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il brasiliano

Cicinho: "Ho bevuto e fumato per 20 anni. Alla Roma persi il piacere di giocare"

L'ex terzino giallorosso: "Ho iniziato a bere quando avevo 13 anni, consumavo dieci scatole di birra al giorno. Nel 2010 non provavo più piacere ad allenarmi"

La Redazione
10 Marzo 2020 - 11:27

L'ex terzino della Roma e del Real Madrid Cicinho torna a parlare della sua dipendenza dall'alcool e di come questo abbia influito anche sulla sua carriera in giallorosso. Ecco la sua intervista rilasciata al quotidiano brasiliano Estado de Sao Paulo.

Sulle sue dipendenze

Ho iniziato a bere quando avevo 13 anni, quando sono andato al Botafogo. Mi dissero che la birra era buona ed io ho cominciato. Tutto è iniziato con il primo drink a quel tempo ed è finito quando avevo 30 anni. Ho sofferto di alcolismo per quasi 20 anni. Bevevo più o meno dieci scatole di birra al giorno".

Sull'Avventura alla Roma

"Sono sempre stato un innamorato del calcio. Quando Dio fa un regalo e non sappiamo come gestirlo, e' perché c'e' qualcosa che non va. Non avevo più piacere ad entrare in campo, allenarmi e concentrarmi. Avevo 30 anni e giocavo con la Roma nel 2010".

Come ne è uscito

"Mia moglie mi ha spinto ad uscirne, mi ha fatto comprendere i miei valori, che avevano Dio al centro di tutto. E da qui è partita la mia trasformazione. Il calcio è stato una fase della mia vita. Ora vivo per mostrare la mia testimonianza e aiutare le persone a non cadere sulla strada in cui sono caduto".

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