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Gli avversari in cifre

I numeri della Spal: Petagna il bomber e il più presente, dietro di lui il buio

Tre gol per Valoti, due per Di Francesco, tormentato dagli infortuni. Vicari il più utilizzato dopo il centravanti, Tunjov il secondo 2001 più schierato in Serie A

22 Luglio 2020 - 14:11

Quando una squadra retrocede con 4 giornate d'anticipo, 19 punti e 25 sconfitte in 34 turni, è difficile che i numeri dei suoi calciatori siano positivi. E infatti anche Petagna, miglior giocatore per distacco della rosa passata a febbraio da Semplici a Di Biagio, ha segnato 12 gol in 33 partite, tirando anche i rigori (ne ha calciati 6, segnandone 5: uno lo ha parato Musso, nello 0-0 con l'Udinese). Lo scorso anno l'attaccante triestino, cresciuto nel Milan insieme a Cristante, ne fece 16 in 36, prima stagione in doppia cifra: soprattutto grazie a quella il Napoli a gennaio lo ha acquistato, lasciandolo altri sei mesi in prestito nel club che lo ha fatto esplodere. Ma Petagna da solo non poteva bastare per salvare la Spal, contando che oltre a lui solamente due giocatori hanno segnato più di un gol in campionato, un altro ex Primavera del Milan come Mattia Valoti (3 in 25 gare, portando il totale a 9 in 85 partite di A) e Federico Di Francesco, che ne ha fatti 2, in una stagione piena di guai fisici. Aveva iniziato giocando titolare le prime 5 giornate il figlio dell'ex allenatore della Roma, poi si è fermato da fine settembre a novembre inoltrato, è rientrato, si è fatto male di nuovo: appena 16 presenze, 3 nella gestione Di Biagio. Un solo gol - anche se spettacolare, pallonetto da trequarti contro il Milan - per Sergio Floccari, il secondo giocatore di movimento più vecchio della serie A (il primo ne ha fatti due solamente ieri sera, ma è Re Zlatan): Di Biagio ieri ha usato parole al miele per lui («è stato ed è ancora un grandissimo esempio per la squadra, ha sempre aiutato i giovani e i compagni in difficoltà, mi ha dato una grandissima mano»), ma con 24 presenze e 929' era lecito attendersi qualcosina in più.

La delusione più grande resta Alberto Cerri, 7 spezzoni e neanche un gol, ma il 24enne centravanti cresciuto tra enormi aspettative nel vivaio del Parma era entrato nel tunnel ben prima di arrivare a Ferrara: nelle 11 partite giocate quest'anno a Cagliari aveva segnato una sola volta, tanto che il club sardo a gennaio ha accettato di scambiarlo con un altro centravanti che non ha mantenuto quello che prometteva tanto nei primissimi anni di carriera, l'ormai trentenne Paloschi, neanche un gol nel 2019-20. Dopo Petagna (2.824') il più utilizzato quest'anno dalla Spal è Francesco Vicari (2.630'), che la Roma prese a 14 anni dalla Tor Teste, schierandolo pochissimo, tanto che a 17 anni, quando andò via, non trovò di meglio che la Berretti del Taranto (poi tre anni a Novara, dal 2016 è a Ferrara). Ben altra carriera giovanile ha fatto Marco D'Alessandro, 3 presenze in A con la Roma: Zukanovic ne aveva fatte 9, ma si è fermato a 3 con la Spal. È già a 7 invece il centrocampista estone Tunjov, secondo 2001 più utilizzato del campionato dopo Salcedo del Verona: è uno di quelli da cui si potrà ripartire dopo la retrocessione.

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