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Champions League, Prezzi folli su internet per Roma-Barcellona: 1000 euro per una Tevere

Secondary Ticketing: non solo il Camp Nou, anche in casa c'è chi specula sui tifosi della Roma. Curve fino a 250 euro, Tevere fino a 1.000 euro

30 Marzo 2018 - 09:08

Continua il nostro viaggio nel mondo del "secondary ticketing". Mentre aspettiamo che Viagogo ci fornisca il biglietto per Barcellona-Roma, (dovevano attivarlo ieri, avranno letto gli articoli e messo in standby l'operazione?), diamo spazio alle numerose segnalazioni che ci sono giunte da parte dei lettori per quanto riguarda la partita di ritorno dei quarti di Champions League, in programma il 10 aprile. Una sfida che offre le migliori condizioni ai bagarini da tastiera: Roma-Barcellona è infatti sold out e tanti tifosi sono rimasti senza biglietto.

Viagogo, il sito che avevamo scelto per risalire alle origini del biglietto, offre i più economici tra i più cari, con curve a poco meno di 150 euro, cioè ben più del doppio del prezzo originale. Altri siti presentano una vetrina ben più proibitiva: ad esempio su StubHub un biglietto in Tevere Parterre costa 1.078 euro, con molte altre sistemazioni offerte a poco meno. Anche MyWayTicket non scherza: un posto in Tevere costa oltre 500 euro, uno in Curva Nord 272. Tali piattaforme si presentano come intermediarie tra utenti per la compravendita di biglietti e guadagnano applicando una percentuale che spesso è sia sulla spesa dell'acquirente sia sull'incasso del venditore e che può raggiungere quasi un quarto dell'importo speso.

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Le criticità di un sistema

Non sono mancate in passato inchieste approfondite su questo tipo di aziende. Viagogo, ad esempio, è stata fondata dal co-fondatore di StubHub e in seguito al trasferimento della sede in Svizzera ha nascosto tutte le sue informazioni finanziarie. Per il Clasico di dicembre 2016 alcuni biglietti da essa offerti hanno raggiunto quasi 200mila euro di valutazione. Riporta il Guardian che durante gli scorsi Europei lo staff di Viagogo ha affittato una stanza d'albergo a Bordeaux dove, tra pacchi di biglietti, computer e stampanti, venivano smerciati gli ingressi per Germania-Italia.

In Italia lo scandalo è montato l'estate scorsa dopo un servizio delle Iene, che hanno monitorato il repentino esaurimento dei biglietti in vendita ufficiale per il concerto dei Coldplay sul sito di Ticketone. Numerose piattaforme sono adesso sotto accusa per truffa ai danni della Siae, dello Stato e aggiotaggio: alcune aziende sono infatti accusate del rialzo e del ribasso fraudolento dei prezzi dei biglietti proprio come viene contestato a chi lo fa nel mercato azionario.

La stessa Ticketone, che nel caso del concerto dei Coldplay avrebbe potuto denunciare l'accaduto come parte lesa, non ha mai sporto denuncia e ha anzi subito una multa milionaria dall'Antitrust per non aver messo in atto misure idonee per impedire l'acquisto automatizzato di biglietti da parte di chi poi li vuole rivendere. È questo infatti uno dei principali strumenti di chi specula sui biglietti di eventi e concerti: acquistare in pochi secondi tutti i posti disponibili non appena escono per simulare l'enorme richiesta e poi svuotare le tasche dei fan rimasti senza.

I biglietti sono validi o no?

Torniamo infine sulla questione del biglietto per Barcellona-Roma comprato su Viagogo. Per chi non ci avesse seguito questi giorni, abbiamo deciso di effettuare l'acquisto per capire da dove proviene il tagliando: è infatti un biglietto elettronico e la Roma vende solo tagliandi cartacei per il settore ospiti del Camp Nou. A tal proposito il servizio clienti di Viagogo ci ha dato oggi un'informazione importante: «Permettiamo a chiunque di vendere sulla nostra piattaforma, incluso fans, squadre e altri detentori dei diritti».

Escludendo che sia la Roma a vendere biglietti sulle piattaforme di "secondary ticketing", sarà interessante risalire all'origine di tale cortocircuito. Intanto che attendiamo di ricevere il biglietto, abbiamo però un aggiornamento su quanto riguarda la possibilità di accedere alla partita comprando tagliandi online: se da Viagogo hanno confermato che «non serve avere il nome stampato sul biglietto per partecipare a questo evento», il Barcellona ci ha fatto sapere che c'è la possibilità che venga richiesto il documento all'ingresso. Insomma: chi spende centinaia di euro si assuma anche il rischio di sapere che non è affatto certo che entri al Camp Nou.

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