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Del Vescovo: "Defrel, Karsdorp e Luca Pellegrini sono a disposizione"

Durante la pausa tra le due sedute di allenamento di oggi ha parlato anche il dottor Causarano: "Le leggi italiane in ambito di medicina sportiva sono all'avanguardia"

La Redazione
10 Luglio 2018 - 12:18

Durante la pausa tra le due sedute di allenamento di oggi, Riccardo Del Vescovo e Andrea Causarano, membri dello staff medico giallorosso, sono intervenuto ai microfoni di Roma Radio per raccontare i retroscena del suo lavoro e come si sta approcciando ai giocatori durante la preparazione atletica in vista della prossima stagione.

Queste le sue parole:

Primi giorni di ritiro e grande entusiasmo. Lo avete percepito anche voi l'entusiasmo dei ragazzi?
"Certo".

Causarano

Tante visite mediche, tanti nuovi arrivi. In cosa consistono le visite mediche?
"Questo è stato un giugno molto intenso. La legge italiana è all'avanguardia per quanto riguarda le visite per l'idoneità sportiva. Abbiamo una legge che ci gratifica, perché si fanno una serie di controlli per l'idoneità sportiva e obbliga l'atleta a sottoporsi a una serie di controlli sia che si tratti di un dilettante, sia che si tratti di un professionista. Le leggi '82 e '85 hanno regolato la medicina dello sport. Gli accertamenti sono molto lunghi, le visite durano abbastanza. Segue poi quello che è anche il nostro protocollo interno per indagini strumentali che permettono al calciatore di poter firmare il contratto con il club. Questi controlli durano 3-4 ore. I calciatori sono sempre molto disponibili, anche perché ne hanno benefici ed è una pratica ormai consueta nelle società di grande livello".

Del Vescovo

Ogni giocatore ha un programma da seguire. Alcuni più specifico. Come stanno Luca Pellegrini, Defrel e Karsdorp? 
"Come hai detto tu hanno tutti un programma da seguire, una parte generale, una parte individualizzato se si vanno a definire quelli che sono momenti post-operatori (come nel caso di Defrel) o seguenti a un infortunio avuto nel finale della stagione. La principale raccomandazione e ordine è che non lascino Roma finché non ci sia un livello di sicurezza medico. Poi vanno dalle loro famiglie, fanno le loro vacanze, con un programma che viene definito e condiviso quotidianamente e settimanalmente, si definiscono carichi di lavoro (con eventuali aumenti). Poi alcuni giocatori vengono richiamati alcuni giorni prima per le dovute valutazioni. Defrel, Karsdorp e Luca Pellegrini: quotidianamente e settimanalmente si valuterà l'assorbimento dei carichi di lavoro. e poi si capirà meglio, ma per ora sono a disposizione".

Causarano

Come è cambiato il ruolo del medico sportivo?
"Ho avuto la fortuna di attraversare tre categorie, da più di 20 anni. Trasformazione del ruolo, soprattutto attenzione su certi aspetti. Ho parlato prima delle leggi che governano l'idoneità sportiva, ma anche la legge anti-doping nello stato italiano è all'avanguardia e colpisce chi ne fa uso e chi ne incoraggia l'utilizzo. L'estrema mediaticità e visibilità ti dà ansie e preoccupazioni. Questo è un ruolo che si è complicato negli anni. Grande o piccola squadra che sia, il medico sportivo non è più il simpatico medico della città che va in panchina la domenica, ora è uno specialista costretto alla multidisciplinarità di intervento. Deve essere in grado di gestire un'emergenza, se non riconosce un legamento rotto non è bravo. Deve saper trattare una tonsillite, ma anche un soffio al cuore. Bisogna sapere di tutto. Si va in panchina se si è più che preparati".

Del Vescovo

Precauzioni contro il caldo?
"Curiamo diversi aspetti con comunicazione costante, con staff e mister che cura e supervisiona tutti gli aspetti della quotidianità. Nutrizione, idratazione, peso specifico urine, tutto per valutare orari migliori della giornata e andiamo a collaborare nel rispetto delle situazioni ambientali. Qui a casa nostra è più facile ed è più facile da gestire".

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