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Le pagelle di Benevento-Roma: occasione persa. Mancini solido

L’unico centrale titolare comanda la difesa e resta vigile per tutto il match. Spina si stacca dalla linea e prova a creare superiorità. Meno brillanti del solito Micki e Villar

, di LaPresse

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22 Febbraio 2021 - 06:30

La gara del Vigorito lascia la sensazione aspra del set point sprecato. Non soltanto per la mezzora abbondante in superiorità numerica. Un'eventuale vittoria avrebbe impresso l'inerzia per la ricerca del secondo posto contro il Milan. Invece arriva soltanto un punto. E a capo.

6 LOPEZ Nel primo tempo le rare sortite offensive dei padroni di casa gli scaldano le mani, ma senza eccessive preoccupazioni. Nella seconda parte torna a prendere freddo.

5,5 FAZIO Rispolverato in Serie A dopo oltre sei mesi e mezzo, pare arrugginito fin dal primo intervento. Il secondo è pure più difettoso e gli costa il giallo. Aggiusta il tiro col passare dei minuti.

6,5 MANCINI Unico difensore titolare disponibile, si sistema centrale fra i centrali a guidare l'inedito reparto. Il Benevento punge poco, ma dalle sue parti non si ricordano sbavature di alcun tipo. Solido.

6,5 SPINAZZOLA Ancora adattato sull'ultima linea, l'istinto e la necessità di scardinare la diga campana lo inducono a salire per creare superiorità. Quando cambia il sistema, ha maggiore libertà di scorribanda e ci prova fino alla fine.

6 KARSDORP Si sovrappone con continuità a destra, ma senza trovare il varco giusto. Dietro è attento nelle diagonali e in chiusura, un po' meno a tenersi in linea coi tre centrali.

6 VILLAR Mai come di fronte a tanta densità, uno con la sua proprietà di palleggio sarebbe fondamentale. Almeno potenzialmente, perché il giovane spagnolo non trova la sua serata migliore.

5,5 VERETOUT Parte in mezzo, si allarga, si danna, sempre alla ricerca di spazi che perfino lui fatica a trovare. Alla fine vaga senza meta per un'ora.

5,5 PERES Da una sua iniziativa a sinistra nasce la prima (potenziale) occasione. Ma quando ha campo davanti a sé tende a perdere un tempo di gioco per portare il pallone sul piede nobile. Eppure dirottato a destra fa poco per accelerare. Anzi, perde in modo irritante il penultimo possesso.

6 PELLEGRINI Si muove molto fra le linee per eludere il traffico. Poco dopo la mezzora conquista una palla vagante a trequarti, che gli permette di scagliare il primo tiro romanista nello specchio. A inizio ripresa indovina il corridoio per Micki, bloccato in extremis. Ma non sempre è preciso. Sul suo petto capita l'occasione più ghiotta, salvata dagli avversari sulla linea.

6 MKHITARYAN Non ha Spina accanto con cui dialogare in velocità e allora prova a mettersi in proprio, ma si scontra con la densità beneventana. Resta caparbio in pressing e nei recuperi, ma anche lui è poco lucido. Detta l'imbucata senza successo, prima di subire l'entrataccia di Glick che regala quella superiorità numerica non sfruttata.

5,5 MAYORAL Cerca quella profondità che è la sua arma migliore, ma che non trova mai, come già capitato contro altre difese molto chiuse.

6 DZEKO Subentra nell'ultima mezzora, per una volta senza staffetta con Borja. L'intesa fra i centravanti non può essere delle migliori, ma i pericoli creati nel finale nascono entrambi dalla testa del bosniaco.

6 JESUS Entra quando gli avversari hanno rinunciato anche a ripartire, ma compie discreti anticipi.

6 PEDRO In continuo movimento nel finale, ma il suo impegno non basta.

6 EL SHAARAWY Gli ultimi dieci minuti di gara sono i suoi primi in campionato dal ritorno a Roma: prova qualche spunto e all'ultimo respiro troverebbe anche il rigore, se il Var non rilevasse l'offside di Pellegrini.

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