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L'estate della Roma tra l'incertezza del ritiro e dei preliminari di Europa League

Al momento è confermato il ritiro a Pinzolo. Ma la possibile esclusione del Milan dall’Europa League può ancora modificare i programmi fino all’ultimo giorno

Florenzi a lavoro a Pinzolo nel 2017, di LaPresse

Florenzi a lavoro a Pinzolo nel 2017, di LaPresse

21 Giugno 2019 - 11:34

Se la Uefa non va incontro alla montagna, la montagna non ci pensa proprio ad andare incontro alla Uefa. «Per noi è confermata la data del 29 giugno come inizio del ritiro», ripetono a 650 chilometri di distanza ma sostanzialmente all'unisono la Roma e il Comune di Pinzolo. La decisione della Camera Giudicante sulla partecipazione del Milan alla prossima Europa League, data per imminente già due giorni fa, tarda ad arrivare, nonostante le sollecitazioni dello stesso club rossonero (come di Roma e Torino, indirettamente coinvolte).

E allora resta tutto invariato per i giallorossi, come da programma. Almeno per il momento. Perché poi se la tanto attesa esclusione della squadra milanese dovesse arrivare prima della partenza per il Trentino, l'estate romanista potrebbe cambiare ancora. Inizialmente - ovvero prima di fare i conti con la realtà della classifica 2018-19 che ci ha spedito ai turni preliminari - gli allenamenti sarebbero cominciati a Trigoria nella prima settimana di luglio per poi partire alla volta degli Stati Uniti, dove era in programma la consueta tournée accompagnata dalla partecipazione all'International Champions Cup. Un'eventualità tenuta in piedi fino all'ultimo momento possibile, quando è stato chiaro che le disposizioni degli organismi continentali sulla prossima Europa League sarebbero invece arrivate oltre ogni ragionevole tempo di attesa.

A quel punto la Roma ha disdetto la propria partecipazione al torneo americano (al suo posto è subentrata la Fiorentina), mettendo in piedi in fretta e furia la macchina organizzativa del ritiro a Pinzolo. Dove ha trovato una sponda fondamentale negli amministratori locali, ovviamente più che soddisfatti nel ritrovarsi a ospitare dopo due anni una squadra con un seguito di tifosi imponente. «Siamo consapevoli fin dal 20 maggio di eventuali decisioni sulla prossima Europa League - rivela l'Assessore ai Grandi eventi Corradini - ma non pensiamo siano di vitale importanza per il ritiro della Roma. Qualche giorno di allenamento in montagna può fare solo bene anche se non bisogna disputare gare ufficiali entro breve».

In realtà il vero nodo riguarda l'inizio della preparazione: anticiparla alla fine di giugno ha senso se i primi impegni agonistici sono in calendario entro un mese, in caso contrario bisognerebbe attendere la data di inizio della Serie A - prevista per il 24 agosto - e due mesi potrebbero dilatare eccessivamente i tempi. Anche perché nella prima fase probabilmente non saranno presenti i giocatori impegnati ben oltre la fine del campionato con le rispettive nazionali (gli Under 21 ancora stanno giocando). E allora se l'esclusione dalle coppe europee del Milan arrivasse prima della partenza per Pinzolo, la Roma sarebbe costretta a rivedere i suoi programmi, in extrema ratio anche annullando i giorni già pianificati in montagna. Anche se è tutto ancora confinato nel campo delle ipotesi. Che però nemmeno pensano a valutare in Trentino: «Tutte le strutture sono confermate dal 29 giugno al 7 luglio - spiega ancora l'assessore Corradini - per quanto ci riguarda fa fede il contratto sottoscritto da noi e dal club giallorosso». E se proprio saltasse tutto all'ultimo momento, «gli accordi sono riservati, ma è ovvio che esistono vie d'uscita a tutela di entrambe le parti». Tradotto: la Roma inizierà il suo ritiro a Pinzolo fra poco più di una settimana. Ma soltanto se prima non arriverà la fatidica decisione sull'Europa League.

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