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Il Sette

Pellegrini out due mesi: ecco il percorso che lo porterà al rientro

Oggi sarà dimesso da Villa Stuart, poi dovrà indossare un tutore per circa una ventina di giorni prima di poter iniziare la riatletizzazione

Lorenzo Pellegrini, di LaPresse

Lorenzo Pellegrini, di LaPresse

02 Ottobre 2019 - 07:47

Due mesi. Tanto dovrà rimanere a guardare Lollo nostro, al secolo Lorenzo Pellegrini, che ieri mattina, a Villa Stuart, si è sottoposto all'intervento chirurgico necessario dopo che gli era stata riscontrata la frattura del quinto metatarso del piede destro, infortunio che a venti minuti dalla fine della partita di Lecce lo ha costretto a uscire dal campo zoppiccante. Due mesi vuole dire il prossimo primo dicembre quando la Roma giocherà la quattordicesima di campionato al Bentegodi contro il Verona, seconda partita dopo la sosta novembrina.

Sono sette partite italiane, diciamo così, a cui bisogna sommare le quattro di Europa League che sono comprese in questo periodo. In pratica in Europa tornerebbe a disposizione per l'ultima gara del girone con gli austriaci del Wolsfberger all'Olimpico, quando, ci auguriamo, il discorso qualificazione per la Roma potrebbe essere stato già risolto positivamente. Undici partite senza Lollo, dunque, anche se a Trigoria ci si augura che i tempi di recupero possano essere più brevi, magari di una decina di giorni per consentirgli di mettersi a disposizione di Fonseca subito dopo la sosta novembrina (Roma-Brescia, 24 novembre). C'è da dire, peraltro, che nel recupero del numero sette giallorosso, si andrà ovviamente con i piedi di piombo, senza anticipare il ritorno in campo per non rischiare ricadute che sarebbero soltanto colpevoli.

La giornata

È stata una lunga giornata quella di ieri per Lorenzo Pellegrini. Sveglia molto presto, un bacio a moglie e figlia, ad attenderlo sotto il portone di casa il suo procuratore Giampiero Pocetta con cui è andato a Villa Stuart. Nella clinica romana è arrivato una decina di minuti dopo le sette dove ha trovato già tutto pronto per accelerare al massimo il momento per entrare in sala operatoria. Intorno alle otto e trenta è cominciato l'intervento che è durato un'oretta e mezza. Alle nove e cinquanta era tutto finito. Un'oretta dopo il comunicato della società giallorossa: «Lorenzo Pellegrini è stato sottoposto a sintesi della frattura del quinto metatarso destro.

L'intervento, eseguito dal Prof. Santucci e in presenza del responsabile sanitario del club Andrea Causarano, è perfettamente riuscito ed è presumibile il recupero agonistico in sessanta giorni». Al di là dell'ufficialità del comunicato, c'è da dire che pure l'ufficiosità parla di intervento perfettamente riuscito. Il piede del giocatore non è stato ingessato, ma gli è stato applicato un tutore che dovrà portare tra i venti e i venticinque giorni. Quando lo toglierà potrà cominciare subire la riatletizzazione che presumibilmente durerà qualche settimana. Ieri sera Pellegrini è rimasto a Villa Stuart, oggi sarà dimesso e potrà tornare a casa. In bocca al lupo, Lollo, ti aspettiamo.

Fascite plantare

Subito dopo l'infortunio, si era molto discusso sul fatto che la fascite plantare con cui Pellegrini stava facendo i conti da diverse settimane, potesse aver avuto un certo peso sulla frattura del quinto metatarso del piede destro. Ipotesi che ieri è stata smentita dal chirurgo che lo ha operato. In un'intervista rilasciata a Sky, il professor Attilio Santucci, responsabile di chirurgia mini-invasiva a Villa Stuart, a questo proposito è stato molto chiaro: «Se la fascite plantare può aver inciso sulla frattura? Sicuramente no, perché è una patologia delle parti molli, mentre il giocatore ha riportato una frattura che è molto frequente negli sportivi e nei calciatori. È una lesione che negli atleti va quasi sempre operata, perché senza l'intervento sarebbe soggetta a ricadute. L'intervento consiste, oltre che nella riduzione della frattura, nella stabilizzazione in modo tale che il periodo di guarigione coincida con quello di recupero dell'atleta. Il periodo di recupero? La Roma ha stimato due mesi. Bisogna precisare che per quel che riguarda la guarigione il tempo è ridotto, a questo però va aggiunto anche quello necessario per rientrare in forma e su questo i medici della società, che sono molto preparati, potranno valutare nel migliore dei modi».

Pellegrini subito dopo l'intervento è parso molto rinfrancato e lo ha voluto testimoniare via social, dando appuntamento a presto a tutti. Molti compagni gli hanno espresso la vicinanza via social. E pure qualche ex compagno, come un certo Francesco Totti che non ha mai nascosto di vedere in Pellegrini il ragazzo e il calciatore giusti per raccogliere la pesante eredità sua e di De Rossi. Il Dieci con la solita ironia gli ha fatto il suo in bocca al lupo: «Mi raccomando prenditi il tempo che ci vuole, non accelerare i tempi... ma sbrigati peró». A Pellegrini sono arrivati i messaggi di tutti i suoi compagni, da Florenzi e Edin Dzeko e Amadou Diawara («Tornerai più forte di prima»), passando anche per l'ex Pjanic (»Torna presto, un abbraccio». Lollo ti abbracciamo pure noi. A presto.

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