagliare. Ma fino al momento del gol subito la squadra mi è piaciuta tantissimo, per quella che era stata la preparazione alla gara. Però quando crei tante situazioni e non sei determinato, cinico e cattivo, poi chiamatela come volete, alla lunga la paghi. Siamo usciti con troppa facilità dalla partita dopo il 2-0, ma credo sia questione di carattere e di caratteristiche in cui siamo venuti meno".

Squadra che può vincere e perdere con chiunque. Da qui la mia rabbia. come si fa a dare morale?
"Quando fai 4 partite buone, dove porti risultati, arriva la quinta e vieni a mancare. Ci sono tanti ragazzi giovani che vengono subito descritti come pronti e grandi, ma c'è un percorso di crescita. A volte si può pagare qualcosa durante questo percorso. Abbiamo la fortuna di avere subito un'altra partita, dove poter dimostrare che la squadra non è quella che si è smarrita nei concetti di gioco generali. Quando poi in campo butti la palla sempre lunga e c'è solo Dzeko, ti rendi conto che non ci sei con la testa".

Pensi di trovare un nuovo sistema?
"Mi viene da ridere perché viene fuori quello che dico sempre. Non è un problema tattico. A questa squadra manca qualcosina. Creare tante situazioni favorevoli dove manca solo ultimo passaggio. Se ci rivediamo tutti la partita, per vedere un tiro della Spal dobbiamo aspettare il rigore. Questo fa sorridere. Vai sotto di un gol e esci dalla partita, invece devi avere ancora gli occhi più determinati per andarla a recuperare. In questo momento invece non si riesce a fare questo".

La squadra sa giocare e recepire il suo messaggio. Ma poi allenta e perde i concetti. Come se ne esce? Preoccupato per CSKA?
"Sono molto arrabbiato. Non te lo aspetti. Volevi dare continuità. Bisogna cercare di venirne fuori. In queste situazioni purtroppo devi capire quello che accade. Oggi, purtroppo, c'è un'altra battuta d'arresto. Il risultato finale ci dà torto. Ripartire dalla preparazione della gara, dai piccoli atteggiamenti che non mi sono piaciuti. Andrò a rivedere delle cose cercando di trasferirle a loro, senza preparare la gara in questo modo si va in difficoltà. È una fortuna avere una partita subito e lo devono capire anche i miei ragazzi".

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