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Di Francesco a "Che tempo che fa": "Il Liverpool? Sono qui perché ci credo"

L'allenatore romanista ospite della trasmissione condotta da Fabio Fazio: "Sono contrario ai violenti, ma sono una minoranza. La Roma ha una grande tifoseria"

La Redazione
29 Aprile 2018 - 20:49

L'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco ospite da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" ha parlato della semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool, che si giocherà mercoledì alle 20.45 allo stadio Olimpico. 

Viene mostrata una foto di Federico Fazio, omonimo del conduttore.
"In questo momento conosco tanti allenatori disposti a darmi consigli. Ma la cosa non mi infastidisce, tutti si sentono importanti soprattutto nelle vittorie, nelle sconfitte meno, ma ci sono ottimi consiglieri".

La Roma lotta in campionato e Champions.
"Io sono venuto qui per dire che io ci credo, abbiamo già fatto grandi gare in Europa. Non vogliamo accontentarci, vogliamo credere nella rimonta".

La conferenza dopo il Liverpool è stata importante (viene mostrata in video)
"Volevo sottolineare il pessimismo che regna nel nostro mondo. Io invece sono ottimista: il calcio è uno sport, una gioia da vivere insieme".

Sean Cox è in condizioni gravi, oggi Pallotta ha paragonato i violenti alla mafia.
"Condivido pienamente, ma sono una minoranza. Io sono contrario ad ogni forma di violenza. Sono stato anche calciatore della Roma e so che ha una grande tifoseria, pronta a sostenere sempre la squadra".

Il tifo della Roma sa essere strepitoso: viene mostrata la rassegna stampa dopo il 3-0 al Barcellona.
"La forza è guardare sempre al presente, mai troppo avanti e mai indietro".

Scorrono le immagini della festa dei tifosi e dello spogliatoio - Cosa si prova in momenti così?
"La cosa più bella è vedere la gente gioire, mi riempie d'orgoglio, io mi faccio da parte e mi godo la gioia altrui. È un po' il tema della mia vita".

Volevi fare il corridore, andare in bici.
"Mia mamma è trentina e da quelle parti va di moda il ciclismo. Ci ho provato, ma ha prevalso il calcio, che piaceva più a mio padre".

Scorrono le immagini di Di Francesco da calciatore - Il tuo nome arriva dall'attaccante portoghese Eusebio
"Mia madre voleva chiamarmi Luca ma ha avuto la meglio l'idea di mio padre".

Sei allievo di Zeman, tranne che sulla preparazione?
"Zeman ha una grande cultura del lavoro, ma a volte si eccedeva. La sua ironia, il suo modo di parlare mi fanno ancora divertire".

Ancelotti ha detto no alla Nazionale.
"Non lo so, c'è Costacurta di mezzo, mi aspetto sorprese".

Quando incontri tuo figlio come avversario, cosa succede?
"Che gli nascondo la formazione".

Juve e Napoli?
"Dopo la partita di oggi la vedo dura per il Napoli, ma la Juve deve giocare da noi. E noi combatteremo per noi stessi, per nessun altro".

La serata si conclude con una gag: Di Francesco dona a Fazio la maglia numero 20 della Roma (quella di Federico) e il conduttore dona una camicia con scritto il proprio cognome all'allenatore, augurando buona fortuna per la semifinale. 

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