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L'UTR diventa maggiorenne: nati nel 2000 e fu scudetto

La fondazione fu il 23 gennaio. Grassetti: «Noi portafortuna. Ora cresciamo». Calicchia: «Con la Roma anche nelle difficoltà»

La Redazione
01 Febbraio 2018 - 10:02

L'Unione tifosi romanista diventa maggiorenne. Fondata il 23 gennaio del 2000, con la forma giuridica della Onlus, nella sala delle conferenze dello stadio Olimpico (con ingresso rigorosamente dalla Curva Sud), alla fondazione furono presenti 86 club, alcuni già iscritti ai «fratelli giallorossi» - come li definisce il presidente Fabrizio Grassetti - dell'Associazione Italiana Roma Club, nata nel 1971. Statuti diversi, perché all'Utr si possono iscrivere anche gruppi di tifosi (e non già Roma club), associazioni e singoli tifosi. «Non siamo rivali, ma siamo sani competitor», ama dire Grassetti, fondatore di questa realtà insieme, tra gli altri, a Antonio Calicchia, Luisa Petrucci e Romeo Capelli.

«Il notaio, Roberta Mori, che ha costituto l'Utr - racconta Grassetti - dice sempre che è famosa per questo motivo... L'Utr ha fin dalla sua nascita la saggezza della maturità, perché tra quelli fondatori c'erano club storici tipo il Personal Jet, nato nel '72, o il Roma Club Atac, il Roma Club Campidoglio, che si sono uniti alla freschezza e alla linfa vitale dei nuovi arrivati. Va ricordato, fra l'altro, che dopo un breve periodo di rodaggio, siamo nati a cavallo della stagione '99-2000, nella stagione seguente abbiamo vinto lo scudetto. Abbiamo portato fortuna...».

Un'attività enorme, quella dell'Utr, «non per merito dei vertici, ma di tutti gli associati» che hanno raggiunto dei numeri straordinari: oltre 87 mila tessere emesse (una tessera ha il costo di un euro).
«Lasciamo ampia facoltà ai singoli club di avere la propria tessera interna e lì i singoli club si sbizzarriscono in loghi simpaticissimi, oltre a quella sociale, obbligatoria per tutti», spiega il presidente.
«Ho l'orgoglio di dire che ovunque la Roma sia scesa in campo, non dico in Italia o in Europa, ma nel mondo, non lo ha mai fatto senza che in tribuna ci fosse una nostra rappresentanza di associati. Siamo nati in gennaio e a febbraio organizzammo subito una manifestazione "Romanisti nel mondo", a cui partecipò tutto lo staff dirigenziale di allora, ex giocatori come Peppe Giannini, una serie di artisti tra cui Gigi Proietti, i politici romanisti. Abbiamo avuto grande sostegno dalla Roma e dai suoi tifosi, resi davvero unici dalla passione per questa squadra. Non ci accontentiamo però, si può sempre fare di più...».

«Al di là dei 18 anni e del "debutto in società" che ci fanno tornare anche più giovani, i club testimoniano l'amore per la squadra e per la società anche nei momenti di difficoltà come questo, tra risultati e mercato, nelle difficoltà anche psicologiche della squadra e dei tifosi. Noi sostenitori siamo fatti di sensazioni, anche se bisogna sempre fare un richiamo alla ragione, abbiamo fiducia nella Roma», afferma Antonio Calicchia, vicepresidente Utr e presidente della federazione Airc-Utr («la federazione che unisce le due storie di associazione dei Roma Club»).

Il "compleanno" dà agli associati anche la possibilità di ricordare i momenti costitutivi: «Che furono anche abbastanza duri, visto che nascemmo da una scissione con l'Airc - racconta Calicchia -. Nutro affetto per entrambe le associazioni e poi vedere ancora così tante persone che si danno da fare per questi colori è un dato positivo».

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