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Curva Sud, tra palchetti e realtà: ecco il piano anti-multe della Roma

La società vuole realizzare delle pedane per evitare sanzioni ai "lanciacori": c’è l’ok del Prefetto e dell’Onms, si attende quello della Commissione di Vigilanza

La protesta contro le multe durante lo scorso Roma-Udinese a settembre

La protesta contro le multe durante lo scorso Roma-Udinese a settembre

22 Febbraio 2018 - 13:00

"Voi non potete solo chiedere". Questo si era sentito rispondere Mauro Baldissoni quando, dopo la notizia del divieto per i tifosi giallorossi di recarsi a Udine, si era rivolto al Prefetto di Roma Paola Basilone per provare a far riaprire la trasferta. Aveva infatti da poco chiesto anche un altro intervento: la realizzazione di un progetto - in cantiere almeno da novembre - che potrebbe porre fine alla possibilità di multare i tifosi che lanciano i cori in Curva.

Si tratta di alcune pedanine da realizzare nei settore dove il tifo è più caldo per far sì che chi coordina i cori della tifoseria possa farlo in tutta sicurezza e soprattutto senza violare il Regolamento d'uso dello Stadio Olimpico, cioè senza ergersi sulle barrierine e sui corrimano. Quel "Voi non potete solo chiedere" alla fine deve essersi però trasformato in una "Bella idea", perché il piano anti-multe della società è molto vicino a realizzarsi.

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Manca ancora qualche passaggio formale e nulla è può dirsi del tutto certo, ma si può affermare che il progetto è a buon punto. La Roma lo ha presentato ufficialmente al Prefetto a inizio febbraio incassando l'approvazione del Gruppo Operativo per la Sicurezza. Ci si era poi messo l'Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive a complicare le cose con una circolare firmata dal segretario Massucci, nella quale con motivazioni tecniche e di sicurezza si negava la fattibilità dei palchetti. A quel punto, è stato Baldissoni stesso a spiegare alla presidente Stradiotto che bloccare l' idea sarebbe stato controproducente, visto che le pedane per garantire la sicurezza dei lanciacori rientrano perfettamente nelle linee guida tracciate dal Protocollo d'intesa firmato questa estate da Lotti, Minniti e le principali istituzioni sportive. La Stradiotto ha compreso le ragioni della dirigenza romanista e ha dato l'ok.

Siamo ora alla fase due: la società ha presentato il progetto al Coni (il quale non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito), che dovrà a sua volta farlo approvare dalla Commissione Provinciale di Vigilanza. L'Olimpico, infatti, è di sua proprietà e qualsiasi modifica deve essere presentata dall'ente dello sport italiano, con valenza - ovviamente - anche per i dirimpettai della Curva Sud, cioè per la Curva Nord. La Lazio di Lotito non ha ancora espresso né favore né contrarietà all'iniziativa.

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Chi conosce il mondo delle curve sa che in quella romanista ci sono gruppi organizzati non solo nelle prime file, ma anche in alto presso gli storici "muretti". E la Roma, per garantire la stessa protezione (più dalle multe che da incidenti quasi mai accaduti), sta provando a realizzare i palchetti anche lì. Mentre per quanto riguarda l'utilizzo delle pedane, non sarebbe necessaria alcuna pratica burocratica da parte dei tifosi.

Si attende dunque il parere della Commissione Provinciale di Vigilanza e si spera che l'installazione delle pedane - che sono già realtà in molti paesi del mondo - possa realizzarsi in tempo per Roma-Torino del 9 marzo. Si andrebbe così a eliminare una delle principali cause di multe e proteste, con il culmine raggiunto in Roma-Udinese quando numerosi tifosi salirono sulla balaustra esponendo lo striscione "Adesso multateci tutti". Per quanto riguarda le sanzioni per il cambio posto e per gli striscioni non autorizzati, invece, sta ancora tutto al buon senso di chi fa le multe.

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