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Le pagelle di Roma-Torino: Mkhitaryan il migliore. Spina è una saetta

L’esterno batte tutti sullo sprint in entrambi i sensi di marcia. Veretout continuo e preciso, Villar di sciabola e fioretto. Smalling torna dall’inizio e lotta

, di LaPresse

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18 Dicembre 2020 - 08:00

Nel segno del tre. La sua versione più sfolgorante è rimasta a Bologna, ma la Roma riesce comunque a regolare il Torino in poco più di un'ora. Poi tira il freno a mano, soffrendo un po' più del lecito nel finale, ma a fine gara ha in cascina altri tre gol e il terzo posto in classifica.

IL MIGLIORE: 7 MKHITARYAN - Alla sua tecnica sopraffina è affidata la gestione di ogni ripartenza e la palla fra i suoi piedi è sicura e cullata. Ogni tocco una carezza, fin quando non vede la porta e allora diventano frustate, come quella che frutta il vantaggio. Sto piede poesse fero e poesse piuma.

5,5 LOPEZ - Un'uscita alta con qualche brivido e sporadici tentativi dalla distanza neutralizzati senza affanni: la sua gara per un'ora è all'insegna della tranquillità, scossa dalla traversa di Edera. Poi però rimette in corsa il Toro con respinta difettosa e scarsa decisione nel riprendersi il pallone.
6 MANCINI - In campo dopo lo stop cominciato a Napoli: rimedia un giallo, ma dal suo anticipo e successivo tiro respinto ha origine il vantaggio.
6,5 SMALLING -Torna titolare dopo 40 giorni e gli tocca un cliente del calibro di Belotti. Lo mura in avvio e prosegue il duello a suon di sportellate.
6 IBANEZ - Puntuale in anticipo, elegante in disimpegno. Al fianco di Smalling i rischi si riducono. Macchia la prestazione col pasticcio in combutta con Pau che costa la rete granata.

5,5 PERES - Per la prima volta dal 1' in campionato, contro la squadra che lo ha lanciato in Italia. Sembra in debito di riconoscenza quando in avvio cicca in piena area la più comoda delle occasioni. Poi si fa ammonire e nell'intervallo Fonseca decide di evitare altri doni natalizi.
6,5 VILLAR - I tocchi iniziali mancano di precisione: un inedito per il 14, che dismette il fioretto per impugnare la sciabola, più consona al match ruvido. Col passare dei minuti, si riprende il ruolo di direttore d'orchestra, anche nella gestualità.
7 VERETOUT - Continuo, preciso, non fa mai calare la concentrazione e trova pure la sesta firma, confermando l'en plein dal dischetto in giallorosso.
7 SPINAZZOLA - Gli avversari di turno ancora non si arrendono all'evidenza: sfidarlo sulla corsa equivale nella migliore delle ipotesi a vedere da vicino il suo 37 che sfreccia accanto. Si ferma soltanto col fallo e uno di questi regala la superiorità numerica. Dopo un assist con tunnel incorporato, sfiora il palo con esterno di controbalzo. Incontenibile.
6,5 PELLEGRINI - L'asse pendente nettamente a sinistra nel primo tempo lo fa svariare spesso a vuoto. Rientra nel vivo quando arretra in mediana, fino a trovare una perla di sinistro: secondo gol consecutivo, primo con la fascia al braccio.

6 DZEKO In mezzo al traffico del sottopalla granata si dedica alle sponde, senza trovare lo spazio per la conclusione. Pur senza essere scintillante, si rivela però ancora una volta decisivo, conquistando il rigore.
6,5 KARSDORP Rileva Peres e sfodera subito una gran rincorsa difensiva che la dice lunga sull'ottimo stato di forma.

6,5 KUMBULLA Un tempo, un altro passo avanti verso il completo recupero.
5,5 PEDRO Il turno di stop gli ha lasciato più scorie che verve. Evanescente.
6 MAYORAL Entra nell'ultima mezzora, servendo l'assist vincente a Pellegrini. Nel recupero pecca di egoismo e si divora il poker.
5,5 CALAFIORI Subentra a Spinazzola nella fase in cui la Roma sembra fermarsi: non ne giova, ma sbaglia molto.

6,5 FONSECA Dosa come può le energie fra Bologna e Bergamo, per due terzi di gara senza affanni. Alla fine le contendenti in classifica lo guardano dal basso.

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