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Non solo campi, dalle luci alla sala stampa: restyling completo a Trigoria

Da ieri i giocatori hanno potuto lavorare sul terreno rizollato, ma il nuovo look del centro tecnico "Fulvio Bernardini" coinvolge anche altri aspetti

L'allenamento della squadra a Trigoria, di LaPresse

L'allenamento della squadra a Trigoria, di LaPresse

17 Ottobre 2019 - 10:20

Primo allenamento sui vecchi nuovi campi del "Fulvio Bernardini" per la Roma, che ieri ha proseguito la marcia di avvicinamento alla sfida con la Sampdoria su un terreno di gioco interamente rizollato. Sia Petrachi sia De Sanctis, tempo fa, avevano annunciato i lavori in corso sui campi di Trigoria, ora portati a termine. Non solo rettangolo verde, però, perché la casa dei giallorossi ha subìto un profondo restyling, riguardante anche le strutture interne: un modo per rifarsi totalmente il look e per rendere più fruibili gli spazi a disposizione di squadra e società. Il tutto fatto in tempi brevi, su una superficie estesa come quella del Centro sportivo giallorosso. A livello stilistico, si è operato un profondo rinnovamento delle soluzioni architettoniche già esistenti, senza quindi stravolgere la struttura: sono stati abbattuti circa 500 metri quadri di pareti interne, e ricostruiti più di 200, per valorizzare ogni area, riducendo al minimo gli spazi inutilizzati. Per quanto riguarda i colori, si è optato per le classiche tinte bianche negli uffici, con un leggero tono di grigio chiaro.

Rivista anche l'illuminazione, con l'installazione di pannelli al led rimovibili; nella sala conferenze, spazio a poltroncine disposte a semicerchio, faretti led integrati e velette direzionate verso la sala; le pareti e i controsoffitti sono stati ritinteggiati scegliendo il grigio antracite. Ristrutturata anche la sala ricreativa, dove adesso è presente anche un angolo barbiere a disposizione di Dzeko e compagni. Dei lavori si è occupata l'azienda Facile Ristrutturare, che negli ultimi anni ha ristrutturato anche lo Stadio "Tardini" di Parma, il "Bentegodi" di Verona, il "Del Duca" di Ascoli e il "Picco" di La Spezia.

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