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La trasferta

Gent-Roma, la notte bianca dei 1.300 romanisti

Al fischio finale cantano tutti sotto il nevischio della Ghelamco Arena. I tifosi del Gent soddisfatti della prova e i giallorossi sparsi tra settore e tribuna

I giallorossi in trasferta alla Ghelamco Arena, di Mancini

I giallorossi in trasferta alla Ghelamco Arena, di Mancini

28 Febbraio 2020 - 09:21

La faccia più felice è quella di Dzeko, sua l'esultanza più lunga e più marcata sotto il settore dei tifosi della Roma dopo il triplice fischio dell'arbitro spagnolo: il bosniaco si è prima scambiato la maglia con Ngadeu, il suo implacabile marcatore, poi ha raggiunto i suoi compagni che un po' timidamente si erano avvicinati a salutare i tifosi romanisti, li ha scavalcati ed è andato più sotto degli altri, applaudendo convinto e ringraziando tutti, scambiandosi il cinque con Kluivert, poi con Santon e tutti gli altri, mentre dalla curva vicina volava pure una bottiglietta nella sua direzione, di cui Edin non si è neanche accorto.

Così è finita la notte bianca dei tifosi della Roma a Gent, bianca come le maglie sporche di fango dei giocatori e come il nevischio che ha preso a cadere proprio nel finale della partita, quando la spinta propulsiva del Gent si è un po' esaurita e forse lo schieramento piuttosto offensivo di Thorup ha lasciato spazio a qualche ripartenza che poteva essere letale e decretare addirittura la vittoria della Roma, che sarebbe stata ingiusta alla luce di quel che si è visto sul campo per gran parte della partita.

Non potevano forse essere neanche troppo soddisfatti i tifosi della Roma per la prestazione, ma l'importante era raggiungere l'obiettivo della qualificazione e allora nella serata belga si è festeggiato a lungo, prima sugli spalti e poi nei pub rimasti aperti del centro, con la temperatura che è rapidamente scesa sotto lo zero. Un migliaio i presenti nel settore ospiti, nel formaggino tra la curva Nord e la Tribuna Tevere della Ghelamco Arena, ma in realtà il conteggio va fatto salire fino almeno a 1300 unità, che si sono potute contare al gol di Kluivert, quando oltre al settore si è vista balzare in piedi una bella fetta degli spettatori seduti nella tribuna principale (più o meno dietro la panchina del Gent) e anche la parte della curva più vicina al settore ospiti. Tanti romani, tutti romanisti, qualcuno pure con l'Amuchina da mostrare al fotografo, un po' per goliardia e un po' per uscire dall'ansia da Coronavirus.

Le pezze da trasferta hanno incorniciato il settore: Airc, XXI Aprile, Lupi Internazionali, Altissimi Livelli, Maciniamo chilometri, Arditi, Brigata De Falchi, Roma, R.V., Alberone e vari altri, non tutti leggibili dalla tribuna. A combattere il freddo hanno aiutato i cori scanditi per tutta la partita, mentre un solo, enorme bandierone ha sventolato alto, portando verso il cielo i colori rosso, bianco e giallo.

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