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le parole

Julio Sergio: "Il rigore nel derby la parata migliore. Pau Lopez non male"

L'ex portiere giallorosso: "Nel 2010 un calo di concentrazione di 25 minuti ci è costato il titolo. Difficile fare pronostici sulla ripresa, non ci sono certezze"

, di LaPresse

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La Redazione
08 Maggio 2020 - 12:28

"A Roma otto anni fantastici": quando Julio Sergio parla dei suoi tempi in giallorosso, lo fa sempre in maniera positiva. L'ex portiere brasiliano ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Musica Television, parlando del suo passato e dell'opzione di riprendere i campionati. Ecco le sue parole.

Sulla ripresa.
"È difficile fare pronostici sulla ripresa, in Brasile c'è confusione, le squadre stanno ricominciando gli allenamenti ma non ci sono certezze. In Europa alcuni campionati sono sospesi e se la Germania ha deciso di riprendere significa che ha delle sicurezze, anche perché le partite non coinvolgono solo i giocatori".

La parata preferita nel derby.
"Quella più bella fu su Mauri, ma la più importante è stata quella sul rigore neutralizzato a Floccari, visto che con la Roma eravamo vicini ad un sogno".

Sul mancato scudetto del 2010.
"Penso che nel calcio la fortuna non esista, abbiamo avuto un calo di concentrazione di venticinque minuti che ci ha cambiato la vita. È stata colpa nostra e non ci ha fatto vincere un titolo che sarebbe stato molto importante".

L'arrivo a Roma.
"In Brasile ho giocato con Zago, il quale mi chiamò dicendomi della possibilità di trasferirmi alla Roma. Feci un provino con Spalletti e andò tutto per il verso giusto, così è iniziata la mia esperienza capitolina, sono stati otto anni davvero fantastici".

Su Pau Lopez.
"L'allenamento del portiere in Italia è diverso rispetto a qualsiasi parte del mondo. Sia io che Allison abbiamo avuto tempo per comprendere il calcio italiano. Arrivare e giocare titolare immediatamente in Serie A non è semplice, Pau Lopez non sta facendo male, l'errore nel derby è stato un incidente. Per dare un giudizio completo aspetterei la seconda stagione, visto che la prima è sempre di adattamento".

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